Paolo Lanzoni, Resp Comunicazione Mercedes, ospite nei nostri studi

Cambiano i nomi, non la sostanza

 

a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

Arrivano le vacanze estive, ma Professione Motori non poteva lasciarvi partire senza regalarvi prima un’ultima intervista in esclusiva. Chiudiamo la stagione con un grande ritorno nei nostri studi, quello di Paolo Lanzoni, Responsabile Comunicazione Mercedes.

Tra le tante novità di questo periodo, partiamo dalla Mercedes GLC di cui ti chiederei una descrizione delle caratteristiche principali e di parlarci della gamma motori, oltre che dei prezzi ed anche della sigla del nome:

“Se parliamo di collezione primavera-estate, sicuramente la GLC e tutti i SUV sono la novità principale della nostra gamma, stiamo, infatti, rinnovando tutta la  gamma SUV e questo ci dà l’opportunità per spiegare anche i nostri nuovi nomi. GLC: abbiamo tolto la k e sostituita con la C, abbiamo semplificato in maniera chiara per i nostri clienti. Noi, infatti, abbiamo 5 marchi: A, B, C, E, S, attorno a loro ruotano tutte le altre versioni, carrozzerie e allestimenti. Quindi la GLA è un SUV ma è il più piccolo perché è con la “A”, quando parliamo di GLC parliamo di classe media, perché la “C” identifica la classe media, la classe E è la classe superiore, la S indica l’ammiraglia: in questo modo identifichiamo al meglio la nostra gamma, non dobbiamo seguire la memoria ma la logica. La GLC, così come le altre, arriverà sul mercato a settembre e possiamo dire che con lei abbiamo davvero ridisegnato da zero la GLK, andiamo a inserirla perfettamente nella famiglia dei SUV, è completamente nuova nel design, negli allestimenti interni e  nei motori il cavallo di battaglia lo farà il quattro cilindri che ci sta dando davvero tante soddisfazioni, 204 CV, consumi contenuti del 20% in meno rispetto alle altre generazioni e tante, tante prestazioni da 136-170CV fino a 211CV del benzina, anche ibrido, noi abbiamo già 11 modelli ibridi in vendita e tutte le prossime autovetture che arriveranno sul mercato avranno la loro versione ibrida. GLC si può ordinare, le prime consegne ci saranno a metà settembre, così come per tutta la gamma SUV, il prezzo parte da 48mila euro.

Passiamo alla GLE, anche in questo caso rinnoviamo le caratteristiche di questa macchina sempre dalle forme robuste, tecnologia spiccata e motori all’avanguardia:

“Sì con GLE prendiamo un’eredità importante, quella della ML. Oggi siamo andati a rinnovarlo nel design e ad attualizzarlo con le nuove linee e pensieri di Mercedes che poi sono quelle che tanto piacciono agli italiani. Il nuovo design di Mercedes è stato davvero una rivoluzione partita dalle piccole e che oggi sta contaminando anche le grandi. Ovviamente abbiamo migliorato anche i motori ma confermiamo le doti fuoristradistiche e anche di grande confort che avevamo sulla ML, tutto nasce dalla G nel dna, quindi doti da vera fuoristrada ma anche grande viaggiatrice”.

GLE è stata protagonista della maratona su strada promossa da Mercedes, la Polar Sun Trip, una vera e propria scalata verso il Polo Nord:

“Abbiamo messo GLE e GLE Coupé a servizio di un viaggio che affascina tutti quello al Circolo Polare Artico, siamo partiti da Stoccarda e abbiamo fatto varie tappe, è stato belo vedere come cambia il paesaggio, le diverse culture, e l’approccio diverso alle automobili da paese a paese. Abbiamo coinvolto molti amici e il viaggio è stato fantastico, naturalmente le vetture sono all’avanguardia quanto a confort, sicurezza e consumi e tutte queste innovazioni sin sono potute provare al meglio. GLE e GLE Coupé sono ordinabili ma le prime consegne avverranno a metà di settembre. Due differenze per i prezzi, con GLE Coupé uniamo la capacità, le doti fuoristradistiche e il confort  di GLE a una linea coupé estremamente bella e andiamo in un segmento dove non eravamo presenti e che riteniamo molto importante per il futuro e GLE essendo particolarmente sportiva sarà solo 6 cilindri e AMG. Quindi differenziazione non solo di prezzi ma anche di gamme, anche per non andarsi a sovrapporre inutilmente. Quanto ai prezzi, GLC costa meno di 50.000 euro, GLE sopra i 50.000 e GLE Coupé sopra i 60.000”.

Negli ultimi messi tiene banco anche il restyling, ennesimo ma molto efficace, di quella che possiamo definire la vostra macchina simbolo: la Classe A. Qualche anno fa un vero e proprio stravolgimento, adesso quello stesso modello ha subito alcune modifiche. Quali sono le novità principali e perché si è scelto un restyling già adesso?:

“Sono già passati 4 anni dal lancio della Nuova Classe A e questa volta l’abbiamo cambiata poco, il restyling, che sarà disponibile sul mercato da ottobre, porta dei nuovi motori, abbiamo migliorato leggermente il design dell’anteriore, quello esterno del paraurti, dei fanali, del posteriore, ma per il resto è la Classe A che sta piacendo tanto agli italiani. Sui motori poi abbiamo esagerato perché se sulla versione AMG eravamo il 4 cilindri più potente al mondo con 360 CV, oggi allunghiamo il passo perché il restyling della Classe A sulla versione AMG avrà 381 CV quindi veramente un risultato incredibile. Ricordo sempre con un motore 2 litri 4 cilindri. Classe A è stata davvero una rivoluzione perché da lì è ripartito tutto e per la prima volta si è partiti dal basso di gamma ad immettere innovazioni e design . Siamo andati, colpendo nel segno, a conquistare un pubblico più giovane e innovativo anche con contenuti importanti, la Classe A è stata la prima a introdurre il Car Play quindi la possibilità di collegare il nostro smartphone ai sistemi di bordo, ha poi un design giovanile, motorizzazioni incredibili con ottime prestazioni e consumi molto bassi. I prezzi non li abbiamo ancora definiti ma trattandosi di una nuova generazione su un modello che già esiste non si discosteranno molto da quelli attuali”.

Sempre in tema di restyling qualche mese fa abbiamo scritto di quello che ha riguardato l’SLK, altra vettura simbolo degli ultimi 20 anni di Mercedes. Quali sono le caratteristiche?

“Conferma tutti i valori di SLK , la sua capacità unica di parlare al cuore e alla mente, quindi emozione e ragione, perché quando apriamo il tetto rigido ripiegabile automaticamente  la usiamo come una cabriolet, però nei mesi freddi non abbiamo i problemi relativi magari alle cappotte in tela quando chiudiamo il tetto. Abbiamo introdotto nuovi cambi manuali, ma anche il 9 marce automatico, abbiamo migliorato le motorizzazioni, con un nuovo motore AMG con maggior potenza e  riduzione dei consumi, con il nuovo 8 cilindri 4.0 4 litri a V calda quindi consumi ridotti, tempi di iniezione più veloci e aumento delle prestazioni. C’è poi l’aggiornamento del design esterno, per il resto rimane fondamentalmente fedele a se stessa anche lei sia nella sua funzione che nella sua abitabilità”.

Capitolo offroad: due battute sulla limited edition GLA Enduro, come la possiamo descrivere?

“La GLA è stato ed è un grande successo, tanti nostri clienti l’hanno apprezzata ma in alcuni casi ce l’hanno chiesta un poco più alta, quindi di passare dal concetto di crossover al concetto di vero e proprio SUV e fuoristrada. Siamo intervenuti sull’altezza della vettura, sul design e sui contenuti esterni per renderla più fuoristrada: protezione sottoscocca, i passaruota protetti in plastica, tanti equipaggiamenti, vetri oscurati e l’abbiamo resa più ricca e molto più adatta all’offroad rispetto alla GLA normale. Inoltre GLA Enduro offre un ricco equipaggiamento con un vantaggio cliente del 60% sugli optional aggiunti, pari al 5% sul prezzo totale della vettura. Ha avuto un successo enorme e stiamo pensando di prorogarla per continuare ad accontentare le richieste e inserirla nella nostra gamma”.

Sempre in tema offroad impossibile non parlare della Classe G:

“La Classe G è unica, si tratta di un caposaldo di Mercedes e infatti stiamo chiamando tutti i nostri SUV e i nostri fuoristrada con la G nel nome. Siamo molto contenti anche dei piccoli numeri italiani che però sono costanti nel tempo. La classe G ha più di 40 anni ma non li dimostra anche in questo caso siamo intervenuti con un modello davvero fuori di testa la G500 4×4, abbiamo lavorato sulle sospensioni e le motorizzazioni, ma senza toccare il DNA  della Classe G, vero e autentico fuoristrada adatto a ogni situazione offroad e anche in questo caso abbiamo il nuovo motore EMG per renderla davvero unica: V 8 da 585 CV ”.

Chiudiamo con Smart, e nella fattispecie con l’arrivo dai primi giorni di luglio del cambio Twinamic sulla Forfour:

“Smart si è rinnovata completamente lo scorso novembre, siamo andati a lavorare su tutti quelli che erano i limiti che erano emersi con la prima generazione di ForFour, quindi in 3,5 metri possiamo dire di avere una vera Smart a soli 740 euro in più della ForTwo, ma posso anche dire che abbiamo fatto diventare un’opportunità un problema. La Smart, infatti, è cambio automatico ma un 10% di clienti l’ha scelta con il manuale quindi abbiamo conosciuto una nuova fascia di clientela che non era mai salita sulla Smart. Da febbraio però appena arrivati con il cambio automatico nel primo semestre abbiamo fatto il record di vendite Smart, perché lo smartista appunto la ama con l’automatico, un risultato incredibile 14mila Smart immatricolate e sto considerando solo la ForTwo. Il cambio automatico risponde alle esigenze dei nostri clienti, noi abbiamo portato la nuova Smart sul mercato con il servosterzo di serie perché ce l’hanno chiesto i clienti, l’abbiamo allargata ed è molto più confortevole, l’abbiamo mantenuta 2,69 metri non un millimetro in più, e abbiamo migliorato il cambio, quello era lento, adesso ne abbiamo uno automatico doppia frizione mai esistito nel segmento delle city car che rende la guida più sportiva, più confortevole e  riduce i consumi. ForFour con il cambio automatico non avrà gli stessi numeri della smartina che è per eccellenza automatica, ma ci aspettiamo un 60% di vendita, il cambio, inoltre, ha le stesse caratteristiche della classe A”.

Ci rivedremo a Francoforte ma nel frattempo ti rubo, se possibile, qualche piccola anticipazione: quale sarà il programma di Mercedes per questo importante evento?:

“Per noi e per tutti i marchi tedeschi è un appuntamento importantissimo, porteremo quattro anteprime mondiali dalla Smart alla Classe S, ce ne sarà davvero per tutti i gusti”.

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Peugeot 2008: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Siamo tornati al volante della Peugeot 2008, dopo la presentazione alla stampa vissuta e raccontata a maggio 2013 tra le strade dell’Alsazia. Siamo tornati al volante del crossover del Leone francese per riscoprirne le caratteristiche, ma soprattutto per testare su strada il nuovo motore introdotto in gamma: il 1.6 BlueHDi da 120 CV. Da un punto di vista estetico, il profilo vivace e giovanile della carrozzeria viene esaltato dalle ondulature presenti sulle estremità laterali del tetto, oltre che dalla combinazione cromatica che abbina, almeno nella versione Allure provata dalla nostra redazione, una tinta bianca con fascioni e vetri scuri e specchietti e barre longitudinali cromati. La forma dei fari allungata, e dalle dimensioni contenute, ne esalta il dinamismo, i cerchi e la griglia anteriori, entrambi argento, rappresentano un altro tratto distintivo sempre da un punto di vista cromatico. All’interno, sedili in pelle con significativi inserti in alcantara, cruscotto pulito e volante dalle dimensioni contenute, ma d’altronde se la 208 ha introdotto il concetto di Peugeot i-Cockpit, la 2008 è forse la macchina in cui questa stessa idea, almeno da un punto di vista di proporzione degli spazi, raggiunge (almeno fino a questo momento) la sua massima realizzazione. Semplice ed intuitivo il computer di bordo touch-screen, impossibile da non raccontare il gioco di luci che caratterizza tanto il quadro strumenti quanto il perimetro laterale del tetto, con scie luminose (o “stelle comete”) che consegnano un’ulteriore feeling , soprattutto in orari notturni, con la vettura. Aprendo il capitolo tecnico, la trazione è anteriore e nel cuore del tunnel centrale, appena sotto al cambio, manuale a sei rapporti nella versione in prova, troviamo il sistema Grip Control che consegna una motricità estesa a tutta la vettura e che varia in ben cinque configurazioni differenti: standard, neve, fuoristrada, sabbia ed Esp off. Chiudiamo con il motore, new entry, come detto, della gamma a disposizione della 2008. Stiamo parlando di un 1.6 BlueHDi da 120 CV e 300 Nm di coppia, Euro 6 e con consumi medi, stimati, di 3,7l/100 km. Motore brillante ed economico, che sommato ad una spiccata maneggevolezza (tenuto conto che stiamo pur sempre parlando di una macchina lunga 4,16 m e con una massa complessiva di 1275 kg) consegna delle ottime sensazioni alla guida. Non trascurabili, per un crossover, neanche le prestazioni: con una velocità massima di 190 km/h ed un’ accelerazione da 0 a 100 in 9,6 secondi.

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Galerie Peugeot: una storia francese nel cuore dell’Italia

 

di Filippo Gherardi

 

Scrivi San Gimignano, leggi Peugeot. Ritrovarsi in uno dei contesti più belli e caratteristici della Toscana, e venir catapultati nella storia di uno dei marchi simbolo dell’automobilismo transalpino è possibile grazie alla Galerie Peugeot, la prima mostra al mondo in terra straniera dedicata esclusivamente al Leone francese, nata e sviluppata dalla passione di Daniele Bellucci con la fattiva collaborazione del Club Storico Peugeot Italia. Una galleria espositiva che presenta al pubblico, a rotazione, un media di 30 modelli alla volta, oltre ad una serie di documenti ed altri accessori, che abbracciano più di un secolo di storia dell’automobile e non solo. Tra le vetture presenti si segnalano anche una Bebè del 1916, la 604 Limousine Heuliez utilizzata da Giovanni Paolo II durante una visita pastorale in Francia, la  202 “Canadienne” con fiancate in legno e risalente al 1948 e la storica Peugeot 203 “Oca di latta” presentata in anteprima ad un lontano Salone di Parigi del 1948. Ma non finisce qui, negli ultimi due giorni la nostra redazione, proprio grazie a Peugeot e alla Galerie di Daniele Bellucci, ha avuto modo di “arrampicarsi” lungo le ascese delle colline di San Gimignano a bordo di alcuni di questi splendidi esemplari. Rimessi su strada proprio per l’occasione. Entrando più nello specifico, abbiamo avuto modo di testare in prima persona l’eleganza di una Peugeot 204 Coupé del 1964, la prima vettura del marchio del Leone a trazione anteriore, e lo spirito all’avanguardia di una meravigliosa Peugeot 504 cabriolet del 1970, con motorie 4 cilindri, trazione posteriore e cambio meccanico a 4 marce. Ma anche di rivivere (dopo averla avuta in prova per due settimane un paio di mesi fa ndr) il dinamismo della 205 Gutmann GTi 1.9 16V, e l’aggressività tutta emozionale della 106 rallye e del suo propulsore 1.3 da 98 CV che dal 1991, anno del suo lancio, fino al 2003, anno del suo pensionamento, solo in Italia ha venduto la bellezza di 400mila unità. Impossibile dimenticarsi anche della 205 Gentry, una perfetta combinazione di inizio anni 90 tra stile e ricercatezza, ma anche confort di guida e prestazioni. Un percorso lungo tornanti e paesaggi mozzafiato, ma anche un viaggio nel tempo firmato Peugeot e che mercoledì prossimo, a partire dalle 21, vi racconteremo con il contributo delle immagini e di una lunga intervista realizzata con Carlo Leoni all’interno della nostra trasmissione televisiva su Odeon TV.

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Renault “Crossover Summer Tour”: si parte da Ostia

 

di Filippo Gherardi

 

Semaforo verde questa mattina ad Ostia per il Renault Crossover Summer Tour, la manifestazione itinerante che caratterizzerà l’estate del marchio francese con protagoniste Captur, Kadjar ed Espace e che toccherà undici tappe diverse in giro per l’Italia prima di concludersi a Milano. Da Roma a Milano, quindi, passando per S. Margherita Ligure, Versilia, Milano Marittima, Salerno, Catania, Porto Cesareo, Lignano Sabbiadoro, Bellagio e Bologna, con la possibilità di assistere a spettacoli acrobatici di sport estremi e di guidare, in veri e propri test drive su strada, le tre vetture Renault. Un evento all’insegna delle “forme”, quelle tipiche del segmento dei crossover, quelle che caratterizzano (ognuna a suo modo) Captur, Espace e Kadjar successi più o meno consolidati dell’ultima offensiva Renault sul mercato automobilistico italiano. La nostra redazione di Professione Motori era ovviamente presente alla prima tappa di Ostia, ed abbiamo avuto modo di realizzare un’intervista con Francesco Fontana Giusti (Dir Comunicazione & Image Renault Italia) che vi proporremo all’interno della nostra trasmissione televisiva, in onda tutti i mercoledì e i venerdì su Odeon TV (ch 177 DT), nel corso delle prossime settimane.

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DS5: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ve l’abbiamo raccontata (e fatta raccontare dai vertici DS) in occasione della presentazione stampa di inizio Luglio, negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di provarla anche sulle strade, e nel traffico, di Roma. La nostra redazione al volante della DS5, a stretto contatto con il savoir-faire e l’unicità della nuova ammiraglia del marchio premium del gruppo PSA. Partiamo col dire che il target di riferimento (manager d’azienda e liberi professionisti) sembra davvero tagliato su misura per una vettura che fa dello stile e della ricercatezza, ma anche della compattezza delle forme, il suo autentico marchio di fabbrica. La calandra verticale che caratterizza il muso, arricchita dalla griglia esagonale e dai bordi cromati, è solo il primo, ma efficace, elemento distintivo che balza all’occhio, soprattutto se integrato in una carrozzeria (come quella del modello in prova) color bianco perla con inserti neri che contraddistinguono tetto, vetri e specchietti retrovisori. Impossibile non soffermarci anche sui fari, dalle forme generose e dinamiche, perfettamente in sintonia stilistica con il resto della carrozzeria e dotati, sia nei gruppi anteriori che in quelli posteriori, di tecnologia LED abbinata a quella Xeno per un fascio luminoso oltre modo accentuato in termini di design e profondità. L’idea di “prima concept car prodotta”, come ribadito più volte dai vertici del marchio francese, è riscontrabile soprattutto all’interno dove chi guida ha davvero l’impressione di pilotare un aereo, con una prospettiva della strada mai vista prima ed un ventaglio di comandi, tanto superiori quanto nel tunnel centrale, che richiamano una classica cabina di comando di un qualsiasi volo di linea. E poi, sempre all’interno, la scelta accurata dei materiali, con trame e lavorazioni che collegano al mondo dell’orologeria (sedili) e serigrafie che caratterizzano tunnel centrale e portiere. Si viaggia comodi all’interno della DS5, una macchina avvolgente e “soggettiva”, tenuto conto del tettino che si apre a porzioni, con tre diverse tendine scorrevoli (ed altrettanti pulsanti autonomi) per guidatore, passeggero anteriore e blocco sedute posteriori, oltre che l’ormai immancabile climatizzatore bi-zona. In termini di tecnologia, lo schermo touchpad da 7″ con DS Connect racchiude tutto ciò che serve, abbinando le principali funzioni multimediali, grazie al sistema New Mirror Screen, ad informazioni utili quali autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica. Le nuove sospensioni, modificate ed alleggerite rispetto a quelle, troppo rigide, montate sulla vecchia versione, riducono al minimo le vibrazioni ed aumentano ulteriormente il confort interno di un abitacolo insonorizzato ai massimi livelli. La versione che abbiamo provato montava un motore diesel BlueHDi, disponibile nelle tre varianti da 120,150 e 180 CV, abbinato al nuovo cambio automatico EAT6, con prestazioni brillanti ed una buona reattività, ma la gamma propulsori prevede anche la doppia variante benzina THP da 165 e 210 CV e quella Hybrid 4×4 da 200 CV complessivi. I prezzi partono da dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV fino ad arrivare ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

Francesco Fontana Giusti intervistato da Filippo Gherardi negli studi di Professione Motori

Spazio e tecnologia

 

A cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

 

Sempre ricco di ospiti lo studio di Professione Motori, nelle scorse settimane è tornato a trovarci Francesco Fontana Giusti, Direttore Image e Comunicazione Renault con il quale abbiamo parlato di tantissime novità partendo, naturalmente, da Renault Kadjar autentica auto da copertina di questo inizio estate che la nostra redazione ha avuto l’occasione di provare nella presentazione stampa di Saragozza dello scorso 4 e 5 giugno:

“Oltre ad essere un prodotto di alta qualità ed estremamente tecnologico, Renault Kadjar è per noi una grande opportunità per due motivi. Il primo è che ci permette di arrivare in Cina, un mercato  importantissimo, parliamo di 19 milioni di veicoli di cui 5 milioni sono Crossover SUV e ci permette, quindi, di internazionalizzarci. Secondo punto ci permette anche in Europa, e quindi anche in Italia, di entrare nel segmento C che nel nostro Stivale rappresenta il 26% del mercato e di questo 26% un veicolo su 3 è un crossover. Dobbiamo quindi cavalcare l’onda, è un fenomeno alla moda, e noi dobbiamo rispondere alle domande del mercato”.

L’avete definita un prodotto strategico, un prodotto che combina tre identità differenti. La robustezza di un SUV, la capienza e la versatilità di una station wagon e il piacere di guida di una berlina:

“É un crossover a tutti gli effetti ed unisce il meglio di tre mondi. Sembra un SUV perché ha un’altezza dal suolo di 20 cm ed ha la trazione 4×4. Ha tutta la modularità di una station wagon grazie al sistema Easy Break 1/3 – 2/3; ha poi una lunghezza di carico di 2,5 metri e un vano bagagli di 527 litri, dati importantissimi. Infine, si guida come una berlina perché pure essendo un veicolo di 4,5 metri  ha un diametro di sterzata di 10,7 metri che è molto simile a una citycar. Importantissimi, inoltre, i motori Energy che sono più piccoli ma molto performanti con dei consumi davvero impressionanti. Ne abbiamo di tre tipi, il dCi da 110 cv emette solamente 99 grammi di CO2, siamo ai livelli dell’ibrido, e come consumi siamo a 3,8 litri per fare 100 km, numeri impressionanti per auto di queste dimensioni. Ma la tecnologia non si ferma qui, abbiamo tutti i sistemi di assistenza alla guida come il Video System e l’Easy Park Assist, e per la connettività abbiamo R-Link 2 con uno schermo capacitivo di 7 pollici, e qui entriamo proprio nel mondo dai tablet con la possibilità di scorrere le icone con le dita e di zoomare, insomma tanta tecnologia innovativa su Kadjar”.

Dal mese di giugno è cominciata la fase di pre-lancio attraverso una speciale piattaforma digitale, da settembre arriverà nelle concessionarie Renault, a quali prezzi?

“Questa speciale piattaforma digitale si chiama Kadjar Klub e permette agli utenti di avere tanti benefici come la possibilità di vedere dei video di sport estremi, di andare a un concerto rock, di vedere un film al festival di Venezia. Viene poi proposto un modello molto speciale che si chiama Premier Edition, un Kadjar limited edition edizione pre-lancio, che è super equipaggiato con degli elementi di stile particolari.  Il modello che si può prenotare su questa piattaforma fino al 31 agosto ad un prezzo molto interessante, parliamo di 27.400 euro. Il lancio avverrà in tutta Italia il 19 settembre con prezzi a partire da 20.250 euro”.

Renault non è solo Kadjar, la vostra gamma con gli ultimi lanci rimane completa e all’avanguardia in ogni segmento. Nelle prossime settimane la nostra redazione avrà in prova tre vetture già introdotte sul mercato Scenic X MOD, Clio Sporter e infine il nuovo Espace. Tu come le riassumeresti?

“Scenic XMOD è un monovolume a tutti gli effetti: tanto spazio e tanta tecnologia a bordo come l’Extended Grip che permette una maggior aderenza su suoli difficili, bagnati, sabbiosi e via dicendo. Una vettura quindi estremamente tecnologica un monovolume con un look da crossover. Il Clio Sporter è speciale perché ha creato un po’ il segmento delle compact sport wagon perché ha un design da coupé ma è una station wagon a tutti gli effetti; parliamo del 50% in più di piano bagagliaio rispetto alla berline di una capacità di carico di 2 metri e mezzo. Quindi una vettura con un look molto sexy, tanta funzionalità e poi come tecnologia c’è naturalmente la camera per il parcheggio posteriore. La nuova Espace è stata una delle vetture simbolo dell’ultima stagione Renault. Trenta anni fa abbiamo inventato il segmento dei monovolumi, oggi dobbiamo seguire la domanda del mercato e quindi Espace si trasforma in un crossover e anche qui unisce il meglio di tre mondi. Un look imponente da SUV, una distanza dal suolo di 16 cm, grandi ruote, spalle larghe. Il secondo punto, molto interessante per un veicolo di oltre 4,8 metri, è che si guida come una citycar perché abbiamo questa tecnologia che si chiama 4control, quattro ruote sterzanti che offrono un’agilità fuori dal comune, e inoltre 250kg in meno rispetto alla precedente. L’abbinamento della perdita dei peso ai motori Energy offre davvero dei consumi al vertice della categoria. Terzo punto: in campo monovolume c’è tantissimo spazio e modularità, ma la grande novità è il sistema One Touch: basta toccare un bottone sia dalla consolle centrale che dal bagagliaio per abbassare i sedili della seconda e della terza fila senza nessun sforzo”.

Il nuovo Espace è arrivato sul mercato italiano a maggio, è un trionfo dell’high tech, con il nuovo sistema Multi-Sense, ma ha anche nuove motorizzazioni come il Twin Turbo dCi da 160 CV. Sono queste le novità più significative da analizzare prima di parlare, naturalmente, del 4control:

“Multi-Sense è la grande novità rivoluzionaria di Espace perché unisce meccanica, elettronica e confort a bordo. Unisce motore, trasmissione, sterzo, strumentazione di bordo, suono a bordo, e anche il massaggio dei sedili, veramente un’esperienza immersiva, un piacere di guida totale che abbiamo in cinque modalità differenziate con 5 colori diversi: rosso per lo sport, blu per il confort, verde per l’eco, viola per il personalizzato, seppia per il neutro. Sono davvero molto diversi tra di loro; per esempio se devi andare un meeting di lavoro impegnativo metti la modalità sport e arrivi carico, se devi fare tanti km sull’autostrada metti il green e consumi pochissimo, se esci da lavoro stremato metti il confort e ti ricarichi con il massaggio. Vi invito a provarle perché sono davvero modalità molto diverse. Il Twin Turbo è una grande novità e l’altra grande novità tecnologica è il 4control, ovvero una tecnologia che di solito hanno le vetture sportive. E’ un sistema sempre attivo, sotto i 50km/h le ruote posteriori sterzano in senso contrario a quelle anteriori e questo dà l’impressione che il passo si accorci consegnando alla vettura tanta agilità. Oltre i 50 km/h la situazione cambia, le ruote posteriori sterzano nella stessa direzione di quelle anteriori, con l’impressione che il passo si allunghi, e questo dà maggior sicurezza e maggior tenuta di strada. I prezzi di Espace partono da 32.900 euro per la versione Zen con dCi  130 CV che è già molto equipaggiata visto che ha il tetto panoramico lumiere, cerchi da 17″, R-Link 2, fari full led. Se vuoi la vettura più tecnologica, confortevole e più equipaggiata di tutta la gamma devi invece prendere l’Initiale Paris con la tecnologica dci Twin Turbo con l’Edc a 6 marce e questa arriva poco sopra i 45mila euro ma è davvero la nostra versione Top in assoluto”.

Dal 6 di luglio inizia la presentazione della nuova Laguna, continua questa vostra offensiva nel Segmento D, a tal proposito cosa puoi dirci?

“Abbiamo iniziato con Espace e adesso arriviamo con Laguna. Si tratta del successore di Laguna, poi sveleremo se cambierà o meno il nome. E’ una vettura super equipaggiata e di altissimo livello che sarà presentata il 6 a Parigi a tutta la stampa internazionale dal nostro presidente Carlos Ghosn e questo fa capire l’importanza di questa macchina. Sarà poi presentata con Megane al Salone di Francoforte, due  saranno quindi le grandi novità. Continua l’offensiva del designer Laurens Van Den Acker visto che vedrete questo spirito di famiglia che continua sulle vetture e anche tanta innovazione tecnologica”.

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DS5: la presentazione alla stampa

 

di Filippo Gherardi

 

Savoir-Faire, esperienza del cliente, heritage ed unicità, questi i quattro punti cardinali della filosofia DS, gli stessi che caratterizzano la nuova DS5, ammiraglia assoluta della nuovo percorso (indipendente) appena intrapreso dal marchio premium del gruppo PSA. Dopo il debutto assoluto a Ginevra, e dopo aver strappato primi e significativi riconoscimenti, la nuova DS5 arriva in Italia e, come succede in questi casi, ecco puntuale la presentazione alla stampa nella splendida cornice delle colline senesi. La nostra redazione era presente, e in attesa della prova su strada che realizzeremo nelle prossime settimane abbiamo raccolto, nel frattempo, le prime indicazioni al volante di questa nuova berlina di lusso. Partiamo col dire che se l’obiettivo dichiarato del marchio DS è quello, innanzitutto, di distinguersi, allora la DS5 ne è una dimostrazione più che mai tangibile. Stile unico, con questa innovativa calandra verticale DS Wings caratterizzata da una griglia esagonale ed una rifinitura cromata che ne esalta l’eleganza. A questo si aggiungano i fari DS LED Vision, che abbinano sia nei gruppi ottici anteriori che in quelli posteriori la tecnologia LED con quella Xeno. “La prima concept car mai prodotta”, così come la definiscono i vertici parigini, si caratterizza anche per uno stile interno davvero inedito, con un abitacolo ed un posto di guida ispirato al mondo dell’aeronautica e con materiali inediti e di prima qualità (3 tipi di pelle diversi ed 8 tonalità di serigrafia laser) che invece presentano chiari riferimenti al settore dell’orologeria. Non manca, naturalmente, una vasta componente tecnologica, con touchpad da 7″ dotato dell’innovativo DS Connect, attraverso il quale si possono ottenere in maniera comoda e diretta informazioni su autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica della vettura, oltre al sistema New Mirror Screen, con Mirror Link, che collega il proprio smartphone alla vettura in maniera ancor più efficace rispetto alle precedenti versioni. In termini di assistenza alla guida, DS5 presenta, tra gli altri, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto. Da un punto di vista tecnico invece, una novità importante è rappresentata dalla nuove sospensioni. A casa DS hanno fatto tesoro delle indicazioni che sono arrivate riguardo alla rigidità (eccessiva) riscontrata sulla vecchia DS5, e per questo nuovo modello hanno cambiato fornitore e consegnato delle sospensioni più brillanti e più adatte a qualsiasi tipo di superficie, diminuendo vibrazioni ed aumentando il confort interno, pur preservando comunque il dinamismo. Capitolo motori: la gamma prevede due varianti benzina THP da 165 e 210 CV con S&S di serie ed abbinate sia a cambio manuale che automatico EAT6, oltre a tre versioni diesel BlueHDi da 120, 150 e 180 CV, con quest’ultimo che rappresenta il vero fiore all’occhiello della proposta abbinato al cambio EAT6 e consumi davvero contenuti. Da aggiungere, doverosamente, anche la versione Hybrid 4×4 che combina un motore diesel BlueHDi (anteriore) ad un’unita elettrica (posteriore), capace di sviluppare una potenza complessiva di 200 CV e con quattro diverse modalità di funzionamento: Auto, Sport, ZEV e 4WD. Tre gli allestimenti disponibili (Chic, So Chic e Sport Chic), a cui vanno aggiunte le varianti Business e Business Combi oltre all’edizione speciale, top di gamma, 1955. Il target di riferimento, come confermato anche da Eugenio Franzetti e Florian Martin in una doppia intervista che proporremo nei prossimi giorni all’interno della nostra trasmissione, è quello dei manager di azienda e dei liberi professionisti, con prezzi che partono dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV con cambio EAT6 ed arrivano fino ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

Top Foto, Lexus RX 450Hybrid

Lexus RX 450Hybrid: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Può una macchina con una massa complessiva di 2700 kg nascondere una maneggevolezza insospettabile? La risposta è sì. La risposta è, soprattutto, RX 450Hybrid. La nostra redazione ha avuto modo di provare la versione F-Sport del muscoloso SUV di casa Lexus, capace di combinare comodità e tecnologia ad una pronunciata praticità di guida che la predispone sia per un utilizzo extraurbano che per uno più cittadino. Le forme sono generose e si avvertono in pieno anche all’interno dell’abitacolo (con una lunghezza di 4,7 m ed una larghezza di 1,8 m), anche la capacità di carico rimane notevole, con un bagagliaio che parte dai 496 litri in configurazione base e raggiunge un massimo di 1570 litri ripiegando i sedili posteriori e con carico ad altezza tetto. La versione F-Sport presenta, come consuetudine in casa Lexus, anche una gamma stilistica propria con tratti distintivi quali: paraurti anteriore, griglia a fuso, loghi F-Sport laterali, intarsi color argento, cielo color nero, vetri posteriori oscurati e pedali traforati in alluminio. Traforati sono anche i rivestimenti in pelle degli interni, cosi come il volante (con comandi integrati) e il pomello del cambio. I cerchi sono da 19″, con pneumatici 235/55 R19, la tecnologia al LED caratterizza luci diurne, luci posteriori e stop. All’interno display multinformazione da 8″ gestibile attraverso pratico joystick collocato nel tunnel centrale, impianto audio a 9 altoparlanti, climatizzatore elettrico bizona e sedili anteriori regolabili elettricamente. Non manca, come abbiamo già visto in altre vetture del marchio di lusso di casa Toyota, neanche il sistema di entrata ed uscita facilitata così come la solita buona dose di sistemi rivolti alla sicurezza, attiva e passiva. Rimane quello legato all’aspetto tecnico, però, il capitolo di gran lunga più interessante. La Lexus RX 450h abbina un motore benzina 6 cilindri 3.5 di cilindrata da 249 CV a due unità elettriche, una anteriore ed una posteriore, con potenze rispettive di 167 e 68 Cv. Il piacere di guida è assoluto, il comfort acustico esaltato ai massimi livelli, mentre le prestazioni sono riconducibili ai 200 km/h della velocità massima e ai 7,8 secondi dell’accelerazione da 0 a 100. Il cambio a variazione continua di rapporto, la trazione integrale con sistema E-Four ed il servosterzo elettrico (con un raggio minimo di sterzata di 5,7 m) sono ulteriori elementi che compongono un progetto tecnico impeccabile ed efficiente. Chiudiamo con i prezzi, la “nostra” versione F-Sport costa, chiavi in mano, 72.250 euro.

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Citroen Berlingo: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Che le vetture Citroen fossero inclini a sperimentare nuove soluzioni, e nuove strade, era ben chiaro osservando storia e modelli del marchio francese, tuttavia l’ultima versione della Berlingo sembra quasi rafforzare questo concetto. La nostra redazione ha avuto modo di provarla nella presentazione stampa nazionale tenutasi in terra romagnola, e più nello specifico nella zona limitrofa a Cervia, che ci ha permesso di conoscerne ancor più da vicino caratteristiche e sfumature. Studiata e prodotta per soddisfare le esigenze di tutti coloro, famiglie numerose e non solo, che fanno del volume e della funzionalità due aspetti imprescindibili, l’ultima versione del multispace simbolo di Citroen si puo riassumere in tre passaggi fondamentali: moderna, facile da vivere ed intelligente come mai prima d’ora. Nel primo caso, le due nuove colorazioni ed un frontale rivisitato nei suoi canoni stilistici consegnano un profilo assolutamente al passo con i tempi. Nel secondo, la polivalenza e l’abitabilità si abbinano ad una capacità di carico che come spesso succede trova innanzitutto consacrazione nei numeri, quelli di un bagagliaio che parte da 675 ed arriva fino a 3000 litri, a cui vanno aggiunte le cappelliere Modutop che rappresentano ulteriori, e comodi, contenitori portaoggetti, ma anche una versatilità che permette al nuovo Berlingo di passare comodamente da 5 a 7 posti con l’aggiunta, opzionabile e ad un costo extra di 750 euro, di una terza fila di sedute posteriori. In terzo punto, come detto, un’auto intelligente che sotto la voce di benessere a bordo abbina, allo stesso tempo, comfort di guida, comfort acustico e nuovi tessuti per gli interni ad un interfaccia touchscreen da 7″ con tecnologia MirrorLink che permette di collegare la vettura con tutti gli smartphone di ultima generazione. A tutto cio aggiungiamo pure una tecnologia semplice ed intuitiva che comprende Grip Control, conformabile a qualsiasi tipo di superfice, limitatore di velocità ed Hill Assist. Non manca, così come in altre recentissime vetture presentate ed introdotte sul mercato dal gruppo PSA, anche l’Active City Brake, e cioè il sistema di frenata automatica che si attiva ad una velocità inferiore ai 30 km/h, opzionabile a richiesta e disponibile da Novembre. Due gli allestimenti, Feel ed XTR, mentre per quel che riguarda la gamma motori sono disponibili due varianti benzina VTi da 95 e 120 Cv, e tre diesel BlueHDi da 75, 100 e 120 Cv. Tutti rigorosamente Euro 6 ed abbinati tanto a cambio ETG6 che manuale a 6 marce, con consumi contenuti e prestazioni, oltre che sensazioni al volante, di ottimo livello. I prezzi partono dai 18.750 ed arrivano ad un top di gamma di 23.850 euro.

Top Foto, Nuova Peugeot 208

Peugeot 208: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Un totale di 82.884 unita vendute dall’aprile 2012 ad oggi, che l’attestano come la quinta berlina straniera sul segmento B. Basterebbero questi numeri, riconducibili al mercato italiano e all’impatto sullo stesso avuto dalla versione che l’ha preceduta, per riconoscere lo spessore dell’eredita che la nuova Peugeot 208 è chiamata a raccogliere. Presentata ufficialmente alla stampa la settimana scorsa, tra le campagne austriache della provincia di Graz, l’ultima generazione in ordine di tempo della 208 arriverà nei nostri concessionari dalla meta di giugno, con un prezzo di listino che parte dai 12.300 euro per quel che concerne la gamma benzina e 16.050 euro per quella diesel. Una macchina come al solito rivoluzionaria per quelli che sono i canoni del Leone francese, d’altronde fu proprio la Peugeot 208 ad introdurre la filosofia I-Cockpit brillantemente riproposta anche su tutte le ultime auto del marchio di Sochaux. Entrando più nello specifico, la nuova 208 si caratterizza innanzitutto per un anteriore totalmente rivisitato, con un paraurti più robusto e deciso, una nuova griglia della calandra e fendinebbia posizionati più esternamente. Nuovi anche i cerchi, mentre nel posteriore i gruppi ottici con gli “artigli” gli conferiscono una linea ancora originale e riconoscibile. Originalità che fa rima con personalizzazione, ed allora ecco le nuove tinte texturizzate della carrozzeria che ne esaltano oltre modo lo spirito giovane e dinamico. Tra quest’ultime, oltre alla colorazione Orange già ammirata in occasione della premiere assoluta all’ultimo Salone di Ginevra, anche le inedite Ice Grey e Ice Silver. Introdotti da casa Peugeot anche due nuovi pack: il Menthol White Pack e il Lime Yellow Pack che caratterizzano tanto gli esterni quanto gli interni. Disponibile, anche in Italia, sia la versione 3 che 5 porte, mentre sono quattro gli allestimenti base proposti: Access, Active, Allure e GT Line, a cui vanno aggiunti, ma solo nelle versioni 3 porte, gli sportivi GTi e GTi by Peugeot Sport. Non manca anche la tecnologia, con l’interfaccia touchscreen da 7″ fornito, oltre che di retrocamera di serie, anche di sistema di infotainment Mirror Screen con connettività MirrorLink che permette una connessione semplice, diretta ed efficace con le principali funzioni del proprio smartphone. Altra novità assoluta riguarda la sicurezza, con l’introduzione dell’Active City Brake opzionabile a richiesta del cliente. Chiusura dedicata alla gamma motori, tutti Euro 6 e con consumi ed emissioni davvero record (come dimostrato anche da alcuni test condotti dal team Peugeot) oltre che abbinati sia al cambio manuale che al nuovo cambio automatico EAT6. La gamma benzina propone versioni PureTech 1.0 e 1.2 da 68, 82 e Turbo da 110 cavalli, oltre alla variante 1.6 THP da 208 CV. Per quel concerne invece i diesel BlueHDi la scelta è tra le varianti da 75, 100 e 120 cavalli.