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Nuova Mercedes GLS: ancora più ammiraglia

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Debutta a New York Mercedes GLS 2019, una vera e propria ammiraglia di lusso derivata dalla Classe S nel ‘corpo’ di un SUV. Stiamo parlando di una vettura che offre di più in tutti i sensi: più spazio, più comfort, più eleganza. «Nuovo GLS è il SUV di Classe S. Interpreta eleganza, prestazioni superiori e intelligenza come quasi nessun’altra vettura», afferma Ola Källenius, membro del Consiglio Direttivo di Daimler AG, responsabile della Divisione Ricerca del Gruppo e Responsabile Sviluppo di Mercedes-Benz Cars. Eleganza moderna su strada e nel fuoristrada: è questo ciò che comunica il design di nuovo Mercedes GLS. La sua estetica si basa su una presenza imponente, dovuta principalmente alle misure considerevoli (lunghezza 5.207 mm, larghezza 1.956 mm). Negli interni, nuovo GLS punta all’eleganza assoluta, come dimostrano già i rivestimenti in pelle di serie. Qui, il comfort di una berlina Mercedes-Benz di categoria superiore si fonde con i dettagli solidi e moderni di un SUV. Mercedes GLS adotta il sistema di Infotainment MBUX (Mercedes-Benz User Experience) di ultima generazione. Rispetto a Classe A, che ha visto il debutto di questo sistema altamente innovativo, qui sono di serie due ampi display da 12,3 pollici/31,2 cm. Gli indicatori della strumentazione e del display multimediale sono facilmente leggibili sui grandi schermi ad alta risoluzione. Animazioni coinvolgenti con grafici brillanti di alta qualità visiva accentuano la comprensibilità della struttura intuitiva dei comandi. La peculiarità di MBUX è la sua capacità di apprendimento, resa possibile dall’intelligenza artificiale. Con le funzioni predittive, MBUX gioca d’anticipo prevedendo i desideri del guidatore, se questi lo desidera. Se, ad esempio, un utente ogni martedì ha l’abitudine di chiamare una determinata persona quando torna a casa, ogni martedì il sistema propone il suo numero di telefono visualizzandolo sul display; oppure suggerisce un’emittente radiofonica a chi, a una certa ora, cambia stazione radio per sintonizzarsi sulle notizie. La personalità del nuovo Mercedes-Benz GLS si riscontra anche nella gamma di motorizzazioni. Potenti motori a sei e otto cilindri assicurano il giusto comfort di marcia e tutta la forza necessaria per un’auto di questo livello. GLS 580 4MATIC è un nuovo V8 a benzina elettrificato con rete di bordo a 48 V e alternatore-starter integrato che eroga 360 kW(489 CV) e 700 Nm, più ulteriori 250 Nm di coppia e 16 kW/22 CV di potenza disponibili temporaneamente grazie all’EQ Boost. L’alternatore-starter integrato svolge le funzioni dei sistemi ibridi come l’EQ Boost e il recupero di energia, consentendo un risparmio sui consumi che finora era riservato alla tecnologia ibrida ad alto voltaggio. I due modelli diesel di Mercedes GLS adottano il sei cilindri in linea della gamma attuale, disponibile in due livelli di potenza: GLS 350 d 4MATIC da 210 kW (286 CV) e 600 Nm e GLS 400 d 4MATIC da 243 kW (330 CV) e 700 Nm di coppia. In tutte le versioni del nuovo GLS è presente il cambio automatico 9G-TRONIC. L’ampia spaziatura dalla prima alla nona marcia consente una sensibile riduzione del livello di regime e rappresenta quindi un fattore determinante per l’elevata efficienza energetica e il comfort di marcia della vettura.

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Nissan: per i 50 anni di “Z-car” una versione speciale della 370Z

 

Vestita di un’inedita livrea da corsa, oggila nuova Nissan 370Z 50th Anniversary Edition 2020 si è presentata ufficialmente al pubblico di New York – la stessa città dove, mezzo secolo fa, fece il suo storico debutto statunitense la prima Datsun 240Z. Rivelata a pochi giorni dall’inizio del Salone dell’Auto di New York, l’edizione speciale rende omaggio al modello Datsun 240Z BRE (Brock Racing Enterprises) #46, vincitore di numerosi campionati nazionali SCCA con John Morton al volante. Ivan Espinosa, Corporate Vice President della divisione Global Product Strategy and Planning di Nissan, ha dichiarato: “Non è un segreto che Datsun 240Z abbia aperto le porte del mercato statunitense alle sportive giapponesi. Ed è altrettanto noto che, tra tutte le Z, il modello 240Z da gara di Peter Brock ha cambiato il panorama delle corse oltreoceano. Dopo il debutto della BRE 240Z nel 1970, Nissan/Datsun è diventata una delle aziende di maggior successo degli sport motoristici americani, conquistando migliaia di podi negli ultimi 50 anni”. Nel 2020, Nissan 370Z sarà disponibile in quattro allestimenti: modello base, Sport, Sport Touring e 370Z NISMO. La versione 370Z Sport è la base della nuova 50th Anniversary, che incarna perfettamente lo spirito e la passione dell’originale1. Gli esterni di 370Z 50th Anniversary Edition richiamano la livrea della prima vettura da corsa BRE e sono disponibili in due diversi abbinamenti cromatici: bianco con accenti rossi o argento con accenti neri. Accanto alle due inconfondibili strisce laterali, il lavoro dei designer si è concentrato su cofano, bagagliaio, retrovisori esterni e montanti anteriori verniciati nel colore secondario (rosso per la carrozzeria bianca, nero per quella argento). La fiancata è percorsa da una sottile linea che unisce i fari anteriori al cristallo posteriore e culmina in un piccolo triangolo ispirato al montante posteriore di Datsun 240Z. La versione speciale include anche la scritta del 50° anniversario sul parafango anteriore, un badge al posteriore ed esclusivi cerchi in lega da 19” con dettagli rossi. 370Z 50th Anniversary Edition mantiene lo stesso profilo filante che contraddistingue da sempre la serie Z, caratterizzato da una linea del tetto discendente che si congiunge con i finestrini di coda, il cui disegno tende verso l’alto, e dal grande sportello del portabagagli che, naturale prosecuzione del tetto, ne prosegue la corsa scaricando la linea sull’asfalto. I fari anteriori allo xeno di tipo HDI sono incastonati nella classica forma a boomerang, provvisti di funzione di spegnimento/accensione automatica e luci diurne a LED. Insieme alla forma particolare del paraurti anteriore, conferiscono all’auto un’espressione aggressiva ma elegante. Al posteriore, le luci di coda riprendono forma dei fari anteriori. L’assenza dello spoiler e i parafanghi ampi e bombati contribuiscono a esaltare la silhouette possente e muscolosa del veicolo. Nell’abitacolo, modellato sul conducente, spicca il profondo quadro strumenti. La consolle centrale si sviluppa verticalmente, separa il sedile di guida da quello del passeggero ed è caratterizzata da una struttura stratificata su tre livelli: quadro informazioni, comandi e vani contenitori. Tra le personalizzazioni esclusive per il cinquantenario spiccano il volante rivestito in Alcantara® con segno di centratura rosso ispirato alle vetture da corsa. I sedili in pelle di camoscio, riscaldati e regolabili elettricamente, possono memorizzare fino a quattro posizioni, sono dotati di supporto lombare regolabile, particolari impunture, un nuovo disegno e il logo del 50° anniversario in rilievo sui poggiatesta. La prerogativa degli interni sono gli accenti cromati, presenti sul battitacco – decorato per l’occasione con il logo Z – e sugli inserti dei pannelli delle portiere in eco-pelle scamosciata. Il livello dedicato alle informazioni assicura una visibilità ottimale e un accesso immediato a tutti i dati essenziali. Il quadro strumenti è posizionato direttamente sul piantone dello sterzo per fare in modo che il conducente possa regolare alla perfezione la posizione del volante, senza che questo rischi di coprire la strumentazione. L’ampia apertura superiore del volante, proprio di fronte agli indicatori, è pensata per agevolarne la lettura, mentre lo speciale logo 50th Anniversary sul tachimetro è un omaggio alle prestazioni della serie Z. È di serie (solo sui modelli statunitensi) l’impianto audio Bose® con otto casse (di cui due subwoofer), cancellazione attiva del rumore ANC e ottimizzazione attiva del suono. Sotto il cofano di 370Z 50th Anniversary Edition pulsa il celebre V6 da 3,7 litri di Nissan, un motore in grado di erogare 332 CV di potenza e 366 Nm di coppia. L’innovativo sistema VVEL controlla con precisione l’alzata delle valvole di aspirazione, ottimizzando la quantità d’aria in ingresso nella camera di combustione. Sollevando le valvole il minimo indispensabile, il sistema VVEL migliora l’efficienza dei consumi limitando le perdite causate dall’attrito degli alberi a camme. Anche le emissioni risultano più contenute grazie al riscaldamento rapido del catalizzatore e all’ottimizzazione della combustione a motore freddo. Il modello 50th Anniversary monta una trasmissione manuale a 6 rapporti corti con sistema di sincronizzazione SynchroRev Match®. Questa funzione monitora costantemente i giri del motore ed imposta automaticamente il regime perfetto per l’innesto della marcia, che viene fatta entrare con un piccolo “colpo di gas”, al fine di assicurare cambi di marcia sempre fluidi. In questo modo, anche i guidatori meno esperti potranno cambiare marce come veri piloti professionisti.In alternativa, è disponibile una trasmissione automatica a 7 marce con paddle al volante e Adaptive Shift Control, progettata per offrire la prontezza e il feeling di un classico cambio manuale, con intervalli di cambiata ridotti. A livello strutturale, 370Z 50th Anniversary Edition opta per sospensioni anteriori a doppia traversa con bracci in leggerissimo alluminio forgiato, culla del motore in lega di alluminio rigida e leggera e barra stabilizzatrice cava. Anche le sospensioni posteriori multi-link indipendenti guadagnano in leggerezza e rigidità rispetto alla precedente generazione. Il telaio a culla posteriore è integrato in un unico pezzo senza saldature. Gli ammortizzatori altamente reattivi aumentano il comfort di marcia assorbendo le asperità del terreno, mentre differenziale a slittamento limitato permette a tutta la potenza di scaricarsi al suolo. La frenata è affidata a un sistema antibloccaggio con dischi ventilati sulle quattro ruote, distribuzione elettronica della forza frenante (EBD) e frenata assistita (BA). I dischi da 14,0” sull’avantreno e 13,8” sul retrotreno sono abbinati a pinze in alluminio rispettivamente a 4 e a 2 pistoncini. Completano il quadro gli pneumatici Bridgestone Potenza S007 a elevata aderenza montati su leggerissimi cerchi RAYS in lega forgiata con una finitura esclusiva. “La 370Z è un’autentica icona per Nissan”, prosegue Espinosa. “Quest’auto fa scuola nel segmento da ormai 50 anni. La versione 370Z 50th Anniversary Edition celebra la storia del modello e dei suoi trascorsi sportivi che, insieme, hanno contribuito a rendere Nissan l’azienda che conosciamo oggi.”

 

 

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Nuova Mini Clubman: il facelift svelato a Shangai

 

 

La MINI Clubman, la versione supersize dell’iconica vettura inglese MINI, si rinnova ancora nel design, negli accessori e nelle tecnologie, che ora guardano con attenzione alla connettività e all’operatività. Questa nuova Clubman, che presenta un design rivisitato con estrema cura, promette di offrire una grande comodità sia per gli spostamenti cittadini che per i lunghi viaggi, per tutti e cinque gli occupanti che può trasportare. Una compatta premium che offre a listino tre motori a benzina e tre diesel, con potenza compresa fra i 102 CV (75 kW) e i 192 CV (141 kW), con emissioni di CO2 che oscillano fra i 147 e i 105 g/km. Fra le opzioni anche il sistema ALL4 a trazione integrale, mentre tra le altre feature della vettura troviamo i fari a LED con funzione Matrix per gli anabbaglianti, fendinebbia a LED, luci posteriori LED con design Union Jack, sospensioni sportive ribassate di 10 millimetri, servizio MINI Connected con nuove funzioni, usufruibile tramite uno schermo a colori da 6,5 pollici. Opzionale invece il sistema Connected Navigation Plus con schermo da 8,8 pollici, con visualizzazione spalti-screen, MINI Touch Controller e ricarica wireless per i cellulari compatibili. La nuova MINI Clubman è anche dotata di una carta SIM integrata con connettività 4G, utile a sfruttare diversi servizi come il Concierge Service personale e la piattaforma Internet MINI Online. Un buon modo per festeggiare i 60 anni di MINI, ora attendiamo di conoscere disponibilità e prezzi.

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Formula E, E-Prix Roma: vince Evans

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo Sam Bird, vincitore dello scorso anno, anche Mitch Evans appone il suo nome nell’albo d’oro del Gran Premio di Formula E di Roma. Il secondo E-Prix della Capitale vede vincere la prima gara per il team Panasonic Jaguar nel campionato elettrico. Dietro Mitch Evans si è piazzato Andrè Lotterer del team DS Techeetah, che partiva dalla pole position e che per molto è stato primo. All’epilogo, che premia Evans su Lotterer e regala un ottimo terzo posto a Stoffel Vandoorne, si arriva dopo 45 minuti e un giro, più altri 47 minuti trascorsi in regime di bandiera rossa. Dopo 2 giri appena, il cronometro si ferma ai -42’10” per l’ingorgo in pista, nella doppia variante nell’ultimo settore. Pechito Lopez perde il posteriore della Geox Racing e va a muro, Gary Paffett su HWA lo tampona e viene tamponato a sua volta da Vergne. Il tedesco ha la peggio, sarà l’unico a non ripartire dopo il periodo di bandiera rossa. Nonostante la pioggia, sono stati tanti gli appassionati di automobilismo che hanno invaso dalle prime ore della mattina le strade dell’Eur, quartiere che ospita il circuito. Presenti anche la sindaca di Roma Virginia Raggi, che è anche salita a bordo di un bolide elettrico per un giro sul circuito, e il ministro degli Interni Matteo Salvini.

 

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Enel: in Italia auto elettriche raddoppiate nel 2018

 

 

 

 

 

 

Dopo mesi di confusione, finalmente sempre più italiani sembrano avere le idee chiare sulle auto elettriche. Secondo Enel, attore di primo piano nello switch elettrico, nel giro dell’ultimo anno la presenza di veicoli EV è raddoppiata in Italia, il primo passo di un trend che potrebbe crescere all’ennesima potenza. Dalle 5mila unità circa diffuse nel 2017 si è passati alle 10mila del 2018. Il merito è da attribuire a diversi fattori: i media, noi compresi, parlano sempre più spesso della mobilità elettrica, inoltre i produttori hanno iniziato massicce campagne pubblicitarie su tutti i principali mezzi di diffusione, TV in primis. Bisogna anche aggiungere un sempre maggiore interesse degli stessi utenti, che leggono e si informano maggiormente sulla questione, e l’impegno preso dal governo attuale, che come sappiamo ha lanciato l’Ecobonus per le nuove vetture elettriche. Dulcis in fundo, c’è stato un notevole passo avanti anche dal punto di vista delle infrastrutture, con i clienti sempre meno spaventati dalla mancanza di colonnine sul territorio nazionale. “Si stima che a oggi siano presenti oltre 8.300 punti di ricarica pubblici” ha detto l’AD di Enel Francesco Starace, ”sono ancora pochi per la nostra popolazione ma è un ottimo punto di partenza, l’Italia ce la farà”. Francesco Venturini, responsabile di Enel X, ha poi chiarito i piani futuri dell’azienda: ”Il nostro obiettivo è di installare circa 28mila punti di ricarica entro il 2022, investendo fino a 300 milioni di euro. A fine marzo contiamo 5.700 nuovi punti di ricarica su tutto il territorio”. In Europa il punto di riferimento è la Norvegia, ovviamente, che con 250mila auto elettriche su 5 milioni di abitanti è il Paese più green su quattro ruote.

 

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Opel Insigna GSi: svelati i motori

 

 

 

 

 

 

dalla redazione

 

Punta di diamante dell’attuale line-up Opel, Insignia offre una gamma di motorizzazioni diesel di ultima generazione sviluppata per esaltare le diverse sfaccettature dell’esperienza di guida, mantenendo sempre al centro dell’attenzione consumi ed emissioni. La scelta è tra il turbodiesel da 1,6 litri, un quattro cilindri proposto in due step di potenza da 110 e 136 cavalli, in grado di garantire consumi di soli 4 litri per 100 km nel ciclo misto e disponibile con cambio automatico o manuale, entrambi a sei rapporti; e il più sofisticato duemila CDTI da 170 cavalli, che si ferma a 4,3 litri per 100 km nel misto, disponibile anche in abbinamento alla trasmissione automatica a 8 rapporti. Ciliegina sulla torta di uno sviluppo perfezionato al Nurburgring, alla più potente versione GSi è stata invece riservata la motorizzazione più prestazionale, che offre le performance di una vera sportiva abbinate all’efficienza delle moderne berline premium. Il motore della GSi è il due litri BiTurbo diesel da 210 cavalli, un motore appositamente sviluppato per l’ammiraglia Opel, con 480 Nm di coppia che abbinati alla trazione integrale intelligente di serie spingono l’Insignia da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e a un massimo di 233 km/h, coadiuvati da un rapido cambio automatico con paddle al volante settabile nelle due modalità Standard o Sport per un’esperienza ancora più coinvolgente.

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Toyota: consegnate 250 Yaris Hybrid all’Arma dei Carabinieri

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Toyota Motor Italia e LeasePlan Italia hanno consegnato nelle mani del Generale Teo Luzi (Capo di Stato maggiore del Comando generale dei Carabinieri) le chiavi di una delle 250 Yaris Hybrid, che faranno parte della flotta con la livrea dell’Arma. Le auto con tecnologia Full Hybrid Electric, saranno destinate ad attività sul territorio nazionale in aree pedonalizzate o sottoposte a particolari vincoli ambientali, proprio per le sue caratteristiche a salvaguardia dell’ambiente. “E’ un grande onore e privilegio poter collaborare con l’Arma dei Carabinieri, punto di riferimento per noi italiani – dice Mauro Caruccio, ad di Toyota Motor Italia – . Toyota è impegnata nel fornire soluzioni di mobilità, con un’attenzione massima alla qualità, affidabilità e durata dei propri prodotti, equipaggiati con le tecnologie più avanzate per la sicurezza delle persone e la salvaguardia dell’ambiente”. La Yaris fornita all’Arma è in grado di erogare una potenza di 100 cv, che consente di viaggiare per oltre il 50% del tempo in modalità elettrica in città, mentre il sistema ibrido permette livelli di emissioni notevolmente inferiori ai limiti consentiti. “Il nostro obbiettivo resta sempre il benessere del cittadino – sottolinea il Generale Teo Luzi -, e con questo tipo di auto lo facciamo anche pensando l’ambiente”.

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La Formula E torna nella Capitale

 

di Maurizio Elviretti

 

Circa 35mila persone sulle tribune e sui prati, oltre 35 milioni di spettatori collegati in tv da 90 Paesi. Sono alcuni dei numeri che attendono la seconda edizione dell’E-Prix di Roma, il Gran Premio delle monoposto che prendono parte al Mondiale di Formula E. Appuntamento al prossimo 13 aprile, quando sul circuito cittadino dell’Eur andrà in scena la settima tappa stagionale del campionato. “Quest’anno rinnoviamo lo spettacolo della Formula E con grande entusiasmo, è un evento sportivo che la nostra città è orgogliosa di ospitare, per intrattenimento puro all’insegna della sostenibilità”. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso della presentazione ai Musei Capitolini dell’E-Prix di Formula E. Sulla griglia di partenza 11 team e 22 piloti per un totale di nove costruttori come Jaguar, Nissan, BMW, Audi, DS e Mahindra. E per la prima volta nella storia dei cinque anni del campionato, si vedono 22 nuove auto Gen2 gareggiare in 12 circuiti cittadini. La Gen2 è una monoposto che, rispetto al modello precedente, ha una potenza aumentata e una batteria raddoppiata. Con una potenza di 250 km/h la Gen2 accelera da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 280 km/h. Per questo non è più necessario il cambio di auto a metà gara.

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Peugeot: tre anteprime italiane alla Milano Design Week

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dalla redazione

 

Secondo Peugeot, il futuro sarà tutto fuorché noioso come sintetizza l’hashtag #Unboringthefuture e per dimostrarlo porta a Milano tre anteprime italiane. Questa è la promessa che la Casa del Leone fa in occasione della sua partecipazione alla Milano Design Week 2019 (dal 9 al 14 aprile). #Unboringthefuture, è il tema guida dell’allestimento del tradizionale spazio espositivo del Leone in Via Savona 56, con la transizione energetica come elemento chiave attuale e per i prossimi anni. Per Peugeot l’elettrificazione è una straordinaria opportunità per sviluppare nuove esperienze, esaltando ancor più il piacere di guida tipico dei suoi modelli. Nuovi territori da esplorare, nuove sfide da raccogliere, l’avventura del brand Peugeot continua con la transizione energetica con tre specifici focus:

Serenità: Peugeot ha 208 anni di storia e in questi due secoli ha vissuto tante rivoluzioni industriali, affrontando e vincendo tante sfide e, per questi motivi, affronta la transizione energetica con grande serenità.

Piacere: la noia non ha mai fatto parte del DNA di Peugeot e mai lo sarà. La Casa del Leone ha sempre realizzato automobili che hanno trasmesso piacere, da oltre 120 anni. Ritiene infatti che il piacere di guida abbia un futuro e, grazie all’elettrificazione, continuerà a farlo ancor più, grazie ai nuovi traguardi che la tecnologia permette di raggiungere, coniugando prestazioni elevate con costi ed emissioni estremamente contenuti.

Semplicità: Peugeot intende facilitare il Cliente permettendogli di scegliere il modello preferito indipendentemente dall’alimentazione ideale per la propria esigenza di mobilità, sia essa benzina, Diesel o elettrificata (100% elettrica o ibrida Plug-in). La scelta di un motore non deve infatti vincolare nella scelta del modello preferito. Un esempio di questa transizione energetica viene dalle tre anteprime nazionali che hanno calamitato l’attenzione del pubblico al Salone di Ginevra di qualche settimana fa. Nuova 208, la nuova generazione di un modello iconico per la Casa e che oggi si presenta con l’importante novità della propulsione 100% elettrica in alternativa al benzina o al Diesel. Peugeot e-Legend concept, quel prototipo che ha destato scalpore e che rappresenta il punto di vista della casa per la mobilità del futuro, in fatto di elettrificazione, guida autonoma ed auto connessa. Il Leone monumentale, alto quasi 5 metri e lungo 12, simbolo della Casa da oltre 160 anni e che è stato realizzato dal Peugeot Design Lab. Nuova Peugeot 208 rappresenta un modello importantissimo per la Casa e alla Milano Design Week sarà esposto sia in versione con motore termico tradizionale che 100% elettrico. Una libertà di scelta data al Cliente che non deve più farsi condizionare nella scelta dello stile. Tecnologia di altissimo livello, poi, che permette di raggiungere standard di guida autonoma di livello 2. Ma anche un design innovativo e giovane, che trae ispirazione dall’ammiraglia 508 e che innova fortemente il panorama automobilistico grazie ad una spiccata personalità data dalla fusione tra eleganza e sportività, in perfetto stile Peugeot. Che la noia non faccia parte del DNA del Leone è confermato anche dalla Peugeot e-Legend concept, 100% elettrica con prestazioni da supercar e che permette anche la guida autonoma di livello 4, grazie al responsive i-Cockpit: un’evoluzione di quel concetto rivoluzionario inventato da Peugeot per le auto di serie che in questo caso permette l’occultamento del volante all’interno della plancia, consentendo di viaggiare comodamente vedendo un film proiettato sul grande schermo da 49 pollici. Una transizione energetica che sicuramente non cancellerà i quasi 130 anni di storia automobilistica di Peugeot, anzi. A questi due modelli, per la prima volta in Italia, si affianca anche il Leone monumentale, emblema della Casa da oltre 160 anni: una realizzazione del Peugeot Design Lab alta 5 metri e lunga 12, a simboleggiare la fierezza di un Marchio che sta crescendo fortemente nel mercato mondiale con l’obiettivo di diventare il miglior brand generalista alto di gamma. Le tre anteprime nazionali saranno le protagoniste dello spazio espositivo realizzato dal Peugeot Design Lab in Via Savona 56, dal 9 al 14 aprile.

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F1, GP Bahrain: Leclerc domina, ma arriva terzo

 

 

Altro flop Ferrari e sorride ancora la Mercedes. Lewis Hamilton ha vinto il GP del Bahrain approfittando dei problemi al motore della SF90 di Leclerc, terzo al traguardo dopo aver dominato tre quarti di gara. Bandiera a scacchi con la safety car. Seconda posizione per Bottas che resta leader del Mondiale. Quinto Vettel che si è girato mentre lottava con Hamilton e poi ha avuto problemi all’ala anteriore. Il sogno di Charles Leclerc si è infranto al giro 46 quando sul volante della sua Ferrari SF90 è comparso l’allarme ”engine”. Potenza, ecco. La parte ibrida l’ha lasciato a piedi e la sua prima vittoria in carriera, a 21 anni, 5 mesi e 15 giorni, è sfumata così. Una beffa incredibile per il monegasco che, fino a quel momento, aveva messo in pista solidità e maturità. Dopo una partenza difficile dalla pole finendo terzo, aveva impiegato solo sei giri per prendersi la leadership sverniciando prima Valterri Bottas e poi Sebastian Vettel in rettilineo. Insomma, una gara perfetta fino all’inconveniente che gli ha fatto vivere una lunga e atroce agonia di 10 giri. Resta il podio, il terzo gradino, grazie alla safety car entrata in pista per i problemi tecnici alle due Renault di Hulkenberg e Ricciardo, incredibilmente ferme sul tracciato nello stesso istante, che l’ha difeso dall’attacco della Red Bull di Verstappen. Magra consolazione, insieme al punto extra per il giro più veloce, perché lo champagne doveva avere un sapore più dolce. Flop per Sebastian Vettel che ha commesso un errore e poi è stato sfortunato con la rottura dell’ala anteriore finendo in quinta posizione. Un altro podio buttato, un duro colpo al morale perché il testacoda è avvenuto nel duello con Lewis Hamilton. Seb ha perso il posteriore e poco dopo ha visto la sua ala staccarsi letteralmente senza nessun contatto. Normale amministrazione poi la rimonta dal nono posto quando ormai il danno era fatto.  Negativo il bilancio per la Ferrari che a dispetto dell’Australia ha ritrovato la prestazione e la velocità, ma ha dovuto fare i conti con l’affidabilità della SF90. La stagione è ancora lunga, ma i punti persi iniziano già ad avere un peso specifico importante. Gode la Mercedes che si è portata a casa la seconda doppietta in due gare con una macchina che è sembrata inferiore per tutto il weekend. Hamilton e Bottas semplicemente non hanno commesso errori e hanno sfruttato l’opportunità. E quando si vince così le premesse per un’altra stagione da record ci sono tutte. Quarto Verstappen e probabilmente arrabbiato per l’ingresso della safety car, scelta un po’ forzata, a due giri dal termine quando aveva nel mirino Charles Leclerc. Ottima la sesta posizione di Norris con la McLaren davanti a Raikkonen (Alfa Romeo Racing). Fuori dai punti Giovinazzi a margine della top ten.