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Ferrari Portofino: mappatura speciale da 684 CV

di Maurizio Elviretti

Il famoso tuner Novitec ha annunciato nelle scorse ore 3 nuovi kit performance per la Ferrari Portofino. Grazie alle modifiche apportate dall’azienda tedesca, ora la Supercar di Maranello è in grado di sviluppare una potenza massima di 684 CV e 871 nm di coppia massima. L’accelerazione da 0 a 100 km/h, invece, ora avviene in 3,2 secondi, prima di raggiungere i 325 km/h. Parliamo, rispettivamente, di 5 km/h e 0,3 secondi in più rispetto alla versione standard della Ferrari Portofino. Per raggiungere queste performance, Novitec ha sviluppato una mappatura speciale per i suoi moduli plug-and-play N-TRONIC, adattati ai controlli elettronici del motore della sportiva del cavallino rampante. Con il kit performance di base del tuner, la Supercar è capace di erogare 668 CV e 851 nm. Un altro miglioramento apportato da Novitec riguarda l’implementazione di un sistema di scarico ad alte prestazioni, disponibile con o senza la gestione del suono tramite delle alette di scarico attive. Questa modifica non solo aumenta la potenza della Ferrari Portofino ma consente di risparmiare fino a 11 kg di peso. Ci sono anche dei componenti aerodinamici in fibra di carbonio sviluppati su misura per la Supercar nella galleria del vento. A livello estetico, troviamo un paraurti posteriore in fibra di carbonio, uno spoiler posteriore, dei pannelli rocker Novitec e dei cerchi da 21/22” (anteriore/posteriore) sviluppati assieme a Vossen disponibili in una miriade di colori diversi. Con lo scopo di migliorare la manovrabilità della vettura di Maranello, il tuner ha installato delle molle sportive che hanno permesso di abbassare l’altezza da terra di circa 35 mm. Oltre a questo, il sistema di sollevamento anteriore idraulico consente al guidatore di sollevare la parte anteriore della Ferrari Portofino di 40 mm. Il frontale si abbassa comunque automaticamente nel momento in cui l’auto raggiunge gli 80 km/h di velocità.

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Renault: prima la fusione con Nissan, poi FCA

 

dalla redazione

 

Renault punta a riavviare entro 12 mesi i colloqui con Nissan per arrivare a una fusione delle due case automobilistiche, già alleate. L’obiettivo successivo sarebbe quello di acquistare un altro gruppo, con Fca che sarebbe uno degli obiettivi. Lo riporta il Financial Times, citando diverse persone a conoscenza dei piani di Renault. Il progetto è parte di una nuova strategia, adottata dopo l’arresto dell’ex numero uno di Renault Carlos Ghosn e la nomina del nuovo presidente, Jean-Dominique Senard, alla guida del board dell’alleanza franco-nipponica. Nessun commento da parte di Fca. Intanto, dopo le indiscrezioni del giornale inglese, Fca apre in deciso rialzo a Piazza Affari: dopo i primi scambi il titolo avanza del 3,48% a 13,54 euro. Il Financial Times ricorda che sia Renault che Nissan hanno affermato pubblicamente di essere impegnate a far funzionare bene l’alleanza prima di mettere mano alla struttura del capitale. Ma la recente creazione di un board dell’alleanza franco-nipponica guidato da Senard ha aumentato la fiducia che i piani di fusione possano procedere. Una volta completato il merger, secondo la ricostruzione dell’Ft, Renault-Nissan-Mitsubishi cercherebbero un’ulteriore acquisizione per rafforzare il business e competere ad armi pari con Volkswagen e Toyota nel mercato globale dell’auto. Fca era già stata oggetto di attenzione da parte di Ghosn qualche anno fa ma il progetto aveva incontrato l’opposizione del governo francese, azionista di Renault con il 15% del capitale e diritti di voto doppi. La stessa Fca è alla ricerca di un partner con il presidente John Elkann che sta incontrando, scrive l’Ft, diversi concorrenti, tra cui la francese Psa, allo scopo di individuare un alleato con cui crescere e rafforzarsi. “Nonostante sia un produttore di medie dimensioni con una produzione di 5 milioni di auto all’anno”, scrive l’Ft, Fca sarebbe tuttavia “un target un po’ caro, con una capitalizzazione di mercato di oltre 20 miliardi di euro” a fronte di un valore di mercato combinato di Nissan, Renault e Mitsubishi superiore ai 50 miliardi.

 

 

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Opel sceglie Mara Maionchi come testimonial veicoli commerciali

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Opel Italia ha scelto Mara Maionchi come ambassador dei veicoli commerciali. Maionchi presterà, pertanto, la sua immagine e la sua voce a una campagna multipiattaforma incentrata sulla radio insieme al web. La campagna, spiega una nota, è partita il 16 marzo e coprirà, in diverse fasi, l’intero 2019. “Mara Maionchi rappresenta valori perfettamente in linea con il nostro marchio, fornendo il proprio valore aggiunto in termini di riconoscibilità con la sua voce e il suo approccio sempre diretto e ironico”, ha concluso nella nota Andrea Leandri, direttore marketing di Opel Italia. Tra i veicoli commerciali di Opel rientrano l’Opel Astra Van, che ha conquistato nel 1999 il premio Van of the year, Vivaro, premiato nel 2002 e Opel Combo Cargo, il vincitore di quest’anno, che si è distinto per gli innovativi sistemi di assistenza alla guida e il basso costo di proprietà.

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Skoda Scala RS: l’ibrida sportiva a basse emissioni

 

 

di Maurizio Elviretti

 

La Skoda presenta una nuova proposta al Salone di Parigi: una variante ad alte prestazioni della Scala. Un’auto che si aggiunge ai modelli Octavia e Kodiaq e amplia l’offerta della gamma RS. Per produrre la futura compatta, il Marchio dovrà operare entro i margini tecnici dell’elettrificazione e rispettare le normative europee sul taglio delle emissioni di Co2. La macchina seguirebbe la formula sportiva, ma conserverebbe l’impostazione stilistica di base. Non può esserci ancora l’ufficialità del progetto Skoda Scala RS, sul quale però esiste un interesse concreto. Andrebbe a inserirsi in un segmento di mercato ricco di alternative per livelli di potenza, dai 250 fino alla soglia dei 300 e più cavalli. Debuttare con uno schema simile alla show car presentata nel 2018, porterebbe una novità significativa nel segmento, nell’adozione dell’ibrido prestazionale su modelli di marchi generalisti. Qualcosa che andrà a esplorare Ford con Focus RS, ma su livelli di potenza attesi di gran lunga superiori ai 300 cavalli. Uno scenario sul quale si applicherà nei prossimi anni Peugeot Sport. Skoda Scala RS potrebbe navigare in una fascia meno estrema, ricercare i 250 cavalli da un sistema ibrido composto dal motore turbo benzina 1.5 litri più una componente elettrica, gestita da un’elettronica che privilegi la prestazione e lo sviluppo della potenza massima, piuttosto che un’ampissima autonomia di marcia a zero emissioni.

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DS 3 CROSSBACK: l’aiuto alla guida di DRIVE ASSIST

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Uno scenario che per DS è più vicino di quanto si possa pensare, visto che la guida semi-autonoma è già una realtà, grazie a DS DRIVE ASSIST. Il sistema è abbinato, per ovvi motivi, a versioni con cambio automatico e si rivela particolarmente adatto alla guida in autostrada e su strade a scorrimento veloce. Sono diversi gli equipaggiamenti che fanno squadra per garantire il corretto funzionamento di DS DRIVE ASSIST, ad iniziare dall’ADAPTIVE CRUISE CONTROL, controllo adattivo della velocità di crociera con il compito di controllare la velocità e mantenere nel contempo la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Al suo fianco troviamo il LANE POSITIONING ASSIST, con la funzione di riconoscere la segnaletica orizzontale e mantenere l’auto all’interno della corsia in uso. Una esclusiva funzione STOP & GO, modula invece la frenata fino allo stop completo, per poi ripartire in maniera autonoma per soste della durata di massimo 3 secondi. DS DRIVE ASSIST si conferma quindi come prezioso aiuto nella guida su strade a scorrimento veloce, dove si presentano insidiose situazioni, che si potranno affrontare in totale confort e sicurezza con DS 3 CROSSBACK.

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MotoGP: Dovizioso, vittoria “congelata”

 

di Maurizio Elviretti

 

La MotoGP comincia al meglio in Qatar con la solita gara inaugurale ricca di spettacolo. A tratti è sembrata una gara di Moto3, con un gruppetto di ben 9 piloti in vetta. A vincere però, come 12 mesi fa, è stato Andrea Dovizioso con la sua Ducati. Grandissima gara del forlivese, che parte in testa e ci rimane praticamente per tutta la corsa, solo il buon Rins si mette davanti per alcune curve nelle fasi centrali. Nel finale si ripete l’ormai leggendario duello con Marquez, ma l’italiano ne esce ancora vincente. La Ducati quindi ripete il successo di un anno fa quasi alla stessa maniera, mentre il Cabroncito e la Honda conquistano un buonissimo secondo posto in una pista tutt’altro che amica al campione iridato. Chiude il podio Cal Crutchlow che batte in volata l’ottimo Rins. Capitolo Yamaha. Solita grandissima, immensa, rimonta di Valentino Rossi. Il Dottore chiude la prima tornata in 13ma piazza, poi però riesce a risalire la china, terminando al quinto posto e vicinissimo al podio. Malissimo invece Maverick Viñales, che già in partenza fatica e termina settimo. C’è da lavorare, la moto comunque è lontana da Honda e Ducati, forse inferiore anche alla Suzuki. La gara però non è terminata sotto la bandiera a scacchi perche ben 4 team (Honda, Ktm, Suzuki e Aprilia) hanno presentato reclamo allo Stewart Panel della FIM eccependo l’irregolarità dell’appendice montata sul forcellone della Desmosedici davanti alla ruota posteriore. Il reclamo in un primo momento è stato respinto, ma poi i quattro team si sono appellati contro la decisione, che avrebbe confermato la vittoria del Dovi. Riconvocato, l’Appeal Stewart ha deciso, in mancanza di elementi sufficienti per prendere una decisione corretta, di demandare la decisione alla Corte d’Appello delle Federazione cui tutti potranno mandare ulteriore documentazione tecnica. La classifica resta quindi sub judice e l’ordine di arrivo, la vittoria di Dovizioso davanti a Marquez, Crutchlow, Rins e Rossi, resta provvisoria.

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Alfa Romeo Tonale: il Suv compatto e ibrido del Biscione

 

di Maurizio Elviretti

 

Da un Passo all’altro. Dev’esssere questa l’idea in casa Alfa Romeo, che con la nuova Tonale si accinge probabilmente a definire i propri veicoli Suv-Crossover con i nomi di località montane Italiane. Oggi ha preso in prestito il nome di un altro passo Alpino molto famoso, il Tonale, per il nome del suo secondo SUV. Un modello che forse potrà  essere anche più cruciale del suo fratello maggiore Stelvio, dal momento che entra in un segmento in continua espansione, con un costante aumento della domanda. La vettura nasce come una trazione anteriore, pur adottando il pianale della Jeep Renegade/500X. Le misure sembrerebbero non discostarsene troppo, almeno per quello che riguarda il passo, meno per gli sbalzi. A differenza dei modelli già in produzione dello stesso Gruppo FCA, la Tonale dovrebbe privilegierà, come di consuetudine per il marchio Alfa Romeo, la guidabilità e le prestazioni sportive. La linea è più filante e meno votata al fuoristrada nudo e puro. Sarà più un coupè rialzato che beneficerà di una trazione posteriore ibrida (altra assoluta novità per il costruttore italiano). Bellissima la nuova tradizionale griglia triangolare. Ma suggestivi e ricercatissimi, i fari e le luci posteriori a tre elementi (che richiamano la bellissima Sz Zagato). Anche gli specchi posteriori sono oggi molto minimal, ma nel prossimo futuro avranno sicuramente una diversa conformazione. Come detto, la trazione integrale sarà assicurata da un secondo motore posto nell’asse posteriore, così da garantirne una trazione sulle quattro ruote. Al momento non si hanno molti dettagli tecnici su motori e sistemi di trazione. Si sa per certo che ci si trova davanti alla prima Ibrida Plug-in e utility vehicle compatto del Biscione.

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Car of the Year 2019: trionfa la Juaguar I-Pace

 

 

dalla redazione

 

Cʼè voluto uno spareggio, ieri sera a Ginevra, per assegnare il titolo di “Car of the Year 2019”. Dal quale è uscita vincitrice la Jaguar I-Pace a scapito della Alpine A110, e per la Casa inglese è la prima volta dal 1964. Fu in quellʼanno, infatti, che nacque il premio, espresso dai giornalisti specializzati di 23 Paesi europei. La Jaguar I-Pace succede alla Volvo XC40, vincitrice lo scorso anno, e alla Peugeot 3008 che aveva primeggiato nel 2017. Nella storia del premio è Fiat il costruttore col maggior numero di vittorie, ben 9, ma ieri non era fra le 7 finaliste che si sono contese il titolo 2019 dopo una scrematura dai 60 modelli iniziali. È bene ricordarle: Kia Ceed, piazzatasi al terzo posto, la nuova Ford Focus, lʼinedito Suv Citroen C5 Aircross, la nuova Peugeot 508 e la nuova Mercedes Classe A. Il titolo di “Car of the Year” viene aggiudicato fra le auto di nuova produzione di serie lanciate sul mercato negli ultimi 12 mesi. La stampa europea ha scelto la Jaguar I-Pace per la sua carica dʼinnovazione rispetto alla concorrenza. Il Suv al 100% elettrico è stato apprezzato per la capacità dimostrata dalla Casa britannica ‒ uscita da una profonda fase di ristrutturazione ‒ di inventare dal nulla unʼauto elettrica partendo dal classico foglio bianco, senza una pregressa esperienza nel settore. Ne è nato un Suv versatile, capace di fare 470 km con le batterie cariche, presente già da un anno sui principali mercati europei a far da battistrada a tutta una serie di Suv elettrici ancora in procinto di debuttare. I motori elettrici sono due e abbinati alla trazione integrale, sviluppano una potenza di sistema pari a 400 CV e quasi 700 Nm di coppia. In Italia Jaguar I-Pace costa a partire da 82.000 euro. Ne costa invece oltre 20.000 in meno la Alpine A110, la cui filosofia costruttiva si muove allʼopposto del Suv inglese, perché è una sportiva classica, che riporta in auge un brand francese storico ripercorrendone i temi classici: assetto basso, peso leggero, due posti secchi.

 

 

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PSA a Febbraio cresce più di tutte le altre Case

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dalla redazione

 

Dopo aver chiuso il mese di gennaio con una quota di mercato record, anche a febbraio il Gruppo conferma la tendenza in robusta e costante crescita. Infatti, a febbraio, Groupe PSA ha immatricolato in Italia 33.049 vetture e veicoli commerciali dei marchi Citroën, DS Automobiles, Opel e Peugeot, pari ad una quota di mercato del 17,2%, guadagnando oltre 1 punto percentuale rispetto all’analogo mese del 2018. Nel mese di febbraio tutti i brand di Groupe PSA registrano una crescita, garantendo all’intero Gruppo l’incremento maggiore sul mercato in termini di quota. Nel secondo mese dell’anno l’immatricolato complessivo del Gruppo aumenta del 4,2% in controtendenza rispetto al mercato che registra un -1,9%. Ottime performance anche nel mercato dei veicoli commerciali con 2.788 immatricolazionied una quota del 19.3%, che consente a Groupe PSA Italia di consolidare il secondo posto in termini di quota di mercato. Da segnalare i positivi risultati dei van compatti Citroën Berlingo, Opel Combo e Peugeot Partner, recenti vincitori del premio “International Van Of the Year”, che complessivamente incidono per il 35% sul totale dei veicoli commerciali del Gruppo. La performance complessiva del Gruppo nel bimestre registra 65.900 immatricolazioni pari ad una quota di mercato del 17,77% che rafforza il 2° posto in Italia in termini di quota. Le auto che più hanno contribuito al successo del Gruppo nel bimestre sono state: Citroën C3(con 8.870 immatricolazioni e terzo modello più venduto in Italia) e la gamma dei SUV che, grazie ad un’ampia offerta per dimensioni e prestazioni e al successo del recentissimo lancio di C5 Aircross, rappresenta oltre il 38% del mix di vendite (23.354 immatricolazioni).

 

 

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Ferrari F8 Tributo: capolavoro “Rampante”

 

di Maurizio Elviretti

 

Ferrari svela le prime foto ufficiali della F8 Tributo, la nuova berlinetta a motore centrale-posteriore, che già nel nome rappresenta la massima espressione di questa tipologia di vettura del Cavallino Rampante e allo stesso tempo rende omaggio al motore V8 Ferrari più potente di sempre. Lo stesso propulsore che è stato premiato per 3 anni consecutivi come “Best Engine of the Year” nel 2016, 2017 e 2018, oltre a essere riconosciuto come miglior motore degli ultimi 20 anni. Con i suoi 720 cv e la potenza specifica record di 185 cv/l, il motore è il più prestazionale di sempre per una Ferrari non definita serie speciale, e si posiziona come punto di riferimento non solo per i motori turbo, bensì per i motopropulsori in senso assoluto. Il motore V8 Ferrari è identificato nel mondo dell’automobile come il simbolo della sportività e del piacere di guida, ancora di più quando è in posizione centrale-posteriore in una vettura a due posti. Questo tipo di architettura, che permette di ottenere un bilanciamento ottimale dei pesi per un comportamento sportivo e piacevole, viene portato all’eccellenza dalle berlinette Ferrari da oltre 40 anni. La F8 Tributo rappresenta nella gamma la vettura con le prestazioni più elevate e allo stesso tempo più fruibili. Sostituisce la 488 GTB, aumentando le performance e fornendo sia maggior confidenza nella guida al limite, che un più alto livello di qualità di vita a bordo. Il motore eroga 720 cv (50 cv in più del modello che sostituisce) e beneficia inoltre sia di un incremento dell’efficienza aerodinamica (+10%) sia della nuova versione del Side Slip Angle Control, ora in versione 6.1. Disegnata dal Centro Stile Ferrari, la F8 Tributo rappresenta il ponte verso un nuovo linguaggio di design, sempre fortemente orientato alla sportività e funzionale alle performance aerodinamiche.