di Maurizio Elviretti
La MotoGP comincia al meglio in Qatar con la solita gara inaugurale ricca di spettacolo. A tratti è sembrata una gara di Moto3, con un gruppetto di ben 9 piloti in vetta. A vincere però, come 12 mesi fa, è stato Andrea Dovizioso con la sua Ducati. Grandissima gara del forlivese, che parte in testa e ci rimane praticamente per tutta la corsa, solo il buon Rins si mette davanti per alcune curve nelle fasi centrali. Nel finale si ripete l’ormai leggendario duello con Marquez, ma l’italiano ne esce ancora vincente. La Ducati quindi ripete il successo di un anno fa quasi alla stessa maniera, mentre il Cabroncito e la Honda conquistano un buonissimo secondo posto in una pista tutt’altro che amica al campione iridato. Chiude il podio Cal Crutchlow che batte in volata l’ottimo Rins. Capitolo Yamaha. Solita grandissima, immensa, rimonta di Valentino Rossi. Il Dottore chiude la prima tornata in 13ma piazza, poi però riesce a risalire la china, terminando al quinto posto e vicinissimo al podio. Malissimo invece Maverick Viñales, che già in partenza fatica e termina settimo. C’è da lavorare, la moto comunque è lontana da Honda e Ducati, forse inferiore anche alla Suzuki. La gara però non è terminata sotto la bandiera a scacchi perche ben 4 team (Honda, Ktm, Suzuki e Aprilia) hanno presentato reclamo allo Stewart Panel della FIM eccependo l’irregolarità dell’appendice montata sul forcellone della Desmosedici davanti alla ruota posteriore. Il reclamo in un primo momento è stato respinto, ma poi i quattro team si sono appellati contro la decisione, che avrebbe confermato la vittoria del Dovi. Riconvocato, l’Appeal Stewart ha deciso, in mancanza di elementi sufficienti per prendere una decisione corretta, di demandare la decisione alla Corte d’Appello delle Federazione cui tutti potranno mandare ulteriore documentazione tecnica. La classifica resta quindi sub judice e l’ordine di arrivo, la vittoria di Dovizioso davanti a Marquez, Crutchlow, Rins e Rossi, resta provvisoria.