Fiat assume il controllo del 100% di Chrysler

 

Intesa raggiunta tra Fiat e Veba per l’acquisizione del 41,5%, mancante, di Chrysler da parte del marchio del Lingotto. Un’operazione ufficializzata dallo stesso Sergio Marchionne, che permette alla Fiat di assumere il controllo totale (100%) di Chrysler e che tradotta in soldoni si quantifica in un corrispettivo pari a 3,65 miliardi di dollari. Una cifra migliore di quella inizialmente chiesta da Veba (5 miliardi di dollari) e in linea con le stime degli analisti. «Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler», sono le parole con cui il presidente di Fiat, John Elkann, commenta l’intesa, al termine di un lungo braccio di ferro. Il closing definitivo dell’intera operazione è previsto entro il 20 gennaio. L’intesa prevede una erogazione straordinaria che Chrysler pagherà a tutti i soci, per un totale pari a circa 1,9 miliardi di dollari. Fiat pagherà in cash, invece, l’altra parte, 1,75 miliardi di dollari, e lo farà utilizzando la liquidità disponibile: non è previsto infatti un aumento di capitale da parte del Lingotto, che quindi non chiederà risorse ai soci per salire al 100% del gruppo. Dichiarazioni sull’accordo concluso arrivano, naturalmente, anche dallo stesso Sergio Marchionne: “Nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L’accordo appena raggiunto con Veba è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler. Sarò per sempre grato al team di leadership per il sostegno e per il loro incessante impegno nel realizzare il progetto di integrazione che oggi assume la sua forma definitiva”. Sul fronte politico, ecco le considerazioni invece del sindaco di Torino Piero Fassino: “Questo accordo rafforza il ruolo di player globale del gruppo. Una scelta strategica da cui ci attendiamo positive conseguenze anche per l’Italia e per Torino”. Soddisfazione anche tra sindacati ed enti locali, secondo cui l’accordo siglato renderà disponibili ulteriori risorse finanziarie che contribuiranno a rilanciare gli stabilimenti del gruppo torinese e, di conseguenza, a garantire prospettive migliori a tutti i lavoratori.

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