McLaren: tergicristalli addio

 

di Leonardo Frenquelli

 

Quando si parla di tecnologie all’avanguardia, uno dei campi di riferimento è sicuramente l’aeronautica militare. Delle vere e proprie “macchine da guerra” che sfrecciano oltre la velocità del suono devono, per forza di cose, raggiungere un livello eccellente in ogni dettaglio possibile. Evidentemente lo sa bene anche Frank Stephenson, capo del reparto design della McLaren. Stando infatti ad alcune sue dichiarazioni è proprio ispirandosi ad un caccia militare che il cinquantacinquenne di Casablanca, che ha già collaborato anche con Fiat, Bmw e Ferrari, sta progettando un sistema innovativo per i prossimi modelli supersportivi della casa di Woking. Stephenson si è chiesto come facessero i caccia ad avere sempre un’ottima visibilità nonostante l’alta velocità e le intemperie, e la risposta l’ha trovata in un sistema di ultrasuoni disposti in modalità particolare che impedisca a detriti ed impurità di fissarsi sul vetro della cabina di pilotaggio. Ispirati da questa idea e ritenendo i tergicristalli un elemento oramai superato, in McLaren si lavora per rimuoverli del tutto dal parabrezza dei nuovi veicoli, favorendo l’estetica e permettendo di risparmiare in peso e costi di produzione. Le possibili modalità per applicare una tecnologia così ambiziosa sono molteplici tra cui la più complessa sarebbe poi quella maggiormente fedele al modello iniziale: un sistema di ultrasuoni ad altissima intensità, atto appunto a rimuovere gli elementi estranei dal parabrezza. Questa soluzione recherebbe però dei problemi per quanto concerne i costi di produzione, i quali diverrebbero troppo elevati in rapporto al guadagno generale. Dunque, sembra che in McLaren abbiano preso in considerazione l’opzione di affidarsi ad un sistema in cui la messa a fuoco dei segnali ad ultrasuoni sia allineata nel parabrezza, dando ai ricevitori delle onde, posti attorno all’area interessata, la possibilità di “sondare” ogni tipo di imperfezione e impurità. Ci si affiderà dunque ai campi di forza per scavalcare una tecnologia che ha già segnato la storia delle automobili, sin dal 1916, anno in cui è stata introdotta per la prima volta in una produzione in serie. J.H.Apjohn non sarebbe sicuramente contento se venisse a sapere che ora la sua invenzione, datata 1903, è stata etichettata da Stephenson come un reperto archeologico. Ma in McLaren ed in tutto il mondo dell’automobile si guarda sempre avanti ed il progresso è tanto necessario, quanto inevitabile. Il primo esemplare dotato di questa “ultra pulizia” del parabrezza dovrebbe essere la nascitura supersportiva di Woking, finora nota come P13: una supersportiva in uscita nel 2015, da presentare già al Salone di Parigi 2014, su cui i britannici punteranno molto per aumentare le loro vendite, tanto da andare a fare concorrenza, tra le altre, alla Porsche 911.

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