F1, Ecclestone: 26 udienze per dimostrare l’innocenza

 

di Valerio Zuddas

 

Saranno mesi difficili quelli che attenderanno Bernie Ecclestone: il boss del circus sarà chiamato a convincere la giuria tedesca della sua innocenza in un caso milionario di corruzione e a difendersi dalle accuse di corruzione nei riguardi di un funzionario pubblico e di istigazione alla frode aggravata. L’ 83enne britannico rischia una pena massima che di dieci anni di prigione. L’accusa sostiene che Ecclestone abbia pagato una “tangente” di 44milioni di dollari ad un ex dirigente della banca semi-pubblica BayernLB, Gerhard Gribkowsky, al fine di ottenere la vendita dei diritti di trasmissione della Formula 1, che deteneva la banca, al fondo investitore CVC. Tale operazione avrebbe permesso ad Ecclestone di controllare completamente la Formula 1. Comincia oggi un calvario composto da 26 udienze per il boss del circus, che si protrarranno fino al prossimo settembre. Ecclestone sarà obbligato ad assistere alle udienze, ma gli è stato concesso il permesso di lasciare Monaco quando non hanno luogo. «Il giudice è stato molto gentile. Devo stare pochi giorni a Monaco, e questo mi permette di continuare a viaggiare per le gare», ha dichiarato il patron del circus in un’intervista televisiva di qualche giorno fa in Germania. Il giudice del processo sarà Peter Noll, davanti al quale Ecclestone aveva già parlato per due giorni come testimone nel processo all’ex dirigente di banca Gribkowsky alla fine del 2011. Gribkowsky è stato poi condannato alla prigione e attualmente è il principale testimone contro Ecclestone. Dopo alcuni mesi di silenzio, Gribkowsky aveva affermato davanti al tribunale di aver ricevuto del denaro da Ecclestone ed era stato per questo condannato, nel 2012, ad otto anni e mezzo di reclusione. Il giudice Noll aveva in quella occasione affermato, leggendo la sentenza, che era stato lo stesso Ecclestone a portarlo «a delinquere».

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