Opel già nel futuro: stampanti 3D per produrre i componenti

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ancora non hanno raggiunto un alto grado di diffusione le stampanti 3D, ma già da qualche tempo Opel le utilizza quotidianamente per assemblare le proprie vetture. E’ una squadra composta da sei persone che si occupa della stampa di alcuni componenti, nello stabilimento di Eisenach dove vengono creati i modelli di Adam, Adam Rocks, Cascada e Insignia. Per creare un pezzo, viene inserita nella stampante una plastica leggera e robusta, la quale viene fusa e modellata a strati spessi 0,25 millimetri, e in seguito un software riempie automaticamente le cavità e modella le sporgenze con uno speciale materiale, il quale viene poi lavato da una macchina simile ad una lavastoviglie. Sulla Adam Rocks, per fare un esempio, con questa tecnica viene creato il logo con il nome dell’auto che va posizionato sul finestrino laterale, e sempre con una guida stampata in 3D, si monta e si allinea il parabrezza, si fissa il battitacco e si installa la capote in tela. Tutti questi attrezzi vengono pensati già nella fase in cui la vettura viene sviluppata, ed il lato più positivo della stampa in 3D riguarda i costi, abbassati del 90%, i tempi, in quanto i pezzi sono pronti dopo sole otto ore, e il peso, abbassato del 70%.

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