Mercedes AMG – MV Agusta: per storia e tradizione

 

di Leonardo Frenquelli

 

Dopo un vociferare durato qualche mese, arriva il comunicato stampa: il gruppo Daimler, tramite la Mercedes AMG, acquisirà il 25% di MV Agusta. A pochi giorni dall’inizio dell’EICMA, storica kermesse giunta all’edizione del centenario, le due società ufficializzano l’accordo, senza però rendere note le cifre d’acquisto. Se per molti possa sembrare strano un investimento del genere, per gli addetti ai lavori non è nulla al di fuori dell’ordinario. È successo recentemente (vedi Audi-Ducati) e collaborazioni del genere possono essere molto utili ai produttori per ampliare il bacino d’utenza ed alzare il livello di produzione. Più di ogni altra cosa, la Mercedes AMG andrà ad influire sull’area marketing e vendite dell’azienda italiana, nominando anche un membro del Consiglio di Amministrazione. Il gruppo Daimler sceglie dunque di effettuare un importante investimento con questa unione tra due aziende di veicoli ad alte prestazioni, legate anche da una tradizione di storia e successi che entrambe hanno tenuto a sottolineare. Dopo aver ceduto la quota posseduta nel Gruppo Tesla, Daimler doveva “smaltire” una pesante liquidità ed il tentativo di ridare lustro ad un marchio importante come MV Agusta è sembrato la scelta giusta. Nel segno dell’eccellenza, della storia e della velocità dunque, si sviluppa un asse tra Stoccarda e Varese: un altro capitolo nella travagliata storia del brand italiano, tanto premiato a livello sportivo, quanto tempestato di fallimenti e tentativi di rinascita. Se infatti la MV Agusta è la casa motociclistica europea con più titoli nella classe 500, l’ultima “rifondazione” risale all’agosto 2010 quando l’Harley ha ceduto il marchio a Claudio Castiglioni alla cifra simbolica di un euro.

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