“Connected Parking”: Bosch risolve il problema del parcheggio

 

di Leonardo Frenquelli

 

La tecnologia, in qualsiasi campo essa si applichi, non serve ad altro che facilitare la vita quotidiana, anche nelle cose più semplici. Da quando nel 1886 Robert Bosch fondò la sua azienda a Stoccarda, la vita degli automobilisti è stata indubbiamente resa più agevole sotto molti punti di vista, tanto da continuare ad avere un enorme successo anche oggi e far sì che la casa tedesca possa essere in grado di risolvere uno dei problemi più comuni, soprattutto in città come il parcheggio. Sta prendendo forma infatti il progetto “Connected Parking”: installando una fitta rete di sensori sul manto stradale e collegandoli alle vetture, sarà possibile delineare un’ampia mappa, aggiornata in tempo reale, per permette agli automobilisti di vedere quale zona sia libera per posteggiare la propria auto nelle immediate vicinanze. Il sensore, tramite wi-fi, sarà in grado di comunicare o con lo smartphone del guidatore o direttamente con l’apparato di infotainment della macchina, costantemente in sinergia con il database di questa innovativa tecnologia. Questa novità, consentirà un notevole risparmio di tempo e faciliterà ancora di più il comfort di tutti i clienti Bosch che ne vorranno usufruire. Bosch, da sempre gruppo leader nel settore auto motive, ricava quasi il 70% del proprio fatturato dal settore “mobility solutions” ed i proventi sembrano decisamente destinati ad aumentare. Il futuro è guidato dalla filosofia delle “3S”: sensori, software e servizi, con la straordinaria capacità di limitare le spese e gli sprechi. I sensori del “Connected Parking”, infatti, non dovrebbero gravare eccessivamente sulle casse tedesche, anche grazie ad un’avanzata gestione dell’energia utilizzata dagli stessi.

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