Controffensiva su Uber. Arriva MyTaxi

 

di Flavio Grisoli

 

Mentre Uber continua ad essere il bersaglio degli strali di comuni e associazioni di tassisti in tutto il mondo, ma nonostante questo prosegue nel suo processo di crescita inarrestabile, nasce probabilmente l’unico strumento in grado di fronteggiare la start up tedesca: un’altra app. Ma stavolta concepita per collaborare con i tassisti muniti di regolare licenza. Si chiama MyTaxi, e da qualche giorno è sbarcata anche in Italia, al momento disponibile solo nella città di Milano (una delle più attive nella lotta ad Uber, considerata illegale). Il funzionamento di MyTaxi è sostanzialmente paragonabile a quello di Uber: si può richiedere l’arrivo di un taxi nella propria posizione, grazie alla geolocalizzazione, e conoscere anticipatamente il costo della corsa inserendo la destinazione desiderata. Si può anche conoscere la posizione dei taxi più vicini e c’è la possibilità di prenotarne uno per una data e ora precisi. L’Italia è il settimo Paese in cui sbarca questa nuova app, e già molti tassisti si sono iscritti. Quali sono i vantaggi rispetto alla consueta telefonata? Ce lo spiega il CEO e fondatore, Niclaus Mewes: «Per non perdere tempo in attesa, per avere maggiore possibilità di scelta e per avere subito a portata di mano la possibilità di richiedere un taxi anziché cercare i numeri di riferimento. Abbiamo condotto degli studi che testimoniano che la maggior parte delle persone non li conoscono». E come spesso accade, l’idea nasce da una necessità: “L’idea di MyTaxi è nata nel 2009“, racconta il fondatore e amministratore delegato, il tedesco Nic Mewes, “quando con mio cugino siamo usciti da una festa e abbiamo dovuto aspettare mezz’ora al freddo prima di trovare il numero dei taxi e di vedere finalmente arrivare l’auto”. All’inizio l’applicazione è stata accolta tiepidamente, ma oggi è stata scaricata 10 milioni di volte e coinvolge 45.000 taxi in oltre 40 città del mondo fra cui Germania (la sede di Mytaxi è ad Amburgo), Austria, Svizzera, Polonia, Spagna e Stati Uniti. «L’idea di Mytaxi è nata nel 2009 – racconta Mewes – quando con mio cugino siamo usciti da una festa e abbiamo dovuto aspettare mezz’ora al freddo prima di trovare il numero dei taxi e di vedere finalmente arrivare l’auto». All’inizio l’applicazione è stata accolta tiepidamente, ma oggi è stata scaricata 10 milioni di volte e coinvolge 45.000 taxi in oltre 40 città del mondo fra cui Germania (la sede di Mytaxi è ad Amburgo), Austria, Svizzera, Polonia, Spagna e Stati Uniti. L’anno scorso è stata acquistata da Mercedes, che offre sconti e agevolazioni sulle auto per chi poi entrerà a far parte del servizio: ad esempio Classe B verrà offerta con un leasing a 300 Euro al mese compresa di manutenzione ordinaria.

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