Toyota Aygo X-Wave: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Dopo aver provato, ed avervi raccontato, la nuova Toyota Aygo lo scorso dicembre, siamo tornati a strettissimo contatto con la piccola city car giapponese, e nella fattispecie con la sua versione top di gamma la X-Wave, quella con il tettino apribile, quella che più di tutte ne esalta spirito e dinamismo. Da un punto di vista tecnico non esistono differenze rispetto alle altre versioni: motore 1.0 VVT-i da 69 CV, Euro 5 e Start&Stop di serie, la trazione è anteriore, il cambio manuale a cinque rapporti. Il piacere di guida rimane, quindi, all’altezza delle aspettative, la maneggevolezza particolarmente accentuata e confermata da un diametro di sterzata appena superiore ai 10 metri (10,2 per l’esattezza). Discorso analogo per le dimensioni che, ribadiamo, per la nuova Aygo si attestana appena sotto i 3,5 metri di lunghezza e il 1,5 m di altezza, ed appena sopra il 1,6 di larghezza. La velocità massima è di 160 km/h, l’accelerazione da 0 a 100 stimata sui 14,3 secondi. Da un punto di vista estetico, la nuova Aygo sembra davvero affermarsi, anche in termini di interessi ed attenzioni che raccoglie girando per strada, come un vero e proprio gioiellino di design, e la versione X-Wave con questo tetto apribile in tela Black lo è ancora di più. Il colore della carrozzeria è Fire Red, un’esclusiva della versione X-Wave, le maniglie sono in tinta, mentre gli specchietti retrovisori esterni richiamano la stessa colorazione Black, seppur più lucida nei toni, del tetto. Sul frontale inconfondibile, ormai, X decorativa sempre di color nero, nel posteriore invece mini spoiler che ne accentua il carattere dinamico. I gruppi ottici si caratterizzano anche per luci diurne al LED, mentre i cerchi sono in lega da 15″. All’interno, esclusiva anche in questo caso per la versione X-Wave, allestimenti bi-color x-custom con sedili in pelle e tessuto Black Wave. Per il resto, l’altro colore dominante su cruscotto e portiere laterali rimane il rosso, della stessa tonalità Fire Red utilizzata per gli esterni. Il volante è in pelle, regolabile in altezza, con comandi multifunzione e forme generose come spesso succede nelle auto Toyota. I sedili anteriori sono comodi e spaziosi, malgrado l’abitacolo rimane quello, classico, di una city car, climatizzatore automatico e sistema multimendiale Mirro Link con interfaccia touchscreen da 7″ che domina la plancia e permette di usufruire di tutte le principali funzioni. Mancano i sensori per il parcheggio, ma la telecamera posteriore e l’ampio monitor touch da 7″, oltre alle dimensioni ridotte della vettura ed una manegevolezza da alte prestazioni, rendono il parcheggio davvero semplice e comodo in ogni situazione. Pomello del cambio e maniglie apri porta presentano inserti cromati a rappresentare un ulteriore elemento di decoro, ma il vero fiore all’occhiello, ovviamente, rimane il tetto apribile. Basta utilizzare il punsante riportato sopra lo specchietto retrovisore interno per azionarlo, e al tempo stesso per chiuderlo, la fase di apertura è diretta in automatico, quella di chiusura presenta un doppio scatto. Luminosità e design, con il tetto aperto il fascino ed il confort della piccola Aygo sembrano davvero esaltati al massimo. A proposito di confort (alla guida), di serie il sistema di assistenza alla frenata e di assistenza alla partenza in salita, così come il controllo elettronico della stabilità e della trazione e, solo per la versione cambio manuale, il limitatore della velocità. In termini di sicurezza, 6 airbag ed abitacolo indeformabile ad alta protezione, oltre ad ABS + ripartitore elettronico della frenata. Prezzo di listino, per questa versione W-Wave cinque porte (c’è anche naturalmente quella a 3) provata dalla nostra redazione è di 14.000 euro.

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