Scandalo Emissioni: per Volkswagen tempo fino al 7 ottobre per liberarsi del software

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Volkswagen potrebbe essere solo la prima casa in ordine cronologico ad essere stata coinvolta in quello che sembra essere un vero e propri caso  che sta scuotendo il mondo del mercato automobilistico. Adesso, infatti, anche la Bmw è entrata nel mirino, finendo sotto inchiesta della National Highway Traffic Satefy Administration, che sta indagando su Mini per i ritardi relativi alla risoluzione dei problemi delle auto che non hanno superato i crash test, precisamente 30.000 Mini Cooper e Cooper S. Tornando alla Volkswagen è stata aperta un’indagine sull’ex Ceo Martin Winterkorn, mentre le azioni continuano a crollare arrivando al -8%. Inoltre sembra siano stati sospesi i responsabili della ricerca e sviluppo di Audi, Porsche e della casa madre. Da Volkswagen comunque fanno sapere che le indagini continueranno e che saranno eliminati tutti i trucchi utilizzati per falsare i test sulle emissioni. Sempre tramite indiscrezioni sembra che in passato ci siano stati diversi avvenimenti, dal produttore di componenti Bosch che avrebbe, nel 2007, avvisato il marchio dell’irregolarità del software ai tempi più recenti quando un tecnico denuncio le irregolarità. Ma senza effetti. Entro il 7 ottobre, comunque, il software dovrà sparire dalle vetture del marchio  pena il ritiro del permesso di circolazione e di vendita, In Italia le vendite sono comunque stato bloccate, in Germania, invece, si fa avanti l’idea di una class action dei consumatori.

 

 

 

 

 

Lascia un Commento