Toyota Auris 1.2 Turbo Active: la prova

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Fino ad oggi eravamo riusciti solo ad ammirarla con il nuovo trucco, prima a Ginevra e poi sulle nostre strade sulle quali è approdata durante l’estate, ma ora abbiamo avuto anche la possibilità di guidarla e testarla: parliamo della nuova Toyota Auris. Prima di salire e metterci al volante, ci siamo soffermati ad osservare i nuovi dettagli che ne caratterizzano il restyling, a dir la verità non troppo distante dalla precedente generazione: partendo dall’anteriore, abbiamo subito notato un frontale reso più aggressivo dalla mascherina allargata, che allo stesso tempo permette alla vettura di fornire una maggiore impressione di “presenza su strada”. A contrastare il nero della vernice della “nostra” Auris ci sono le cromature che poi proseguono anche sulla carrozzeria laterale e sul posteriore, ma ancor di più spicca la nuova forma dei gruppi ottici, ora disponibili anche con fari a LED sia sull’anteriore che sul posteriore. Dopo un’approfondita occhiata all’estetica, come detto non cambia moltissimo rispetto a prima, abbiamo aperto lo sportello per sederci in posizione di guida. E’ subito evidente come la nuova Auris, nonostante un look più dinamico, rimanga comunque una berlina pensata per le famiglie, ora ancor di più grazie ad una maggiore lunghezza di 5 centimetri (per un totale di 433 cm); a beneficiarne sono soprattutto i passeggeri posteriori, che anche con un tetto non così alto possono star tranquillamente comodi senza aver paura di sbattere la testa. I vari ritocchi hanno reso gli interni più moderni, grazie anche all’utilizzo di nuovi materiali per la plancia e per i rivestimenti, molto piacevoli al tatto, e alla nuova forma delle bocchette d’areazione o della consolle asimettrica. Proprio al centro di quest’ultima spicca lo schermo da 7,2 pollici che ospita l’inedito sistema multimediale Toyota Touch2 che permette di controllare le informazioni di base dell’auto, o quelle del nuovo sistema di assistenza alla guida Toyota Safety Sense, optional a 600 euro, dotato della funzione Pre-Collision System: tra i 10 e gli 80 km/h avverte il conducente del rischio di impatto, mentre al di sotto dei 30 km/h attiva la frenata completamente autonoma. Ancor più lussuoso sarebbe stato l’interno con l’allestimento top di gamma, il Lounge, che mette a disposizione cuciture a vista, finiture e inserti specifici, e dei gradevoli sedili in misto pelle-alcantara-tessuto. Messe le mani sul volante, ci siamo accorti dei tanti comandi presenti su di esso, e soprattutto del display del quadro strumenti presente davanti a noi, ora più grande, con due quadranti a binocolo ed una grafica molto più definita. Acceso il motore, ed eseguita la manovra di retromarcia con il supporto della telecamera posteriore, è iniziata la vera prova su strada: lo sterzo della nuova Auris risulta molto più preciso, frutto del meticoloso lavoro fatto proprio sulla taratura dello sterzo e delle sospensioni, e la giapponese si è dimostrata tanto agile in città quanto decisa su strade extraurbane. Sotto al cofano avevamo il nuovo 1.2 turbo ad iniezione diretta, che con i suoi 136 cavalli ha infatti dimostrato un‘ottima agilità, anche con quattro adulti ed il bagagliaio pieno, e prestazioni da non sottovalutare: da 0 a 100 km/h in 10,2 secondi e una velocità massima di 200 km/h. Buona anche la prova e la valutazione che possiamo dare al cambio manuale a sei rapporti, al quale si può preferire l’automatico di casa Toyota. Per quanto riguarda le alternative motori invece, oltre al 1.2 da noi provato ci sono ancora i “vecchi” benzina 1.3 da 99 cv e 1.6 da 132 cv (non disponibili in Italia), mentre per i diesel è stato archiviato il 2.0 D- 4D per far spazio al nuovo 1.6 di stampo BMW da 112 cv , al quale si aggiunge il rinnovato 1.4 D-4D da 90 cv. Se parliamo di Auris, infine, non possiamo non parlare di ibrido: ora l’offerta propone un motore termico 1.8 VVT-i che, unito alla componente elettrica, è in grado di generare una potenza di 136 cavalli, e ha visto bassarsi ulteriormente i consumi fino a quelli attuali, pari a 28,5 km con un litro ed emissioni di CO2 di 79g/km; attraverso questo propulsore si tocca una velocità massima di 180 km/h e si impiegano 10,9 secondi per arrivare da 0 a 100 km/h. L’allestimento che noi abbiamo potuto testare era l’Active, posto come intermediario tra il Cool e il Lounge, che con il motore benzina 1.2 è disponibile nelle concessionarie ad un prezzo di 22.000 euro, ma il listino varia dai 18.850 euro della base fino ai 27.800 della 1.8 Hybrid Lounge.

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