Mazda torna negli USA con CX-9

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo nove anni dalla prima apparizione, Mazda cerca di rientrare prepotentemente nel mercato statunitense con il nuovo, gigantesco, SUV CX-9, pensato quasi esclusivamente per clienti a stelle e strisce (80% della produzione incentrata sugli USA). Presentata al Salone di Los Angeles, nonostante le enormi dimensioni (più di cinque metri di lunghezza), la seconda generazione di questo modello risulta più corta rispetto alla precedente di 30 millimetri e pesa 90 kg in meno, tutto grazie alla riprogettazione di una scocca più compatta che allo stesso tempo garantisce un abitacolo comunque confortevole per tutti e sette i passeggeri che vi siederanno dentro. Gli interni del SUV di Hiroshima sono stati curati meticolosamente, lo dimostrano l’utilizzo di pelle Nappa, legno Rosewood ed inserti in alluminio, e sarà disponibile un equipaggiamento di altissimo livello:schermo TFT da 4,6”, sistema di infotainment Mazda Connect, impianto stereo Bose, climatizzatore trizona, sedili regolabili elettronicamente, sistemi per l’avviso di collisione, per il mantenimento della corsia e per il monitoraggio dell’angolo morto. Tra le novità che troviamo sulla CX-9 non possiamo non citare la nuova motorizzazione Turbo SKYACTIV (unica disponibile) con il quale esordisce il sistema Mazda Dynamic Pressure Turbo, il quale permette di variare il livello di pressione in base alla velocità del motore; il propulsore è un 2.5 litri capace di generare una potenza di 250 cavalli e 420 Nm di coppia unito al cambio automatico a sei marce.

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