Formula1: a Singapore trionfa Rosberg

 

di Maurizio Elviretti

 

Il buio di Singapore incorona Nico Rosberg, che vince in volata davanti a Daniel Ricciardo e scavalca al vertice della classifica Lewis Hamilton, solo terzo al termine di un fine settimana problematico. Otto punti di vantaggio a sei gare dalla fine: tra i due piloti Mercedes sarà una sfida apertissima fino all’ultimo. Per Rosberg è la vittoria numero 22 della carriera e ottava della stagione. Un successo che di solito porta bene: nelle precedenti otto edizioni, a Singapore hanno vinto soltanto piloti che erano o sarebbero diventati campioni del mondo: due volte Alonso e Hamilton, quattro volte Vettel. Pronti via e subito il tilt: Rosberg tiene la testa davanti a Ricciardo e Hamilton, ma a metà schieramento c’è un contatto tra Sainz e Hulkenberg impegnati nel sorpasso su Verstappen. La Force India ha la peggio e va a sbattere contro il muro, la Safety Car entra subito in pista. Poco dopo, quando la gara riparte, Hamilton prova subito l’assalto a Ricciardo, con Raikkonen che insegue in quarta posizione. Rosberg non ci mette molto a fare il vuoto sugli inseguitori, dopo 10 giri il vantaggio su Ricciardo è di oltre 4 secondi, più di 7 quelli su Hamilton. Raikkonen insegue il britannico con 2 secondi di ritardo. Intanto si fa da brividi anche la rimonta di Vettel, che approfitta della battaglia tra Sainz e Gutierrez per realizzare un doppio sorpasso sgusciando nei pochi centimetri di spazio a disposizione. La decima posizione è di nuovo sua, ma anche Raikkonen, più avanti, rimonta inesorabilmente su Hamilton, decisamente in difficoltà con i freni e con il passo gara. Hamilton poco dopo ci mette anche del suo: un bloccaggio in frenata dà il la a Raikkonen che lo sorpassa appena prima di rientrare per la seconda sosta, insieme a Rosberg e Ricciardo. Rientra anche Vettel, ultrasoft per lui. Poi si fa caldissima la lotta per l’ultimo gradino del podio. Hamilton rientra per primo per il cambio gomme finale (supersoft), Raikkonen, fino a quel momento davanti al pilota della Mercedes, torna ai box un giro dopo (per lui ultrasoft), ma riappare alle spalle del britannico e lì rimarrà fino al traguardo nonostante i tentativi di rimonta. La sosta del campione del mondo costringe al rientro anche Ricciardo, che però mantiene il secondo posto. Il finale si fa emozionante: Rosberg, unico a non effettuare l’ulteriore cambio gomme, soffre il ritorno dell’australiano, che con pneumatici freschi recupera dai 2 ai 3 secondi a giro, divorando il vantaggio accumulato dal tedesco fino a quel momento. Arriverà fino a 4 decimi dal pilota Mercedes, in un ultimo giro da batticuore, ma è Rosberg a festeggiare l’ottava vittoria in stagione e la nuova leadership in classifica generale. “Non è stata una vittoria tranquilla –ammette Rosberg- ma il weekend è da sogno. Daniel ha provato a passarmi con il pit stop ma è stata una lotta serrata. Non siamo rientrati alla fine per il traffico ma è andata bene. Eravamo al limite su tante cose anche i freni. Il campionato? Non ci penso, mi godo il successo“. Queste invece le parole di Daniel Ricciardo, secondo sotto la bandiera a scacchi: “Sono arrivato davvero vicino ma non posso essere deluso. Mezzo secondo è poco, però questo è un podio grandioso. Avrei avuto bisogno di qualche altro giro ma credevamo che Nico si sarebbe fermato per un’altra sosta“. Chiudiamo con le parole dei due Ferraristi, al termine di un weekend non certamente felice: “All’inizio ho dovuto lottare con Nasr perché pensavo che le sue gomme duravamo meno –dice Vettel- ma ad un certo punto ho detto che dovevo passarlo e così è stato. Anche con Gutierrez e Sainz è stata una bella battaglia. Io credo in questa Ferrari e il futuro è tutto nostro. Oggi ero ventiduesimo e ho concluso quinto. Ora pensiamo alla Malesia. Lo scorso anno è stato molto più bello perché ho vinto ma sono contento del quinto posto“. “Ancora non so come e perché siano riusciti a passarci –afferma Raikkonen- e non so cosa sarebbe successo se non fossimo rientrati. Ora dobbiamo analizzare tutto, capire come è andata e cosa avremmo potuto fare meglio. Oggi abbiamo guadagnato una posizione rispetto a quella di partenza, ma naturalmente questo non è il risultato che stiamo cercando perché vogliamo essere in grado di vincere. Per questo ci serve migliorare la prestazione”, ha concluso Kimi.

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