Red Bull regine di Sepang

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Nel sedicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1, festeggiano le Red Bull, protagoniste di una bella doppietta al termine di una gara interessante e con diversi colpi di scena. Sul gradino più alto del podio di Sepang si piazza Daniel Ricciardo che prima non lascia passare il proprio compagno Max Verstappen e poi, dopo il ritiro di Hamilton, si piazza abilmente in testa restandoci fino alla conclusione. E’ la quarta vittoria in carriera per il pilota australiano, prima in questo campionato. Verstappen è il solito grintoso guerriero ma questa volta è lui a dare del pazzo a un collega, per l’esattezza Sebastian Vettel, dopo il tentativo di sorpasso alla prima curva. Un’altra giornata non sicuramente positiva in casa Ferrari visto che il contatto con la Mercedes di Rosberg è causa della rottura della sospensione e quindi del conseguente ritiro. Kimi Raikkonen tira al massimo, fa tutto quello che in questa gara poteva fare ma alla fine non va oltre la quarta posizione. Quinto posto per il finlandese della Williams Valtteri Bottas, seguito dalla Force India del messicano Sergio Perez. Ottimo settimo posto per Fernando Alonso con la McLaren, partito dall’ultima posizione per via della penalità. A punti anche Hulkenberg (Force India), Button (McLaren), Palmer (Renault), al primo punto in carriera in Formula 1. La cronaca della gara comincia con un colpo di scena: Vettel prova a infilare in frenata sulla destra la Red Bull di Max Verstappen e poi non riesce ad evitare il contatto con la Mercedes di Nico Rosber rompendo la sospensione. “Vettel e’ un pazzo” grida Verstappen via radio. Rosberg si ritrova in diciassettesima posizione. Hamilton, Ricciardo, Verstappen e Raikkonen occupano i primi quattro posti. All’ottavo giro va lungo Grosjean e finisce nella ghiaia, anche la sua gara finisce qui. Virtual Safety car, la seconda dopo quella dell’incidente inziale, e Rosberg, così come diversi altri colleghi, ne approfitta per effettuare il pit-stop. Raikkonen risale in terza posizione e rientra ai box al 21esimo passaggio. Al 23esimo giro dopo la girandola dei cambi gomme in testa c’è Verstappen seguito da Hamilton, Ricciardo, Raikkonen, Rosberg e Bottas. Al 27esimo giro si riferma l’olandese della Red Bull che rientra in terza posizione. Al 33esimo e 34esimo giro altro cambio per Rosberg e Raikkonen. Intanto il pilota della Mercedes continua la sua splendida rimonta e al 39esimo giro con un grande sorpasso si prende la quarta posizione di Raikkonen. Lotta in casa Red Bull con Ricciardo che non ha nessuna intenzione di lasciar passare il compagno Verstappen. La svolta clamorosa della gara al 41esimo giro quando il motore della Mercedes di Lewis Hamilton va in fiamme e al campione del mondo che grida la sua rabbia via radio, non resta che posteggiare la sua monoposto. Intanto Rosberg, per il sorpasso su Raikkonen, subisce dieci secondi di penalità che comunque non basteranno al ferrarista per conquistare il podio. Daniel Ricciardo è il primo a passare sotto la bandiera a scacchi, seguito dal compagno di squadra Verstappen. “È una grande vittoria – commenta il pilota della Red Bull all’arrivo – è stata una gara di sfide, perché Lewis è andato in testa ma poi ha avuto quel problema. Non sono uno di quelli che crede nel karma ma è andata nel modo opposto a Montecarlo, e oggi mi prendo volentieri quello che è successo. Nessun rancore con Hamilton ma oggi la vittoria è mia. Sono stati due anni pieni di emozioni da quando avevo vinto l’ultima volta, ci siamo arrivati vicino molte volte – ricorda Ricciardo – Abbiamo detto due gare fa che una l’avremmo vinta quest’anno e finalmente ci siamo riusciti. Devo ringraziare la Red Bull e tutti quelli che mi hanno sostenuto su questo percorso. Suzuka? Credo che adesso penseremo a farci qualche altro whisky per festeggiare, poi una bella dormita e domani pensiamo al volo verso Tokyo, ma una giornata di riposo la devo prendere”. Felice anche Verstappen: “Ho spinto al massimo per recuperare terreno dopo quanto accaduto all’inizio. Credo sia stato chiaro quanto accaduto con Vettel, ha frenato tardi. Duello con Ricciardo? È stato bello il rispetto che abbiamo avuto l’uno con l’altro senza toccarci, lui si è difeso ma è così che si fa in gara. È bello per il team, abbiamo messo a segno punti importanti per il mondiale costruttori”. Ben più amaro, invece, il commento di Lewis Hamilton, ritiratosi mentre era al comando, che ha perso punti preziosi per la lotta al Mondiale: “Provo dolore – afferma il britannico della Mercedes – abbiamo lavorato tantissimo in questo week-end, ma alla fine è esploso il motore, proprio il mio con i tanti motori Mercedes in pista. Non avevo avuto avvisaglie, stavo andando benissimo fino a quel momento. È difficile, non c’è nulla che possa fare, tenere la testa giù e continuare a fare quello che avevo fatto anche in questo week-end”.

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