Panda: un futuro lontano dall’Italia

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Anche Panda ha avuto il suo piccolo ruolo all’interno del Salone di Ginevra, non in maniera diretta ma tramite le parole pronunciate durante la conferenza stampa da Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat; non sono arrivate proprio belle notizie per l’utilitaria di Torino, che vede nel suo futuro prossimo un trasferimento all’estero, lontana dalla sua “casa” a Pomigliano: ” Oggi non cambiamo nulla, la fabbrica produce bene – ha specificato Marchionne – ma di certo la futura Panda non la faremo lì, non la faremo in Italia. Con tutto il rispetto Pomigliano sa fare di meglio. La produzione andrà altrove, non ora ma nel 2019-2020″. L’impianto campano non verrà abbandonato, tutt’altro, perché l’obiettivo del gruppo è quello di mantenere in Italia solo la produzione di vetture premium, quindi Alfa Romeo, Maserati, Renegade e 500X, segmento in cui non rientra la futura Panda. Il numero uno del gruppo torinese ha poi proseguito: “Abbiamo investito molto nello stabilimento, è evidente che ha delle prospettive”, riferendosi chiaramente al prossimo arrivo di due nuovi SUV di dimensioni maggiori e minori rispetto a Stelvio; probabilmente sarà il più piccolo ad essere prodotto a Pomigliano, mentre l’altro sembra destinato a “nascere” a Mirafiori, ma per ora Marchionne non ha rilasciato informazioni neanche sulla: ” Non so ancora in che ordine li faremo”, per poi concludere ” La nostra strada per vivere nella globalizzazione è nella creazione di marchi globali come Jeep e marchi iconici e premiom, come Alfa e Maserati”.

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