di Maurizio Elviretti
La percentuale di incidenti provocati dall’uso di smartphone alla guida è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, fino ad arrivare a causare il 20,1% del totale degli schianti. Questo il dato fornito dalla polizia stradale e da Ania. Proprio per far fronte a questa emergenza il governo e il ministero dei Trasporti hanno annunciato una stretta alle misure che puniscono questa tipologia di infrazioni, con un decreto che entrerà a vigore già da maggio. «A chi fa uso durante la guida di telefoni cellulari, smartphone o apparecchi simili occorre applicare sanzioni più severe fino a prevedere la sospensione della patente di guida per un periodo determinato». È quanto è emerso nel confronto tenutosi al Salone della Giustizia con il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini. L’accordo fra Trasporti e Interno parla di un inasprimento di multe e sanzioni: per chi utilizza il cellulare alla guida, se il progetto diventerà legge, scatterà la sospensione della patente da uno a tre mesi già alla prima violazione, mentre oggi questa misura è prevista solamente in caso di violazione reiterata nel tempo. L’ammenda invece è compresa fra i 160 ed i 646 euro più la decurtazione di 5 punti dalla patente. Così facendo il governo ripeterebbe il metodo utilizzato con l’omicidio stradale: anche questo faceva parte del nuovo codice della strada ma, visti i lunghi tempi per l’approvazione, il precedente esecutivo aveva deciso di introdurlo con un decreto legge ad hoc. Da maggio stop ad ogni tolleranza.