Renault Megane Grand Coupé: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Megane è una famiglia Renault che cresce e riporta in auge anche la figura della berlina a 3 volumi con la Grand Coupé, un’auto nata per offrire un’alternativa alla variante a 5 porti ed alla Sporter, visto che adesso le sedan stanno tornando in voga. Esteticamente si distingue per una silohuette allungata nella zona posteriore dove spiccano i montanti inclinati, da qui la denominazione Grand Coupé ed un accenno di spoiler sulla coda decisamente caratteristico così come le aperture nel paraurti posteriore. Non mancano dei cerchi in lega da 18 pollici che completano il quadro donando un aspetto sportivo alla vettura. Chiaramente, la zona anteriore è uguale a quelle delle altre Megane, ma è sempre molto affascinante per via delle luci a LED che si contraddistinguono per la firma luminosa C-Shape. Quindi l’auto è in tutto e per tutti come le sue sorelle fino al montante centrale, punto dal quale avviene la metamorfosi. L’abitacolo si distingue per la zona posteriore che offre grande spazio per le ginocchia, visto l’aumento di passo rispetto alla 5 porte, ma deve fare i conti con un tetto che si abbassa e può sfiorare la testa dei passeggeri di alta statura. Per il resto la plancia è la stessa della Megane che conosciamo, con una plancia ordinata, pochi comandi fisici, e il grande display verticale da 8,7 pollici del sistema multimediale R-Link 2. Si può cambiare la modalità di guida e variare il colore delle luci interne con il tasto Multisense, mentre il menù presenta diverse voci con le quali è bene familiarizzare a vettura ferma, ma consente di regolare praticamente di tutto. Chiaramente, vista la denominazione del modello, abbiamo preferito impostare il tutto in modalità Sport, con la strumentazione che diventa di un bel colore rosso. Una volta al volante sulla Gran Coupé si ritrova subito quel feeling e quella leggerezza della Megane di ultima generazione, capace di viaggiare per tanti chilometri senza stancare. Chiaramente, i cerchi da 18 pollici aiutano a rendere l’auto più stabile, ma l’assetto rimane comunque in grado di assorbire con tranquillità le asperità dell’asfalto. I 130 CV, ma soprattutto i 320 Nm di coppia massima, si sposano bene con il cambio manuale a 6 marce, ma un 1.6 diesel ancora più potente, come quello da 165 CV della sorella convenzionale non sarebbe stato male sotto il cofano della Grand Coupé. Ad ogni modo le prestazioni sono dignitose, con uno scatto da 0 a 100 km/h che si compie in 10,5 secondi ed una velocità massima di 201 km/h. Mentre i consumi rimangono da citycar, con 4 l/100 km dichiarati nel ciclo misto. La versione Energy Intens della nostra prova ha un prezzo di 26.500 euro: non male considerando la grande dotazione di serie che annovera il navigatore, i cerchi da 18 pollici e persino il tetto panoramico, tanto per citare alcuni tra gli accessori più importanti.

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