Renault Grand Scenic 1.6 dCi 160 CV Energy Bose: la prova su strada

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Sette posti, tanto spazio e una linea da crossover allungato, è questa in sintesi la Renault Grand Scenic della nostra prova, ma ovviamente c’è tanto altro e solo guidandola per qualche giorno è possibile rendersene conto. Così, l’abbiamo utilizzata come auto di tutti i giorni, con tutti i limiti del caso, riuscendone a percepire pregi e difetti. Iniziamo con il lato estetico: considerate le dimensioni di oltre 4,60 metri, è facile capire come i designer abbiano dovuto venire a patti con le esigenze di spazio per ospitare a bordo 7 persone. Per cui sparisce il posteriore dinamico della sorella a 5 posti a favore di una linea più convenzionale, ma è comunque un’auto originale che si distingue dalla massa, anche per la singolarità dei cerchi in lega da 20 pollici pensati appositamente per lei e per la variante più piccola. All’interno si viaggia nella comodità più assoluta, vuoi per lo spazio disponibile anche nei posti posteriori, per la flessibilità di quest’ultimi che possono scorrere e persino essere ripiegati in maniera singola. Il tutto avviene attraverso lo schermo multimediale che spicca sulla plancia, e così basta un tocco per far sparire tutto il divano per lasciar spazio ad un vano di carico capace di arrivare fino a 2.100 litri. La strumentazione cangiante riprende quella che abbiamo visto su altri modelli, ma chiaramente su questa top di gamma le funzioni dell’interfaccia multimediale consentono anche di avere il massaggio nei posti anteriori: il massimo. E non dimentichiamoci della purezza del suono dell’impianto hi-fi BOSE. Certo, le dimensioni generali non aiutano nella vita in città, dove la Grand Scenic appare impacciata tra le auto in coda, per fortuna che il cambio automatico a doppia frizione EDC a 6 marce aiuta a non sentire la fatica, mentre quando la strada si libera aiuta i 160 CV a distendersi. Certo, anche i 380 Nm di coppia massima fanno la loro parte quando si tratta di spostare la massa della vettura in questione, ma è inopinabile che la doppia sovralimentazione contribuisca a dare una spinta in più e a non avvertire buchi d’erogazione. Oltre tutto, l’assetto è valido, e non solo assorbe bene le sconnessioni, ma consente anche di viaggiare spediti contando su una valida stabilità anche quando il ritmo di guida diventa più sostenuto. Per i consumi non c’è da preoccuparsi, perché la Casa dichiara una percorrenza di 4,7l/100 km. Infine il prezzo, 35.150 euro, non pochi ma in linea con la dotazione piuttosto completa, anche se la vettura in prova, praticamente una full-optional, arriva a 38.750 euro.

Lascia un Commento