Toyota-Suzuki: un matrimonio per l’ambiente

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Se ne parlava gia da tempo, ma ormai la stretta di mano sembrerebbe dover arrivare da un momento all’altro. Stiamo parlando della partnership tra Toyota e Suzuki nella ricerca e sviluppo. Infatti, le due società stanno iniziando a esplorare opportunità di collaborazione per una “business partnership”, con particolare riguardo alle tecnologie per ambiente, sicurezza e Information networking. Toyota ha sottolineato che il contesto che circonda l’industria automobilistica sta cambiando in maniera drastica e rapida: la ricerca e sviluppo non può più essere effettuata in termini convenzionali, ma nel quadro delle tecnologie avanzate e di collaborazioni anche con società non automobilistiche in vista dello sviluppo di infrastrutture e di nuovi standard industriali. Se Suzuki prova «un senso di incertezza» – afferma il comunicato – la prima casa automobilistica giapponese è anch’essa consapevole delle difficoltà del momento e del fatto che potrebbe essere “in ritardo” rispetto a concorrenti nordamericani ed europei sul piano delle standardizzazioni e delle partnership con altre società. Comunque la collaborazione tra Toyota e Suzuki si basa sul «prerequisito che continueranno a competere in modo ‘fair’ e indipendente». E le due società dicono di essere aperte a collaborazioni con altri gruppi, specie in vista della promozione di standardizzazioni nell’industria dell’auto. Suzuki è specializzata in piccole vetture e nei mesi scorsi è stata lambita dal problema delle irregolarità nei test sui consumi che ha invece quasi travolto Mitsubishi Motors, che sta per finire nell’orbita di Nissan (prossimo maggiore azionista con il 34%).

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