Porsche: arriva la 992, evoluzione ibrida dell’icona 911

 

 

di Martina Renna

 

Numerose le date segnate sul calendario 2018 di Porsche. Dopo l’annuncio dell’attribuzione al Ceo della Casa di Stoccarda, Oliver Blume, della responsabilità per la neo costituita divisione ‘auto sportive e di lusso’ in cui confluiranno oltre a Porsche, anche Bentley, Lamborghini e Bugatti, nei prossimi mesi arriveranno infatti due nuovi modelli strategici per la continuazione del trend di successo commerciale, l’edizione rinnovata del suv Macan e la generazione 992 della iconica sportiva 911. Il lancio, che inizialmente era stato previsto per il prossimo ottobre al Salone di Parigi, potrebbe però scivolare a fine anno, in occasione del Los Angeles Auto Show, passerella perfetta per questo tipo di vetture. La nuova generazione, conosciuta con il codice interno 992, rappresenterà una tappa fondamentale nella evoluzione della 911, in quanto segnerà la sparizione definitiva dei motori aspirati e il debutto del primo sistema ibrido su questo modello. Nelle varianti della 911 dovrebbe infatti essere utilizzati solo propulsori 6 cilindri turbo, tutti dotati di una sezione ‘elettrica’ con motore da 70 kW e batteria da 10,8 kWh alloggiata modificando l piattaforma dell’attuale 911, una combinazione che nelle varianti più potenti potrebbe permettere di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e toccare una velocità di punta vicina ai 320 km/h. La gamma 911, dovrebbe essere composta da Carrera 2S e Carrera 4S Coupé, le prime ad essere presentate in tardo autunno, dalle Carrera 2S e Carrera 4S Cabriolet lanciate in gennaio 2019 (consegne aprile 2019) e dalle ‘entry level’ Carrera 2 e Carrera 4 in varianti Coupé e Cabriolet che saranno svelate in aprile 2019 (consegna estate 2019). L’ultima fase di questo rinnovamento sarà rappresentata dalle 911 Turbo a dalle Carrera GTS che saranno le ‘vedette’ del Salone di Francoforte del 2019 e arriveranno nelle concessionarie nel fabbraio del 2020. Poche le novità estetiche esterne, alcune di esse come la forma dello scudo anteriori o i fari con quattro elementi high tech per proiettore. Più evidente la ‘rivoluzione’ interna, che farà migrare l’iconico stile della strumentazione con indicatori circolari verso il futuro dei display di grandi dimensioni, come appunto nella Panamera e nella Cayenne.

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