F1: Monza è ancora di Hamilton

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Lewis Hamilton vince il GP di Italia davanti alla Ferrari di un eroico Kimi Raikkonen, che ha mantenuto la leadership fino a otto giri dalla fine, quando le sue gomme posteriori erano ormai pronte ad abbandonarlo, dopo una corsa combattuta come un leone e dopo un tempo che è parso infinito alle spalle della Mercedes di Bottas, oggi compagno di squadra perfetto. Il finlandese, grazie alla penalizzazione inflitta a Verstappen a fine gara, è finito a sua volta sul podio, terzo. Niente da fare invece per Vettel, che dopo il contatto al via con Hamilton ha dovuto rincorrere il gruppo per tutti i 53 giri, chiudendo al quarto posto. Verstappen, Grosjean, Ocon, Perez, Sainz e Stroll completano la top ten. Le gomme alla partenza: supersoft per tutta la griglia, tranne Ericsson, Leclerc, Magnussen e Ricciardo, con le soft. Nuvole sul GP di Italia ma niente pioggia al via, con  Raikkonen che scatta benissimo dalla pole e si lancia verso la prima variante in testa: Vettel ci prova, gli si affianca ma deve stargli dietro, e proteggersi da Hamilton. Il britannico si fa subito sotto e i due si sfiorano, ma la vera frittata accade poco dopo, alla Roggia, con Hamilton che ci riprova e i due si toccano inevitabilmente; Vettel si gira, e precipita indietro. Seb prosegue ma rientra subito ai box e deve cambiare l’ala anteriore, approfittandone inoltre per passare subito alle soft e rientrando in pista 18esimo. In pista esce subito la safety dopo che al via Hartley si è ritrovato in una morsa tra Vandoorne ed Ericsson, costretto al ritiro. Alle spalle della safety car Kimi guida il gruppo davanti a Hamilton, Verstappen, Bottas, Grosjean, Sainz, Ocon, Stroll, Sirotkin e Alonso. Al giro 4 la safety rientra e subito è lotta tra Ferrari e Mercedes: Hamilton è feroce ma Raikkonen non cede e si tiene la piazza. I due cominciano a suonarsele sul monitor dei tempi. Al giro 9 Vettel si avvicina alla top ten, 12esimo. Al giro 14 Alonso è costretto al ritiro. Dopo 15 giri Raikkonen ha messo 1 secondo tra lui e Hamilton, mentre dietro li inseguono Verstappen, Bottas, Grosjean, Ocon, Sainz, Perez, Stroll e Vettel. Al giro 21 Kimi si ferma ai box e monta le soft. Hamilton rimane fuori e comincia a spingere come un matto. Il finlandese rientra quarto e gli dicono a sua volta di dare il massimo. Vettel intanto è risalito quinto. Al giro 25, ritiro per Ricciardo con il motore in fumo. Hamilton è leader seguito da Verstappen, Bottas, Kimi, Vettel, Ocon, Perez, Sainz, Stroll e Sirotkin. Verstappen è il secondo a fermarsi del gruppo di testa, seguito poi al giro 28 da Hamilton, che monta a sua volta la soft. Bottas rimarrà fuori per tenere a bada Kimi fino al giro 37. In pista la Mercedes del finlandese è davanti a Raikkonen, Hamilton, Verstappen, Ocon, Perez, Sainz, Stroll, Sirotkin e Vettel – che si è fermato nuovamente al giro 31, per passare alle supersoft. Le gomme posteriori di Raikkonen intanto cominciano a soffrire per il blistering. Al giro 42 tutti i piloti hanno effettuato il pit stop. Bottas e Verstappen si trovano ruota a ruota alla prima chicane, con la Mercedes che finisce lunga e la Red Bull che si beccherà 5 secondi di penalità per il contatto. A meno di dieci giri dalla fine Raikkonen stringe i denti in testa, con le gomme ormai alla frutta, Hamilton gli è dietro con il fiato sul collo. Seguono Verstappen, Bottas, Vettel, Grosjean, Ocon, Perez, Sainz e Stroll. Al giro 45 Hamilton mette a segno il sorpasso della vittoria e supera la Rossa, volando verso il suo sesto successo stagionale. Raikkonen, Verstappen, Bottas e Vettel chiudono alle spalle del britannico. Sul podio sale Bottas, grazie alla penalità inflitta alla Red Bull.

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