Auto con targa straniera: ecco come essere in regola

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Se possiedi un’auto con targa straniera o hai intenzione di comprarne una, dovrai metterla in regola se vuoi continuare a circolare sul territorio italiano e non pagare salatissime multe. Secondo il decreto sicurezza, infatti, un’auto con targa straniera che risiede in Italia da più di 60 giorni rischia una multa da 712 a 2.848 euro; ma non finisce qui. Nel caso il veicolo non fosse poi reimmatricolato o riportato all’estero entro 180 giorni, il mezzo sarà confiscato. Lo scopo di questa modifica al Codice della Strada è quello di contrastare chi utilizza l’escamotage dell’auto con targa straniera per evitare di pagare bollo, multe e assicurazioni. Può, invece, continuare a circolare con targa estera chi guida veicoli in leasing o a noleggio senza conducente (il noleggiatore deve trovarsi in altro Stato Ue o SEE e non avere sedi in Italia). Via libera anche per chi guida veicoli in comodato d’uso – solo se l’impresa per cui lavora si trova in altro Stato UE-SEE e non ha sedi in Italia. Infine è in regola chi guida veicoli che hanno rispettato le procedure doganali che permettono di guidare un’auto con targa straniera sul territorio italiano per il periodo di un anno (fermo restando che, alla fine del periodo prestabilito, il proprietario faccia l’immatricolazione o riporti la macchina all’estero). Ma come dimostro che posso circolare? Gli autoveicoli esonerati dagli obblighi di legge dovranno esibire un documento sottoscritto dall’intestatario con i seguenti riferimenti: intestatario, titolo di utilizzo (leasing, noleggio, comodato) e durata della disponibilità del veicolo. Questo documento deve essere tenuto a bordo del proprio veicolo: chi non lo porta con sé dovrà pagare una multa di 250 euro e avrà 30 giorni di tempo per dimostrare di essere in possesso del documento per evitare ulteriori sanzioni.

 

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