Tutti i numeri del Leone

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Germana Condò

 

Il 2013 entra nel vivo, ma le cifre che in questo periodo sembrano fare la differenza in casa Peugeot sono 2008: l’ultimo modello del Leone francese, che dopo la presentazione ufficiale a Ginevra è pronta alle prime prove su strada e soprattutto al lancio sul mercato. Su questo e tanto altro abbiamo “interrogato” il Responsabile alla Comunicazione Fabrizio Piotti

 

In casa Peugeot si apre la primavera 2013 con la nuova 2008. Ce ne parla più nel dettaglio?

«Alla fine di giugno lanceremo la 2008, un crossover urbano completamente nuovo che nasce dal connubio del nostro crossover 3008 e dall’esperienza della nuova 208. Da questa unione è nato un modello con una vocazione internazionale. Infatti sarà prodotto in Europa, in Sudamerica e in Cina. Allo stesso tempo, è particolarmente indicato per il mercato italiano perché si inserisce nel segmento B, tra crossover, monovolume e station wagon, che sta riscontrando un notevole successo, nonostante la crisi»

Perché il segmento B continua ad essere una mosca bianca e a reggere il mercato?

«Per differenti motivi. In primo luogo perché c’è un’offerta interessante di modelli diversi. Anche la concorrenza ha lanciato modelli che piacciono molto. Inoltre si tende a rinunciare all’auto inutilmente grande, per ripiegare su vetture molto più versatili per tutte le esigenze, come 2008, pretendendo però accessori e qualità di livello superiore. Perciò è l’auto più adatta per questo momento economico»

In pratica è come se racchiudesse le caratteristiche di un’auto per tutti i giorni con in più le comodità dell’auto di lusso?

«Al giorno d’oggi non è più valido lo schema, con il quale sono cresciuto anch’io, dell’ammiraglia per i viaggi e l’auto piccola da utilizzare tutti i giorni. Oggi è più facile trovare in una famiglia due macchine di segmento B oppure una poco più grande dell’altra, ma comunque le famiglie sono meno numerose, i figli grandi non vanno più con i genitori. Non c’è più bisogno dell’ammiraglia ed i costi per mantenerla sono troppo elevati. Un’auto più piccola aiuta il budget familiare. In pratica non c’è più prima e seconda macchina. Ci sono due auto»

Parliamo delle caratteristiche di 2008. Assetto rialzato, tetto ondulato, cerchi da 17” e cos’altro?

«Il design è da crossover, a metà tra una berlina e una station wagon. Rispetto alla 208 è un po’ più alta e un po’ più lunga (4,16 metri) pur essendo realizzata sullo stesso pianale. Esteticamente ha una linea molto personale. Caratterizzata da una sorta di onda sul tetto che la rende appetibile per il single, o per chi semplicemente vuole distinguersi. Contemporaneamente, grazie all’abitabilità interna e alla grandezza del bagagliaio, è adatto alla famiglia che richiede più spazio. E’ polivalente. Adatta alla città e anche all’evasione dalla città. Ha il grip control che permette di variare la motricità a seconda del fondo stradale. Aiuta su piccoli tragitti fuoristrada e su percorsi innevati. Insomma, un incrocio di vantaggi che porterà, siamo certi, un buon successo alla 2008»

In termini di motorizzazioni, riprende comunque la gamma della 208?

«Sia i motori che gli arredamenti interni. La 208 ha rivoluzionato lo stile di guida con un volante compatto e con il quadro strumenti con touch screen sopra lo stesso. Questi sono gli elementi interni che, in base alla nostra indagine, gli ammiratori di 208 gradiscono di più. Ne riprende le motorizzazioni, in particolare il 1.2 a tre cilindri che sta ottenendo grossi risultati in termini di vendita su 208, perché è brillante ma taglia i consumi e riduce le emissioni di CO2, escludendo i problemi di rumorosità e vibrazioni dei motori di vecchia generazione. Altre motorizzazioni benzina, tra cui il VTI 1.6 da 120CV. Quattro motori diesel, tra cui tre con stop & start. Una gamma motori completa che andrà ad aumentare con le future innovazioni previste sul 1.2 tre cilindri, in una versione turbocompressa con 100 CV»

Il consumo ridotto è un tratto che distingue da sempre Peugeot. E’ così anche per 2008?

«E’ la vocazione di questo motore benzina tre cilindri, ma anche nei nostri motori diesel, il gasolio sembra non finire mai»

Abbiamo visto 2008 a Ginevra e l’8 e 9 maggio saremo presenti alla prova di Strasburgo. Queste prove dal punto di vista di chi produce auto, quanto realmente sono utili?

«Sono indispensabili, perché abbiamo un riscontro immediato sulla qualità dell’auto in base alle opinioni di esperti. Inoltre la stampa gioca un ruolo fondamentale nel diffondere informazioni al pubblico. E’ un delicato ed emozionante banco di prova»

Al salone di Francoforte presenterete la nuova 308. Ce ne parla in anteprima?

«Per noi è un’auto importantissima perché rappresenta il segmento C che nel mercato italiano è ancora affermato. E’ completamente nuova, costruita su un pianale nuovo, che manterrà lo spirito vincente di 208»

Parliamo adesso della 208 GTi

«Con lei ritorna quel mito che abbiamo contribuito a creare con la 205 GTi 25 anni fa. Un’auto che ha fatto la storia, destinata a far rinverdire la passione nell’automobile offrendo grandi prestazioni. La 208 GTi vuole far rivivere questa passione, con un motore da 200 CV, con un rapporto peso-potenza migliore a quello di 205. Si distingue esternamente dalla 208 per le carreggiate allargate 10 mm all’anteriore, 20 mm al posteriore e una serie di elementi che ne evidenziano la sportività, mantenendo una certa discrezione, in puro stile Peugeot. Sia all’interno che all’esterno predominano i dettagli in rosso. Sul cambio, sulla cornice del quadro strumenti, sul volante e nelle impunture dei sedili»

Quali ambizioni avete su queste auto?

«Tutto in termini di immagine, trattandosi di auto che non fanno grossi volumi di vendita ma trascinano tutto il resto della gamma. Associato alla GTi c’è il discorso della sportività che Peugeot porta avanti nelle competizioni, ed una serie di avventure che sta portando avanti con 208 a livello internazionale»

Quali saranno le motorizzazioni e i prezzi?

«Abbiamo una sola versione con un motore da 200 CV. Il prezzo di listino è di euro 21.950 con tutto di serie, ad eccezione di pochissimi accessori. Ci sono diverse possibilità di personalizzazione con stickers da applicare sul volante, sulle fiancate, sul tetto. Oggi si è persa la passione dell’automobile, forse perché è sempre stata caricata dai tanti oneri legati alla manutenzione, è diventata quasi un bancomat della stato che, nel momento in cui servono soldi, fa aumentare bolli, carburante. E’ diventato più un peso che una passione»

Passando a RCZ, che nel 2013 è stata protagonista con il restyling, ma per la fine dell’anno, o inizio 2014, presenterà la nuova RCZ –R, la Peugeot più potente mai costruita. E’ così?

«Esattamente. E’ un’auto stupenda, per noi l’ambasciatrice del marchio. E’ stata oggetto di restyling per adattarne il frontale a tutte le altre Peugeot. A Francoforte vedremo la versione definitiva, con un motore da 260 CV è la Peugeot più potente nella storia. E’ lo stesso motore che equipaggia l’RCZ Cup, i trofei sportivi che facciamo anche in Italia. Un trofeo che da la possibilità all’appassionato di partecipare con dei costi abbastanza contenuti, e dall’altra parte di portare in gara auto piuttosto somiglianti, identificabili, con quelle vendute nelle concessionarie»

Parlando del Campionato Italiano Rally, Peugeot sta dominando. Nell’ultima gara ha vinto Alessandro Perico su Peugeot 207, nella prima ha vinto Giandomenico Basso, sempre su 207, ed infine Paolo Andreucci sta facendo benissimo con la sua 208

«Quest’anno stiamo correndo con la 208 per ora nella categoria R2, perché ancora non è pronta per la R5 la 208 Turbo 16. Paolo Andreucci  e Anna Andreussi hanno accettato un anno di transizione per contribuire allo sviluppo di questa R2, destinata soprattutto al cliente privato. L’auto sta dimostrando di andare molto bene e i due piloti di essere i migliori d’Italia perché con quest’auto, con due ruote motrici, che non può assolutamente competere con le Super 2000 in generale, hanno ottenuto posizioni eccezionali. Se avessimo deciso di continuare a correre con 207 super 2000, avremmo vinto anche quest’anno ma abbiamo scelto di correre con 208 per lanciarla sul mercato. Ora aspettiamo la 208 T16 che prima della fine della stagione riuscirà a disputare qualche gara in Italia».

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