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Peugeot 308 SW: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Peugeot 308 è arrivata al restyling di metà carriera, ma noi abbiamo guidato la variante wagon prima di questo avvenimento imprescindibile e dovuto alla leggi del mercato. Perché l’auto è ancora attuale, gradevole sia nell’estetica che nel complesso generale. Certo, le innovazioni portate a battesimo dalla 3008 hanno fatto scuola e non possono che influenzare la gamma del Leone, 308 in testa, ma anche il modello che sta per lasciare spazio a quello figlio del restyling ha ancora qualcosa da dire e potrebbe essere un’ottima occasione per chi ne trova uno nuovo ancora da immatricolare o a km/0 in concessionaria. D’altra parte, la linea più lunga di quella della variante a 5 porte, le conferisce un aspetto equilibrato e senza dubbio intrigante per via del contrasto tra l’anteriore grintoso ed il posteriore lineare e distinto. È un’auto di sostanza, ma non mancano gli spunti stilistici interessanti come i fari dal disegno felino e le linee tese che segnano la fiancata. I cerchi in lega completano il quadro e le conferiscono ulteriore carattere. Internamente lo spazio non manca visto che il passo è stato incrementato di 11 cm e così i passeggeri posteriori hanno modo di poter viaggiare con tanta disponibilità di cm per le gambe. Anche il bagagliaio è più grande della 5 porte, parte da 610 litri ed arriva ad avere un capienza di 1660 litri abbattendo il divano posteriore. La plancia è particolare, con il volante piccolo posizionato in basso e la strumentazione sistemata in alto per favorirne la visibilità diretta durante la guida. Interessante anche la soluzione adottata per il contagiri con la lancetta che ruota in senso antiorario. Al centro della plancia troviamo il display touch del sistema d’infotainment che comanda anche il climatizzatore e consente di ridurre al minimo sindacale i tasti fisici. Nel complesso l’ambiente è ben rifinito e risulta molto confortevole. Al volante la wagon del Leone non sembra una vettura turistica, tutt’altro! La tenuta è sempre di ottimo livello, il motore gira bene e anche se è il più piccolo 1.6 BlueHDi da 120 CV, i 300 Nm di coppia si fanno sentire e vengono richiamati all’appello facilmente anche sfruttando il cambio manuale a 6 rapporti che si manovra in maniera agevole. Insomma, regna un equilibrio assoluto e ci si può perfino divertire tra le curve, mentre i consumi sono da utilitaria per via del motore decisamente poco assetato. Pensata per i viaggi offre un coinvolgimento alla guida che non ti aspetti! Il tutto ad un prezzo intrigante, che parte dai circa 23.000 euro della variante Active, noi consigliamo di scegliere almeno la Allure, che per quasi 25.000 euro offre una dotazione più ricca. Ma il punto è che adesso quest’auto in procinto di restyling ma ancora giovane è all’apice della sua convenienza e conviene approfittarne perché offre contenuti di prim’ordine.