Clio Costume National, con motore diesel 1.5 da 75 CV, provata la nostra redazione

Renault Clio Costume National: la prova

 

di Flavio Grisoli

 

La prima prova su strada di Professione Motori del 2015 è con una vera e propria icona della mobilità cittadina mondiale: la Renault Clio. Ma non una Clio qualsiasi. Perché icona? Semplice, perché dal 1990 ad oggi (quando sostituì la mitica Supercinque, in produzione dal 1972) ha venduto qualcosa come 14 milioni di veicoli in tutto il Mondo. Siamo arrivati alla quarta generazione di Clio, in commercio da due anni circa, e la versione che abbiamo provato per voi è quella nata in collaborazione con la casa di moda Costume National, un’azienda tutta italiana nata nel 1986. Come potete immaginare, il genio di Laurens van den Acker (il designer di Renault) ha incontrato quello di Ennio Capasa, designer e direttore creativo di Costume National, creando un connubio stilistico davvero importante e d’effetto. Ma non si tratta solo di una versione creata per rubare l’occhio ai cultori dello stile. C’è molto altro da scoprire, sia dal punto di vista dell’allestimento di serie, che soprattutto sotto il cofano. Perché il motore regala davvero belle soddisfazioni. Partendo dall’aspetto esteriore, risaltano immediatamente le personalizzazioni Costume National: degli inserti in trama grigia accompagnano l’osservatore lungo tutta la vettura. Ci sono particolari sotto i gruppi ottici anteriori e posteriori, sugli specchietti retrovisori, sul rilievo delle protezioni laterali (che danno un effetto davvero molto particolare, come di una “tenda” che si solleva), e sul tetto. Completamente rifinito con questo speciale motivo. Particolarità, non di Clio CN, ma di Clio 4a serie, la calandra centrale completamente ridisegnata che ospita il logo Renault decisamente più grande rispetto al passato. I cerchi sono da 16 pollici di serie (a richiesta ci sono anche da 17, e sono quelli montati sull’auto provata da noi) dal design esclusivo. Un’altra grande novità, questa volta di concetto, è rappresentata dalla posizione delle maniglie delle portiere posteriori: sono integrate in posizione rialzata come ormai molte case automobilistiche stanno utilizzando. La stessa texture in rilievo che troviamo e abbiamo descritto sugli specchietti retrovisori e sul tettuccio la ritroviamo largamente utilizzata negli interni: le speciali decorazioni grigie le troviamo sul volante, sul cruscotto, sulle cornici delle bocchette di ventilazione e sulla base del cambio. Proprio la leva del cambio rappresenta uno degli elementi più significativi, perché il soffietto è composto ed impreziosito dall’esclusivo pellame di vitello laminato ad effetto tridimensionale specifico di Costume National. La Clio CN è dotata di uno schermo touch a 7 pollici. Grande ed intuitivo, ospita ovviamente anche il Bluetooth e la retrocamera che si attiva con la retromarcia. Non un optional, ma di serie. E scusate se è poco. Dicevamo del motore: due versioni a benzina (1.2 da 75 e 90 cv) e due a gasolio (1.5 da 75 e 90 cv). Quello a nostra disposizione, e che abbiamo provato per voi, è il diesel 75 cavalli. Un motore contenuto nelle dimensioni, ma estremamente agile e potente. Sorprende la coppia: 200 Nm a 1750 rpm. Cambiata veloce con consumi ed emissioni ridotte all’osso: 3,7 litri per 100 km con 97 g/km di CO2. Quindi non solo aspetto estetico curato nei minimi dettagli, ma anche un motore divertente, che regala ottime sensazioni anche a chi è abituato a cercare propulsori un po’ più “cattivi” di quelli generalmente montati su vetture di segmento B più incentrati alla mobilità cittadina.