Mahidra E20, la piccola elettrica da settemila euro

 

di Germana Condò

 

Sta per arrivare anche in Europa la citycar elettrica E20 prodotta dal colosso indiano Mahindra&Mahindra. La piccola vettura è sul mercato indiano dal marzo 2013 ed è nota per la sua maggior virtù: l’economicità. Infatti è cosa risaputa che le vetture elettriche che stanno cercando di ritagliarsi uno spazio sempre maggiore sul mercato, si scontrano con la realtà del costo elevato, oltre alle questioni legate all’autonomia delle batterie e alla possibilità di ricarica che ancora non convincono pienamente la clientela. La politica aziendale di Mahindra si propone con la E20 di superare il problema del costo legato all’elettrico, con una vettura che di listino nella sua versione d’ingresso costa circa 600mila rupie, ovvero poco più di 7mila euro, e nella versione più accessoriata può arrivare a 850mila rupie, cioè circa 10.200 euro. Mahindra E20 è una vera citycar, agile e pensata appositamente per gli spostamenti nel caotico traffico urbano, così come richiesto dal mercato indiano, ha una lunghezza di 3,2 metri e una larghezza di 1,51 metri, ha due porte ed è omologata per quattro persone. La versione base è equipaggiata con un propulsore alimentato con batterie agli ioni di litio da 14,8 kw, mentre l’allestimento premium prevede un propulsore da 19 kw. La E20 può raggiungere una velocità massima di ottanta km/h ed un’autonomia di cento chilometri. Le batterie si ricaricano in cinque ore. Per la fine del 2014 nel progetto di Mahindra c’è l’introduzione sul mercato europeo della piccola elettrica. Si parte dai due mercati, quello del Regno Unito e quello Norvegese, che maggiormente incentivano l’elettrico, attraverso veri e propri contributi statali all’acquisto, oltre alla previsione di sgravi fiscali che possono arrivare fino a 6mila euro l’anno. Per adeguarsi alle normative europee Mahindra dovrà lavorare su nuove componenti della dotazione di E20, come il servosterzo, gli airbag, l’Abs e delle migliori batterie. Ciò che potrebbe frenare la clientela europea è la diffidenza verso il marchio indiano, oltre alla linea approssimativa e poco curata della carrozzeria, a renderla competitiva il prezzo, considerevolmente basso rispetto agli standard europei per una vettura elettrica. Per avere conferma di questo dato, bisognerà attendere il listino della E20 realizzata per il vecchio continente.

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