Cose dell’altro mondo (o quasi)

 

di Filippo Gherardi

 

Partiamo dalla Francia, non proprio il capo opposto del mondo rispetto a noi. Il Parlamento transalpino, attraverso la commissione dell’assemblea nazionale presieduta dal socialista Jean-Paul Chanteguet, propone una legge a tutela dell’ecotassa. Un emendamento che prevede l’introduzione di una franchigia chilometrica, per i trasporti a corto raggio, abbinata all’istituzione di un fondo monetario per l’acquisto di veicoli ecologici. Un “manovra” che porterebbe (cifre stimate) nelle casse pubbliche francesi la bellezza di 800 milioni di euro l’anno e che conserverebbe, comunque vada, le già preesistenti esenzioni. Sul tavolo del dibattito politico nel corso della prossima estate, si sta valutando un periodo quadrimestrale di prova (autunno) prima di renderla effettiva a partire dal 2015. Nel frattempo il mondo, non solo quello calcistico-sportivo, nei prossimi giorni e per almeno un mese focalizzerà le sue attenzioni in Brasile, in questo caso davvero dall’altra parte del pianeta, per l’edizione 2014 della Coppa del Mondo di calcio, ed allora ecco due marchi “simbolo” dell’automobilismo occidentale lanciare altrettante vetture che riguardano, più o meno direttamente, l’imminente e futura centralità del paese della samba. La prima è la Ford che, notizie di questi giorni, coadiuvata dalla Troller Veicuols Especials fa esordire sul mercato carioca il Troller T4, SUV prodotto in Brasile ma che proprio in Brasile, in occasione della sua presentazione a Sao Paulo, ha riscosso anche sonore critiche per il prezzo, non proprio alla portata di tutti, e per un DNA che richiama le caratteristiche principali della filosofia americana (statunitense) del concetto stesso di SUV, lontana, non poco, da quella brasiliana. Il nuovo T4 avrà, tra gli altri, il compito di fronteggiare sul mercato i prodotti di casa Jeep e quindi, indirettamente, della grande famiglia Fiat, che nel frattempo e sempre in Brasile, oltre che in questi giorni, scommette sulla sua Novo Uno Rua edizione limitata. Disponibile in appena 2000 unità, colore, rifiniture e nome (Rua) certificano in pieno lo spirito brasiliano di questa utilitaria da prezzi e cilindrata contenuti, ma anche dallo spirito tipico verdeoro.

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