Rolls Royce a Ginevra: ecco Serenity

 

 

di Leonardo Frenquelli

 

Il lusso non muore mai. Se si parla di macchine poi, esistono case che hanno fatto dell’estrema ricercatezza unità alla qualità il proprio diktat, un obiettivo seguito in tutta la storia delle loro produzioni. Una di queste, senza alcun dubbio, è la Rolls-Royce, storica fabbrica inglese, con sede a Goodwood che nonostante numerose vicissitudini societarie, ha sempre lasciato la propria impronta ben chiara nel mercato delle luxury car. In occasione dell’ultimo Salone di Ginevra, gli inglesi hanno attirato l’attenzione con un’edizione speciale partita dalla base della nuova Phantom Serie II (anch’essa presente alla kermesse svizzera): la Rolls Royce Serenity. Un capolavoro di eleganza e di stile, che rientra a pieno nei parametri caratteristici delle vetture di Goodwood, data l’accuratissima scelta dei materiali in particolare per la colorazione e gli interni. Al primo sguardo del veicolo, si percepisce proprio una sensazione di tranquillità, grazie anche alla vernice più costosa e complicata da realizzare mai utilizzata dagli inglesi: stiamo parlando della “Madre Perla” che, come rivelato dalla casa stessa, ha richiesto tre strati di luci d’azione per dodici ore di lavoro a mano, sull’intera carrozzeria. Non solo all’esterno, ma anche per quanto riguarda gli interni, in Rolls Royce non hanno voluto badare a spese per portare a termine un progetto che si sposasse nel miglior modo possibile con la propria denominazione. I rivestimenti sono in seta e le decorazioni interne, addirittura con una ramificazione sul tettino, sono in stile “Royal Kimono” giapponese, mentre le altre parti sono composte da ciliegio di prima qualità e da bambù, con i sedili in pelle “Artic White”. La scelta dei materiali e dei colori fanno sì che all’interno dell’abitacolo si crei un’atmosfera quasi magica, un misto tra lusso ed, ovviamente, “Serenity”.

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