Rapporto VINCI: il profilo dell’automobilista italiano

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Tanta stima in sé, ma poca correttezza alla guida: questo il ritratto dell’automobilista italiano medio tracciato dalla Fondazione francese VINCI Autorouters a termine di un’indagine sul comportamento dei guidatori dei vari paesi appartenenti all’Unione Europea. Il voto, infatti, che si attribuiscono è un otto pieno, non poco per una scala che arriva fino a dieci, e specialmente se rapportato alla media europea che si attesta sul 7. Dagli altri, invece, non sono considerati i meno responsabili, Del resto i dati emersi sono preoccupanti: gli italiani sono molto litigiosi al volante, il 63% insulta gli altri guidatori, mentre la media europea si attesta al 56%, dalle altre nazioni il 47% usa il clacson in maniera non idonea, mentre nello Stivale lo fa ben il 58%. Addirittura, il 21% scende dall’auto per litigare, cosa che in Europa avviene solo nel 15% dei casi. Quanto ai telefonini, il 65% utilizza il vivavoce per chiamare, contro il 51% degli altri europei, il 44% non lo usa e il 34% invia sms mentre guida, mentre in Europa la percentuale è del 26%. Queste sono solo alcune delle percentuali, ma gli italiani sanno anche dimostrarsi migliori rispetto agli altri europei come, ad esempio, sotto questi aspetti: il limite di velocità, che tendono a rispettare di più, la distanza di sicurezza, l’azionamento della freccia prima di un sorpasso, il rallentamento in prossimità di una zona con i lavori in corso.

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