Paolo Lanzoni ospite a Professione Motori

 

È partito alla grande il 2016 firmato Professione Motori. Il nuovo anno si è aperto subito all’insegna delle grandi interviste. Nei giorni passati è venuto a farci visita Paolo Lanzoni, Responsabile Relazioni Esterne Mercedes Benz Italia, intervistato da Francesco Parente. In tempo di bilanci e nuove sfide, non si poteva non partire dalla straordinaria chiusura del 2015 da parte della casa della Stella:

“É stato un anno importante, interessante e, se vogliamo, difficile perché abbiamo rinnovato diverse gamme e vetture e specialmente abbiamo lanciato la nuova Smart introducendo, nel corso dell’anno, le varie motorizzazioni e specialmente il cambio automatico. A livello mondiale abbiamo raggiunto il record della nostra azienda ma anche in Italia, in un mercato che cresce siamo riusciti a crescere  più del mercato e dei competitor diretti. In undici mesi abbiamo superato quanto fatto in tutto l’arco del 2014 ma siamo anche contenti di Smart visto che a livello mondiale è cresciuta di oltre il 30% e in Italia è la citycar straniera più venduta, inoltre sta piacendo molto anche la Forfour e non solo nelle grandi città anche nelle medio-piccole”.

Tante novità in casa Mercede, partiamo dai Saloni. In questo periodo è in corso il Salone Di Detroit e per voi è in bella mostra è la SLC che dopo 20 anni di produzione abbandona la denominazioni di SLK e  si presenta con nuovi. Cosa rappresenta per voi la SLC  e cosa ha quindi rappresentato la SLK?

“La SLK è una vettura strepitosa, un’icona, l’erede del 190 SL che è stato reinserito recentemente negli archivi  e che può gareggiare anche la Mille Miglia, una piacevole sorpresa proprio nell’anno in cui andiamo a festeggiare i 20 anni di SLK cambiandole il nome. Ma la SLC, ch è il nuovo nome di SLK, è solo una delle tante novità perché nel 2016 siamo molto impegnati. Dopo aver nel 2015 rinnovato completamente la gamma delle vetture compatte ed aver poi scagliato il SUV Attack, ora andiamo a portare quel design, quella sportività la nuova immagine del marchio più fresca su tutte le altre gamme nel cuore di Mercedes. SLC dopo vent’anni cambia anche nel nome ed è importante perché noi in futuro andremo a raccontare cinque realtà: la A sarà sempre la più piccola, la B la più funzionale,  la C la gamma  media, la E superiore e la S l’ammiraglia.  In questo modo non dobbiamo più ricordare le sigle a memoria, ma andare a logica e abbiamo un prodotto per ogni esigenza.  Il cambio di denominazione delle nostre vetture è stato capito e apprezzato dalla clientela perché l’importante è non tradire la fiducia,  faccio l’esempio del cambio da ML che è diventata GLE,  il prodotto è davvero più dinamico più sportivo, più bello e quindi il nome è solamente la ciliegina di un prodotto fantastico”.

Tornando alla SLC quando la vedremo sul mercato?

“A primavera, insieme ad alte roadster perché  noi andiamo a rinnovare anche la SL, il mito degli anni 60 che vinceva su tutte le competizioni e ha il record imbattuto della Mille Miglia. Oggi andiamo a rinnovare la SL e torniamo a parlare al cuore, alla storia di Mercedes. Rinnovare SL  è un’emozione perché ad ogni generazioni si ripropone il mito. Insieme ad SLC arriverà quindi SL e altre nuove vetture  visto che nel 2016 vedremo 10 nuove Mercedes e 3 nuove Smart”.

Non possiamo non parlare della S63 4matic cabrio edition presente alla kermesse americana:  

“É un’altra delle novità che arriverà in primavera, diciamo che ci sarà un vero e proprio cabrio attack. La S cabrio centotrentesimo anniversario celebra i 130 anni, appunto, dalla invenzione dell’automobile fatta dai nostri fondatori. La celebriamo con 130 esemplari, parliamo del massimo che  l’impresa automobilistica può offrire oggi sul mercato perché è la cabrio più grande, con una capote in tela bellissima, è mantenuto il massimo confort per tutti gli occupanti ed è mossa da un motore AMG 585 CV”.

A CES di Las Vegas è presente anche la Classe E:

“La Classe E è una delle altre novità, se non la più importante, del 2016. Arriverà in primavera dopo il Salone di Ginevra, nella versione berlina, e in autunno nella versione station wagon. Cambia completamente.: si inserirà tra la nuova Classe C e la Classe S. Oltre al design che cambia completamente, e i motori totalmente nuovi, segnalo la presenza di un motore plug-in ibrido che vuol dire motore benzina 4 cilindri 279 CV totali e tanta energia elettrica, che è da un lato pulita  e ci permette di fare 30 km in elettrico 100% e dall’altro abbassa drasticamente i consumi , 30 km con un litro, ultimo punto non paghiamo la tassa di proprietà sui cavalli elettrici. Io lo dico sempre una vettura sportiva si può avere oggi con un plug-in ibrido benzina a cui aggiungiamo dell’elettrico gratis, non si paga il superbollo e la tassa di proprietà. Tutta la gamma di Classe E – ha proseguito Lanzoni –  si caratterizza per una tecnologia unica mai vista in campo automobilistico e se si parla di guida autonoma al Salone di Las Vegas, nella Classe E vediamo già tanti sistemi: noi oggi abbiamo la fermata automatica di emergenza, possiamo mantenere la distanza dal veicolo che ci precede ma addirittura questi sistemi funzionano solo se il guidatore vuole e possiamo legare la velocità alla telecamera che legge i limiti. Quindi automaticamente si eviteranno multe e autovelox, addirittura l’auto comprende quando vogliamo fare un sorpasso e sterza automaticamente portandoci nella carreggiata accanto. In situazioni di traffico si viene aiutati quindi ad evitare i tamponamenti, la nuova Classe E comprende, inoltre, l’andatura della vettura che ci precede e la segue in automatico. Questi sistemi non eliminano la passione o il piacere di guida ma intervengono in situazioni opposte, come appunto il traffico o il parcheggio. Si lavora quindi sul problema tamponamento. sbandamento carreggiata e le altre cause degli incidenti. Un altro aspetto importante è che le vetture sono tutte collegate con una SIM in maniera completamente gratuita con il nostro incidente. Quindi in caso di incidente, anche in un altro paese d’Europa, si viene automaticamente contattati dal centro assistenza che vi parla nella vostra lingua, e vi chiede come state, se avete bisogno di un intervento e chiama i soccorsi in automatico”.

Come sta andando la GLA sul mercato? Sappiamo che è in aria il restyling. Sembra che cambierà poco e forse il cambiamento caratterizzerà principalmente le dotazioni di serie di tecnologia proprio come avvenuto sulla Classe A:

Squadra che vince non si cambia, Classe A andava benissimo la nuova Classe A va molto bene e ci ha aiutato anche a ringiovanire l’immagine del  marchio ed ha avuto un ruolo importantissimo, da lì sono nate tutte le altre versioni anche la GLA che altro non è che la Classe A SUV, specialmente nella versione enduro, particolarmente rialzata grazie alle sospensioni pneumatiche di serie. GLA ci sta dando grandi soddisfazioni, tranquillizzo tutti coloro che la stanno scegliendo e aspettando, la vettura non cambierà perché questo è il nuovo design di Mercedes che sta piacendo molto”.

Abbiamo già parlato del CES di Las Vegas, dove voi già avete avuto un record perché la Classe E è la prima auto di serie ad aver ricevuto licenza di guidare in condizioni del tutto autonoma nel Nevada:

“È una tappa molto importante ma mi piace ricordare che tutto nasce dal mondo dei veicoli industriali. Anche in questo caso noi abbiamo prima omologato un tir a guida autonoma sempre nel Nevada, e sicuramente la Classe E è la prima berlina di serie a compiere questa sfida,  è importante perché le caratteristiche delle strade degli Stati Uniti aiutano a portare avanti questa fondamentale sperimentazione che coinvolge non solo le case automobilistiche ma anche altri operatori.  Il mondo, quindi va in questa direzione e noi ci stiamo impegnando, ma già oggi Classe A ha tanti dispositivi attiviamoli quando ci serve e per il resto manteniamo le mani ben salde sul volante e divertiamoci.

Parliamo di Dealer Digital Lab, un modo diverso di proporre e di far vedere l’automobile per il futuro alla clientela:

 

“Oggi l’auto sta vivendo un momento bellissimo perché ha la possibilità unica di tornare nella shopping list dei ragazzi attraverso la tecnologia perché oggi qualsiasi prodotto tecnologico viene amato ai giovani. Tecnologia per la sicurezza, tecnologia per i nuovi servizi di mobilità ma tecnologia anche nella selezione, nell’informazione e nei processi di acquisto dell’automobile. Quindi i concessionari ci sono e restano dei punti di riferimenti nel territorio e restano strategici per far conoscere e provare i nostri prodotti e poi andare a finalizzare, Sempre più persone arrivano in concessionaria informate, magari in rete e attraverso i social media, ma è importante poi confrontarsi con  esperti di prodotto. In concessionaria stiamo investendo con nuove figure capaci di raccontare tutte le caratteristiche dei nostri prodotti e farli provare e poi l’ultimo miglio è la vendita, il leasing, il noleggio e le tante altre forme che dal possesso passano all’accesso”.
Quanta connessione c’è con la piattaforma web smartforstore.it?

“Sono due progetti che corrono paralleli perché se da un lato andiamo a lavorare con i nostri concessionari per portare la tecnologia in concessionaria e ovviamente anche attraverso le tecnologie portare più persone in concessionaria, dall’altro lato è un primo esperimento di vendita completamente online ed è riservato solo a Smart e solo a una serie speciale la Red & the city ordinabile solo su questo sito. E’ un’esperienza interessante e sa da un lato abbiamo venduto tre auto in un mese e non è poco, dall’altro abbiamo incontrato tante persone perché a qualsiasi ora del giorno è possibile prenotare un personal shopper al quale si possono chiedere tutte le informazioni delle quali si ha bisogno”.

Hai sentito le dichiarazioni di Carlos Ghosn riguardo il car sharing in cui ha spiegato che a causa delle auto sempre più personalizzate e personalizzabili che si stanno sviluppando il successo di questi tipi di servizi calerà nei prossimi anni? Cosa ne pensi?

“Nel 2007 quando ho visto nascere Car2go ci prendevano per pazzi, oggi se riduciamo di qualche km l’area operativa le persone ce lo fanno notare. Cosa voglio dire, che come quando abbiamo visto la mobilità elettrica si è pensato che il mondo dell’auto sarebbe stato tutto elettrico e non era vero, così quando è nato il car sharing di ultima generazione tutti hanno pensato, sbagliando, che la mobilità del futuro sarà solo di questo tipo. A mio avviso vedremo in base ai mercati, alle realtà e alla cultura di possesso o semplicemente di utilizzo, tante forme di mobilità. Il tema è sviluppare forme di mobilità integrate tra loro quindi una contaminazione tra motori a propulsione tradizionali ed elettrici, contaminazione tra mezzi privati e mezzi pubblici, integrazione tra vetture possedute e personalizzate e car sharing a cui, magari, ci affideremo per spostamenti brevi”.

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