Fondazione ANIA, intervista ad Aldo Minucci

 

di Filippo Gherardi

 

Le telecamere di Professione Motori tornano nella sede romana dell’ANIA, questa volta ad accoglierci per una lunga intervista è Aldo Minucci presidente dell’omonima Fondazione. Partiamo col chiedergli cosa è di fatto la Fondazione ANIA e quali siano le sue principali attività: “Siamo una Onlus creata dal sistema assicurativo nel 2004 per incidere significativamente sulle statistiche legate agli incidenti stradali e le morti derivate dagli stessi. Un soggetto di riferimento per ciò che riguarda la diffusione culturale del rispetto delle norme di sicurezza e gli atteggiamenti corretti da osservare. Una diffusione che riguarda tutti i livelli, non soltanto i privati ma anche le istituzioni strettamente collegate alla sicurezza stradale”. Tremilatrecentottantuno, questo il numero complessivo delle vittime per incidenti stradali nel solo anno 2014 e puntualmente riportato all’interno di un rapporto diffuso dalla stessa Fondazione: “Bisogna innanzitutto fare un ragionamento, e cioè che rispetto ai numeri diffusi ad inizio degli anni 2000, ma anche soltanto a quelli del 2010, c’è stato un significativo dimezzamento. È un obiettivo significativo ma non ancora soddisfacente, questo vuol dire che serve amplificare il nostro intervento in termini di diffusione di comportamento e rispetto delle regole della strada, in particolar modo rivolto verso i giovani sotto i 30 anni che rappresentano l’argomento più accentuato delle morti per incidenti con una percentuale pari al 22%”.  Ampliare la campagna di diffusione, e di conseguenza investire, massicciamente, anche sulla comunicazione con 5 spot differenti protagonisti da mesi sui canali televisivi italiani: “Abbiamo avviato una campagna di 5 spot che usano altrettanti comandamenti fondamentali, utilizzando attori professionisti e di impatto sul pubblico, in particolar modo quello dei giovani per l’appunto, per sensibilizzare su problematiche gravi e delicate come quella dell’abuso di alcol e stupefacenti, o sulla distrazione alla guida, che rappresentano una causa principale degli incidenti stradali”. Difficile anche in questo caso uscire dai paletti imposti dalle statistiche, per ricostruire una possibile, e non felicissima, graduatoria delle principali cause d’incidenti: “Le analisi dei dati ufficiali mettono in ordine prima la distrazione, poi il mancato rispetto delle regole e a seguire una velocità eccessiva, la realtà è che fuori da questa statistica è l’incidenza dell’uso di stupefacenti e la guida in stato di ebbrezza a superare oltre il 30 per cento dell’incidentalità. Per abbattere questo fenomeno abbiamo avviato una serie di iniziative, di comune accordo con la Polizia, tra cui l’introduzione in Italia del cosiddetto BOB, e cioè il guidatore che si impegna a non bere a riaccompagnare gli altri ragazzi in macchina. In che modo? Siamo andati davanti ai locali più frequentati e diffuso informazioni ed alcol test così da diffondere anche una cultura che all’estero già esiste da tempo. Premesso ciò, il problema dell’alcol non riguarda soltanto i più giovani ma anche le persone più adulte ed anche nei loro confronti stiamo cercando di intervenire per incidere sulla diminuzione degli incidenti. Di comune accordo con le forze dell’ordine stiamo monitorando sempre più in maniera attiva le strade più delicate, all’interno del progetto “Adotta una Strada”, un’iniziativa sviluppata insieme ai Carabinieri che prevede un presidio sistematico attraverso controlli tecnici con cui riescono, costantemente, ad intervenire e sanzionare chi fa abuso di alcol e stupefacenti”. In chiusura, lo scorso settembre la Fondazione ANIA, insieme ad Octocam, ha presentato anche un primo e sperimentale tentativo di scatola nera per moto: “Siamo stati noi ad introdurre in Italia il tema delle scatole nere, ci siamo accorti che è una tecnologia che modifica gli atteggiamenti e lo stile di chi siede alla guida e questo ci fa sicuramente ben sperare, con grande attenzione al contesto delle due ruote che rappresenta una significativa incidenza sui sinistri stradali”.

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