Fratelli di Spagna

 

di Germana Condò

 

Chiusa la tre giorni di test invernali che ha visto i piloti della classe regina del motomondiale correre sul tracciato di Sepang, si tornerà di nuovo in Malesia per la seconda sessione alla fine del mese. L’ultima tappa del calendario sarà invece Jerez de La Frontera in marzo. Nove giornate di prove in totale, sicuramente troppo poche se si considera anche il rischio di trovare una situazione meteo sfavorevole, così come accaduto nei test di Valencia 2012, ipotesi verosimile trattandosi del circuito malese. La grande sfida a cui assisteranno gli appassionati delle due ruote in questo mondiale, che partirà il 7 aprile a Losail in Qatar, sarà tra i campioni di Honda e Yamaha. A dominare la prima sessione è stato Dani Pedrosa con la sua Honda RC213V, ottenendo il miglior tempo di 2’00’’100 e staccando Jeorge Lorenzo, campione del mondo 2012, per 329 millesimi. Superiore nettamente in velocità sull’avversario, Pedrosa non ha però eseguito la simulazione di gara percorsa da Lorenzo che, girando su tempi costanti sotto ai 2’01” o appena sopra, sul passo gara è sembrato molto più vicino alla Honda. Dietro di lui il compagno di squadra, Valentino Rossi che, di nuovo in sella al suo “vecchio amore”, è ufficialmente ritornato protagonista. Ristabilito da subito il feeling con la M1, “la moto perfetta” per il suo stile, nella prima giornata si è concesso giri più lenti, lavorando sul setting e sulle nuove componenti 2013, poi la prova in velocità, dimostrandosi competitivo fin dall’inizio. Una Yamaha più veloce ma anche più facile da guidare grazie ai progressi a livello di elettronica. Quarto protagonista di Sepang è stato Marc Marquez, il quale dopo un passo falso che gli è costato una brutta caduta ha concluso la sua prova a poco più di mezzo secondo dal compagno di scuderia Pedrosa, leader indiscusso di tutti i test. Deludente il debutto della nuova Ducati: Andrea Dovizioso non è riuscito ad adattarsi alla sua Desmosedici ma ha potuto comunque dare indicazioni agli ingegneri sul telaio, sull’elettronica e sull’erogazione del motore. Il passaggio alla nuova squadra, per il momento, è costato al pilota forlivese un peggioramento di 1”660. E’ andata male anche per il compagno di squadra Nicky Hayden che ha chiuso la sessione con oltre 2” di distacco da Pedrosa. Si è fatto notare Cal Crutchlow, entrato in top five con la sua Yamaha Tech3, chiudendo a poco più di 6 decimi e migliorando il suo tempo di qualifica 2012. Bravo Stefan Bradl con la Honda LCR, sesto in classifica con un distacco di 0”887 dalla prima posizione. Mentre Alvaro Bautista ha dovuto faticare non poco insieme ai tecnici del team di Fausto Gresini per mettere appunto le sospensioni della sua Honda. Un giudizio sul debuttante Bradley Smith in Yamaha Tech3 arriverà alla fine dei test invernali, per ora è troppo presto.

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