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Best of Belron 2014

 

di Maurizio Elviretti

 

La settimana scorsa (21 e 22 Maggio) si è tenuta a Roma l’edizione 2014 del Best of Belron, il grande evento mondiale della riparazione e sostituzione di cristalli per automobili, che si tiene ogni due anni, firmato Carglass. La kermesse, ospitata alla Nuova Fiera di Roma, e per la prima volta nel Belpaese, ha visto la partecipazione di 30 concorrenti provenienti da 30 stati diversi, che si sono sfidati in prove di abilità, tecnica e velocità sulla riparazione e sostituzione di parabrezza, vetri laterali e lunotti posteriori. Un contest che va in scena da oltre 10 anni, con la prima edizione tenutasi nel 2000 e che non ha mai visto trionfare un italiano.  Quest’anno le speranze nostrane erano riposte tutte in Alessandro Tognola, che proprio noi di Professione Motori abbiamo seguito attentamente nella seconda giornata della competizione. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti in tutte e quattro le prove, Alessandro non è riuscito a portare a casa l’ambito premio, andato poi all’olandese Robin Bogdanowicz. La nostra attenzione si è soffermata soprattutto sulla terza prova, quella disputata nella mattinata del 22 Maggio, dove Alessandro e gli altri competitors avevano come compito quello di simulare una sostituzione di un vetro laterale, sotto l’occhio attento (…e abbastanza severo) del giudice di gara. La prova, della durata di cinquanta minuti, ha evidenziato la precisione e la cura che questi tecnici Belron impiegano sui veicoli in lavorazione. La prova finale invece, quella che porta al concorrente più punti, è ovviamente quella della sostituzione del parabrezza. Nella realtà quotidiana, fuori dalla competizione, la sostituzione del parabrezza rappresenta l’extrema ratio. Come prima opzione, infatti, i tecnici valutano l’opportunità di effettuare una semplice riparazione, possibile quando il danno è quel che in gergo tecnico si chiama “chip” (scheggiatura), la cui dimensione, per non considerarsi un danno più grave, non deve superare il diametro di una moneta da due euro. E non deve trovarsi, per ovvie ragioni di sicurezza, all’altezza della visuale di chi si trova a meno di sei centimetri dal bordo del parabrezza. Date queste premesse, la scheggiatura viene riempita con un’apposita resina successivamente indurita con uno strumento a raggi ultravioletti; infine i tecnici puliscono il parabrezza livellando perfettamente la parte riempita con la resina. La maggior parte degli interventi che i tecnici Carglass fanno (9.200 al giorno in tutto il mondo) implica però la sostituzione del vetro, necessaria quando il danno non è più un “chip” ma dicesi “crack” (crepa). A questo punto si interviene con l’Ezi-Wire, si stacca il parabrezza, si rimuovono guarnizione e colla che lo fissavano e si procede alla sostituzione. Una volta posato il nuovo parabrezza bisogna aspettare almeno 60 minuti perché la colla faccia presa e l’installazione sia completata in tutta sicurezza. I cristalli rimpiazzati vengono sempre sostituiti da un esemplare identico all’originale per marca e modello, ordinato appositamente presso lo stesso fornitore della casa automobilistica.