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Peugeot 108: “La tecnologia diventa chic”

 

di Maurizio Elviretti

 

Lo scorso 18 e 19 Giugno il nostro direttore Filippo Gherardi è intervenuto alla presentazione parigina della nuova Peugeot 108. Nel corso della due giorni, non solo ha avuto modo di provare la nuova citycar francese ma anche di intervistare il Direttore Relazioni Esterne Peugeot Eugenio Franzetti, che ci ha spiegato le caratteristiche dell’ultima arrivata nella casa del Leone: “Abbiamo voluto creare una macchina che avesse una forte personalità, una macchina con un design puro, chic, che esprimesse eleganza e lo abbiamo fatto. Un design che ricorda molto quello dell’ultima produzione Peugeot, pensiamo a 208, 2008 e 308. A questo abbiamo aggiunto anche la possibilità di personalizzare la propria vettura: la si può scegliere 3 o 5 porte, con ben otto colorazioni differenti, ci sono sette temi di adesivi differenti che permettono di personalizzare l’auto, la possibilità di averla berlina o decappottabile, 3 colori diversi di tela della cappotta vettura, 3 interni con colori diversi all’interno dell’abitacolo e 3 possibilità di tessuti diversi. Tutto questo crea infinite possibilità per arrivare poi ad avere una macchina unica, la propria”. Eugenio Franzetti ci ha poi confermato quali sono i nuovi aspetti che Peugeot ha voluto incrementare, rispetto alle altre vetture anche di segmento maggiore, ammettendo che si tratta di una citycar in linea con i tempi riguardo anche la tecnologia: “Il Family Feeling, la somiglianza del design della vettura rispetto alle altre vetture della gamma come la 308, lo si esprime molto bene su quella che è la forma dei fari della calandra anteriore e sui fari posteriori. Una vettura disegnata pensando ai nuovi canoni stilistici del marchio, dei fari anteriori che esprimono tecnologia, dinamismo, estremamente sensuali con la calandra nella quale è incastonato il marchio Peugeot, e dei fari posteriori molto personali, tipici della produzione con le tre luci che rappresentano il graffio del Leone, come per la 208, 2008 e la 308. La 108 è una vettura moderna, dinamica e tecnologica, pensata per il cliente tecnologico. Tutti abbiamo in tasca uno smartphone, il Mirror Screen è la possibilità di connettersi via cavo USB a questo grande schermo touch da 7 pollici, e fare in modo che questo schermo diventi lo specchio dello smartphone sulla macchina, che non verrà toccato o utilizzato, ma lo si potrà muovere direttamente dallo screen della vettura. Pensiamo alla telefonia, alla musica, alla navigazione, tutto questo utilizzato con grande sicurezza. Questa tecnologia ci porta ad avere, sempre con lo screen, la retrocamera per parcheggi comodi e sicuri. Presente anche l’Hill Assist, un supporto che ti permette una facile partenza in salita, senza il bisogno dell’utilizzo del freno a mano”. Il prezzo, accessibile a tutte le tasche, è competitivo con le altre vetture della sua stessa categoria, anche nell’utilizzo quotidiano: consumi bassissimi, e alta ecologia grazie a livelli d’inquinamento più bassi della categoria, come ci spiega sempre Eugenio Franzetti: “Una macchina modernissima, con rapporto design, qualità, tecnologia e prezzo di altissimo livello. La convenienza non è più necessariamente nel prezzo di acquisto, molto competitivo confrontato con la tecnologia a bordo, ma anche un economicità di utilizzo grazie ai nuovi motori a 1.0 3 cilindri da 68 cv, sia con cambio manuale che robotizzato, che sono pensati per consumare e inquinare poco, come il più brillante 1.2 Pure Tech 3 cilindri da 82 cv, tutti motori che hanno livello di inquinamento sotto i 100gr di Co2 per chilometro”. In conclusione, il Direttore Relazioni Esterne di Peugeot dichiara quali sono e quali saranno gli obiettivi della casa francese con l’arrivo di 108: “La 108 è sul mercato a partire dal 19 giugno e a partire da 9.950€. L’obiettivo di 108 è quello di conquistare una fetta importante del segmento A, sostituisce di fatto la 107 che dal 2005 fino a pochi  giorni fa ha venduto oltre centomila pezzi, per cui una vettura importante per un segmento di mercato, in Italia, altrettanto importante”.

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Best of Belron 2014

 

di Maurizio Elviretti

 

La settimana scorsa (21 e 22 Maggio) si è tenuta a Roma l’edizione 2014 del Best of Belron, il grande evento mondiale della riparazione e sostituzione di cristalli per automobili, che si tiene ogni due anni, firmato Carglass. La kermesse, ospitata alla Nuova Fiera di Roma, e per la prima volta nel Belpaese, ha visto la partecipazione di 30 concorrenti provenienti da 30 stati diversi, che si sono sfidati in prove di abilità, tecnica e velocità sulla riparazione e sostituzione di parabrezza, vetri laterali e lunotti posteriori. Un contest che va in scena da oltre 10 anni, con la prima edizione tenutasi nel 2000 e che non ha mai visto trionfare un italiano.  Quest’anno le speranze nostrane erano riposte tutte in Alessandro Tognola, che proprio noi di Professione Motori abbiamo seguito attentamente nella seconda giornata della competizione. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti in tutte e quattro le prove, Alessandro non è riuscito a portare a casa l’ambito premio, andato poi all’olandese Robin Bogdanowicz. La nostra attenzione si è soffermata soprattutto sulla terza prova, quella disputata nella mattinata del 22 Maggio, dove Alessandro e gli altri competitors avevano come compito quello di simulare una sostituzione di un vetro laterale, sotto l’occhio attento (…e abbastanza severo) del giudice di gara. La prova, della durata di cinquanta minuti, ha evidenziato la precisione e la cura che questi tecnici Belron impiegano sui veicoli in lavorazione. La prova finale invece, quella che porta al concorrente più punti, è ovviamente quella della sostituzione del parabrezza. Nella realtà quotidiana, fuori dalla competizione, la sostituzione del parabrezza rappresenta l’extrema ratio. Come prima opzione, infatti, i tecnici valutano l’opportunità di effettuare una semplice riparazione, possibile quando il danno è quel che in gergo tecnico si chiama “chip” (scheggiatura), la cui dimensione, per non considerarsi un danno più grave, non deve superare il diametro di una moneta da due euro. E non deve trovarsi, per ovvie ragioni di sicurezza, all’altezza della visuale di chi si trova a meno di sei centimetri dal bordo del parabrezza. Date queste premesse, la scheggiatura viene riempita con un’apposita resina successivamente indurita con uno strumento a raggi ultravioletti; infine i tecnici puliscono il parabrezza livellando perfettamente la parte riempita con la resina. La maggior parte degli interventi che i tecnici Carglass fanno (9.200 al giorno in tutto il mondo) implica però la sostituzione del vetro, necessaria quando il danno non è più un “chip” ma dicesi “crack” (crepa). A questo punto si interviene con l’Ezi-Wire, si stacca il parabrezza, si rimuovono guarnizione e colla che lo fissavano e si procede alla sostituzione. Una volta posato il nuovo parabrezza bisogna aspettare almeno 60 minuti perché la colla faccia presa e l’installazione sia completata in tutta sicurezza. I cristalli rimpiazzati vengono sempre sostituiti da un esemplare identico all’originale per marca e modello, ordinato appositamente presso lo stesso fornitore della casa automobilistica.

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Pit Stop: la rivoluzione comincia in Italia

 

A cura di Filippo Gherardi e Maurizio Elviretti

Una conoscenza tecnica al passo con le ultime novità introdotte da un mercato in continua evoluzione, un supporto commerciale garantito da un marchio di livello internazionale e, naturalmente, una gamma prodotti di primissima qualità. Tutto ciò, da oggi, si può riassumere in due semplici parole: Pit-Stop. Questo il nome del progetto promosso della Champion Oil, in collaborazione con la C.D.R Srl di Torino e la Lubriservice Srl di Romam che partendo dall’Italia si pone l’obiettivo di rivoluzionare l’intero mercato dei lubrificanti. Sarà infatti proprio il nostro paese, tra tutti quelli in cui il marchio Champion è presente, a sperimentare per primo questo sistema innovativo che consiste nella creazione di una rete di negozi ed officine che, supportati da un partner specializzato come è per l’appunto Champion, riusciranno ad offrire ai propri clienti un’assistenza costantemente aggiornata rispetto alle ultime tecnologie oltre a prodotti dell’indiscussa qualità. D’altronde, è proprio della filosofia di Champion credere fortemente e promuovere una rete di partner in grado di supportarsi reciprocamente. I vantaggi di Pit-Stop, infatti, non riguarderanno esclusivamente il cliente finale ma anche, e soprattutto, negozi ed officine.  Quest’ultimi entrando a far parte del progetto Pit-Stop portanno disporre di un kit immagine utile per aumentare la visibilità della propria attività, ma anche partecipare a corsi di formazione tecnica per rimanere sempre aggiornati con le ultime tecnologie e corsi di formazione professionale riguardo l’utilizzo dei diversi strumenti Champion Pit-Stop, ed inoltre avvalersi di un supporto Marketing e Comunicazione di primissimo livello. Una proposta stimolante e che sta già portando numeri significativi, considerando che in appena 4 mesi si contano già la bellezza di 85 membri. Entrare a far parte del progetto Pit-Stop vuol dire entrare a far parte di una rete che combina alla perfezione conoscenza e competenza ad un produttivo supporto commerciale, così da poter fornire al cliente finale il lubrificante giusto per ogni specifica applicazione e, al tempo stesso, far crescere il proprio business nel tempo e nella maniera corretta. Intervenuto all’interno della nostra trasmissione Professione Motori, Mimmo Gaglio (Resp. Champion Oil Italia) ci ha illustrato quelle che sono le caratteristiche principali del progetto Pit-Stop: “Il progetto Pit Stop nasce dalle ceneri di una filosofia nostra, che abbiamo sempre portato avanti in questi anni. Sono ormai più di 10 anni che il prodotto Champion è distribuito in Italia, si è iniziato da un punto di vista dello sviluppo a livello locale per poi avvicinarci piano piano alle altre regioni. E’ sempre stato fatto un lavoro abbastanza ordinato, senza la ricerca esasperata dei numeri, e quindi aver cercato sempre dei referenti con un proprio spazio di manovra, l’abbiamo sempre portato avanti e rispettato. Per questo si è pensato di andare oltre con un progetto di rete vero e proprio con delle competenze nei numeri e nelle strategie di mercato, per poter sviluppare il marchio sempre in maniera migliore. Si parte dal rivenditore, che ha una zona di competenza, dove può organizzare la propria rete di officine e che quindi attraverso un supporto tecnico cerca di lanciare idee o formule commerciali che vanno incontro alle esigenze del momento, per poter soddisfare meglio la gamma con il minimo sforzo e per poter avere una certa immagine nella propria officina. Noi stiamo allestendo i vari negozi rivenditori ed immediatamente dopo le officine che aderiscono a questo progetto, sempre secondo una linea guida dettata dall’azienda con un layout di primo livello. La preparazione di base e quindi l’informazione è necessaria, anche dal ricambista all’utente finale nei tempi che ci sono naturalmente della quotidianità però questo è un punto di partenza”.

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BMW Serie 2 Coupé

 

di Maurizio Elviretti

 

Al Salone di Ginevra 2014 è stata presentata la nuova Bmw Serie 2 Coupè. La nuova compatta dell’elica riprende la tradizione dei modelli legati al numero 2 che fecero la storia del brand negli anni sessanta, come la BMW 1600-2 e la BMW 2002. Esteticamente presenta un piacevole look, ricco di personalità, che combina in modo ottimale sportività ed eleganza. L’abitacolo, contraddistinto dal cockpit configurato con il tipico orientamento verso il guidatore, risulta funzionale e tecnologico. Focalizzando l’attenzione sulle sue misure è doveroso sottolineare che rispetto alla BMW Serie 1 Coupé aumentano le dimensioni. Questa misura infatti 4432 millimetri in lunghezza (+ 72 millimetri), 1774 millimetri in larghezza (+ 26 millimetri) e ha un passo di 2690 millimetri (+30 millimetri). Lievitata anche la carreggiata anteriore di 41 millimetri, a 1521 millimetri, e quella posteriore di 43 millimetri, a 1556 millimetri. Questi incrementi hanno permesso inoltre di migliorare anche l’abitabilità interna: lo spazio anteriore per la testa è cresciuto di 19 millimetri e lo spazio posteriore per le gambe di 21 millimetri. Il volume del bagagliaio (390 litri) è stato invece ampliato di 20 litri. Come approfondiremo in modo dettagliato nelle prossime righe non mancano poi una serie di sistemi di assistenza del guidatore e servizi di mobilità: High Beam Assistant, Adaptive Light Control, Park Assistant, telecamera di retromarcia, Driving Assistant, Speed Limit Info con divieto di sorpasso, regolazione della velocità con funzione frenante, integrazione ampliata di smartphone e di music-player e Real Time Traffic Information. Qualora poi decidiate di farcire la vostra Serie 2 (M235i esclusa ovviamente) con il pacchetto M Sport o l’assetto Sport Line, o quello adattivo M oppure con lo sterzo variabile (o anche tutto insieme, portafogli permettendo), sappiate che si aggiungerà ai tre livelli di assetto sopra citati anche la modalità SPORT+ che estremizza il tutto in funzione della massima prestazione consentendo una libertà ancora maggiore di manovra prima dell’intervento dei sistemi di sicurezza. Il nuovo modello della Casa bavarese è disponibile in cinque differenti motorizzazioni: 218d (143 CV), 220d (184 CV), 225d (218 CV) e 220i (184 CV). A queste versioni si affianca poi la sportiva M235i, con il suo sei cilindri TwinPower Turbo da 3.0 litri in grado di sviluppare una potenza di 326 cavalli. In Italia il listino prezzi varia dai 30.600 euro della 220i ai 48.050 euro della M235i.

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Chicago: tris d’assi

 

di Maurizio Elviretti

 

L’8 febbraio, negli States, avrà inizio una delle manifestazioni automobilistiche più in voga del pianeta: il Chicago Auto Show, dove fino al 17 febbraio saranno esposte e presentate al pubblico le maggiori proposte dell’anno appena passato e di questo in corso. Molti i marchi noti e tante le novità che prenderanno corpo in questa kermesse. In questo articolo andremo a descrivere quali, secondo noi, potrebbero essere le auto più interessanti presenti al salone. Iniziamo con l’Aston Martin che presenta la V12 Vantage S; l’estrema evoluzione della famiglia Vantage e risolve così il “mistero” delle anticipazioni pubblicate negli scorsi giorni, da cui era possibile intuire solamente che Aston Martin stesse lavorando su una vettura decisamente veloce e performante, ed infatti così è. La V12 S dispone di un’evoluzione del noto V12 da 5.9 litri, denominato AM28, che sviluppa una potenza massima di 573 CV (a 6.750 giri/minuto) e si rivela quindi più potente di 56 CV rispetto al 5.9 dell’uscente V12 Vantage. La coppia aumenta di 50 Nm e raggiunge i 620 Nm (a 5.750 giri/minuto). Lo 0-100 km/h deve ancora essere comunicato, ma è lecito attendersi un valore di qualche decimo inferiore rispetto ai 4.2 secondi della V12 Vantage. La velocità massima è invece di 330 km/h. Grazie a quest’ultimo risultato può essere indicata come l’Aston Martin di serie (One-77 esclusa) più veloce mai realizzata. A livello tecnico si segnala l’utilizzo della trasmissione Sportshift llI, ovvero un cambio robotizzato a 7 rapporti, sulla V12 Vantage era a sei marce, montato in blocco con il differenziale posteriore: lo schema meccanico è quindi transaxle. Completa il gruppo trasmissione anche un differenziale di tipo meccanico. I tecnici di Gaydon hanno poi lavorato per contenere la massa, inferiore di 25 chili rispetto alla Vantage che sostituisce. L’Aston Martin V12 Vantage S si caratterizza inoltre per i cerchi in lega forgiati da 19 pollici, con design a 10 razze e dalla finitura Graphite, che vestono Pirelli P Zero Corsa nelle misure 255/35 ZR19 all’anteriore e 295/30 ZR19 al posteriore. L’impianto frenante è composto da dischi in carbo-ceramica, dal diametro assai generoso: 398 mm all’avantreno (con pinze a 6 pistoncini) e 360 mm al retrotreno (4 pistoncini). Le sospensioni regolabili Adaptive Damping System permettono inoltre di scegliere fra le modalità Normal, Sport e Track. L’elaborazione viene completata da un nuovo impianto di scarico, dalla mascherina anteriore in fibra di carbonio e da inedite finiture interne, compresi i sedili in alcantara. Il tetto ed altri particolari del corpo vettura sono verniciati di nero. Restano sconosciute disponibilità e prezzi, ma è possibile immaginare un listino pericolosamente vicino ai 200.000 euro. Passando al marchio “Italiano” per eccellenza, sarà presente a Chicago anche la Fiat 500L Living, che racchiude più auto in una: ha l’agilità e la compattezza di un’auto media, il comfort e i contenuti di una station wagon di segmento C, lo spazio e la versatilità d’uso di un MPV. Rappresenta dunque un modo nuovo di concepire l’auto, soprattutto sul modo in cui essa viene vissuta: il “living space”, da cui prende il nome, diventa così protagonista in questa vettura. Nonostante l’aggiunta della terza fila di sedili, la nuova vettura è l’MPV a “5+2 posti” più compatto della sua categoria: è infatti lunga 435 cm, larga 178 e alta 167. Inoltre, pur essendo 20 cm più corta di una Station Wagon del segmento C, la Fiat 500L Living assicura eccezionali valori di abitabilità, spazio e capacità di carico come dimostra un volume di 638 litri. Fiat 500L Living sarà equipaggiata con due propulsori benzina, 1.4 16v da 95CV e 0.9 TwinAir Turbo da 105 CV, e due turbodiesel: 1.6 Multijet II da 105CV e 1.3 Multijet II da 85CV, quest’ultimo abbinato anche al cambio automatico. Due gli allestimenti previsti (Pop Star e Lounge), entrambi con 5 o 7 posti, 19 colori esterni (inclusi 11 bicolore) e 6 rivestimenti interni, 15 tipologie diverse tra cerchi in lega e coppe ruota: in totale sono ben 282 le combinazioni possibili. La nuova Fiat 500L Living offre inoltre una dotazione da segmento superiore dotata di interni in pelle, sistema di navigazione integrato e retrocamera per l’assistenza alle manovre in retromarcia. Al Chicago Auto Show sarà presentata in anteprima la Subaru Legacy 2015: per ora si può solo intuire il profilo dell’auto in questione visto che le immagini diffuse ritraggono solo la parte alta della fiancata. In particolare, si nota l’andamento della linea che riprende il concetto di coupé a 4 porte per via del parabrezza inclinato e dei montanti anteriori più sottili rispetto al passato. L’insieme è impreziosito dalle cornici cromate delle superfici vetrate, mentre il carattere dell’auto è sottolineato dalla linea che parte dal gruppo ottico posteriore e termina sul passaruota anteriore. Nessuna notizia certa sulle motorizzazioni, ma è ipotizzabile che i propulsori siano due 4 cilindri a benzina: un 2.5 da 173 CV e un 2 litri turbo, da 250 CV. Per entrambi si prospetta una convivenza con una trasmissione automatica a variazione continua e con l’immancabile trazione integrale. Ovviamente, qualora dovesse arrivare sul mercato europeo, una motorizzazione a Gasolio sarebbe a dir poco obbligatoria. Intanto, prima di sbilanciarci sui dati per l’eventuale variante pensata per il Vecchio Continente, attendiamo il debutto, anche per scoprirla nella sua veste definitiva.

Motor Bike Expo di Verona

Saloni di fine Gennaio

 

di Maurizio Elviretti

 

Un duemilaquattordici che si è aperto all’insegna delle due e quattro ruote. Il NAIAS di Detroit, il Brussels European Motor Show, ma anche tutta una serie di altre kermesse che hanno caratterizzato (e caratterizzeranno) gli ultimi giorni di Gennaio e i primi di Febbraio. Si parte dallo scorso 17 gennaio, quando in terra teutonica, precisamente a Dresda, si è aperto il SachsenKrad, la prima fiera dell’anno dedicata al mercato del motociclo, una piattaforma di lancio per gli appassionati e i professionisti del settore che avranno la possibilità di scoprire in anteprima le tendenze della stagione e di attivare importanti rapporti commerciali. In esposizione: attrezzature tecniche, quad, moto di seconda mano, abbigliamento e navigatori, oltre a servizi assicurativi e finanziari e libri tematici. Ad attrarre il maggior numero di visitatori è di sicuro l’immancabile competizione per il titolo di “Grid Girl”, giunta ormai all’ottava edizione. Successivamente, nel week end che va dal 24 al 26, il primo appuntamento italiano che si terrà a Verona: il “Motor Bike Expo”, rivolto agli appassionati più autentici ed esigenti, è il primo importantissimo appuntamento annuale, al quale le case motociclistiche aderiscono direttamente ed in forma ufficiale. Viene offerta una cornice comoda ed adeguata alle necessità di spazio e logistica, consona alle ambizioni del nuovo salone, attento alla dimensione internazionale. Non mancheranno importanti iniziative d’informazione e sensibilizzazione sui temi della sicurezza, dell’ecologia e delle normative d’omologazione. I visitatori, inoltre, potranno acquistare direttamente in loco i prodotti preferiti nelle ampie aree mercato: questo rappresenta un ulteriore punto di forza del salone. Si tratta dunque di una manifestazione altamente innovativa in linea con i desideri degli appassionati. Numerose le novità del “Motor Bike Expo”: la possibilità offerta ai motociclisti di parcheggiare all’interno del quartiere fieristico; la creazione di spazi riservati al business in cui gli operatori presenti in fiera potranno fissare i propri incontri in ambienti dotati di comfort e dei necessari supporti professionali. Il weekend successivo, dal 31 gennaio fino al 4 febbraio, spostandosi a Modena si potrà assistere al Motorsport ExpoTech: una fiera dedicata al motorismo da competizione, riservata a professionisti, team, piloti, aziende, sponsor, marketing manager, ingegneri e tecnici. La rassegna presenterà tutte le novità nei settori auto, moto, kart, avio e nautico, dalla progettazione alla subfornitura, dal prodotto finito ai materiali innovativi. L’evento si divide in 4 aree tematiche: Area Tecnica, Area Sportiva, Area Organizzatori competizioni e Autodromi e Area Educational. Appuntamento da non perdere per chi il motorismo da competizione lo vive e lo pratica per lavoro e per passione. Telaio, carrozzerie, sospensione, ruote e pneumatici, impianto frenante, motore e impianti connessi, carburanti e lubrificanti, cambi e trasmissioni, impianti vari, tecniche di costruzione applicate a tutti i veicoli da competizione: auto, moto, kart, nautica e aerosport. Anche per quest’edizione Motorsport Expotech potrà vantare la presenza di ACI/CSAI Commissione Sportiva Automobilistica Italiana che patrocinerà l’evento e che organizzerà in sede fieristica le premiazioni dei campionati 2013. Nello stesso weekend, ma dal 31 gennaio fino al 2 febbraio, per chi volesse spingersi addirittura oltr’alpe, in Germania e precisamente ad Erfurt, ci sarà l’Automobilmesse Erfurt, una fiera imperdibile per tutti i professionisti del settore e gli appassionati delle quattro ruote. In mostra tutte le novità del settore, dalle utilitarie alle auto di lusso, suv, auto sportive e limousine, ma anche prodotti per la cura dell’auto e servizi assicurativi. Non mancherà una sezione dedicata alla mobilità elettrica con un’ampia gamma di veicoli elettrici e un’area test che offrirà la possibilità di provare l’auto dei vostri sogni. Negli stessi identici giorni, per chi invece preferisse andare sul classico o sul vintage, a Brema sarà possibile fare un giro al Bremen Classic Motorshow che presenterà il meglio dell’offerta d’auto e moto d’epoca. Con oltre 580 espositori Bremen Classic Motorshow attrae visitatori provenienti non solo dalla Germania ma anche da Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia.

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Brussels European Motor Show

 

di Maurizio Elviretti

 

Dal 16 al 26 gennaio protagonista la novantaduesima edizione del Salone di Bruxelles, dove saranno presentate innumerevoli anteprime belghe e diverse anteprime mondiali ed europee. Non abbiamo ancora ricevuto tutte le informazioni dai nostri espositori, ma siamo comunque in grado di rivelare tra le altre Nissan Qasqhai, Opel Meriva, Toyota Verso 1.6 diesel, BMW M4 Coupé, Porsche Macan e Porsche 911 Turbo S Cabrio. Sarà presentata anche la nuova Lexus CT 200h: frontale ridisegnato e le emissioni scendono a 82 g/km, mentre per il resto la piccola auto di lusso del marchio premium Toyota non presenta cambi sostanziali. Il restyling riguarda soprattutto la parte anteriore, con la nuova mascherina “a clessidra” tipica delle ultime Lexus, ma in coda rimane più o meno invariata. Migliorano gli interni, con più dotazioni e materiali di migliore qualità, e cambia la versione F-Sport, caratterizzata da una più marcata impronta sportiva. Interventi tecnici sul powertrain ibrido hanno permesso di abbassare ulteriormente i consumi a prestazioni invariate: la potenza massima erogata dall’Hybrid Synergy Drive è di 100 kW / 136 Cv, per una velocità massima di 180 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi. Ancora più bassi i consumi, con 3,6 litri / 100 km nel ciclo combinato, ai quali corrispondono emissioni di CO2 di soli 82 g/km. Dopo aver già aggiornato le varianti berlina, Sportour e coupé, Renault presenta ora il restyling anche della Mégane Coupé-Cabriolet. La vettura sarà commercializzata da gennaio inizialmente in Belgio, approfittando dell’anteprima di Bruxelles, mentre gli altri 15 mercati internazionali cui è destinata dovranno attendere fino a marzo. Al pari delle altre versioni della gamma Mégane, anche la CC ha beneficiato del debutto del dispositivo di infotainment R-Link, offerto di serie o in opzione a seconda degli allestimenti e dotato di uno schermo touch-screen da 7 pollici. Caratterizzata da linee dinamiche ed eleganti, la Mégane CC dispone del tetto panoramico più grande del segmento di appartenenza, in grado di minimizzare le turbolenze quando si viaggia oltre i 90 km/h. Le dotazioni di serie sulla sicurezza sono all’altezza e l’offerta motoristica rimane analoga alla versione precedente (diversamente articolata in base ai mercati di destinazione). La rinnovata Mégane CC è assemblata nello stabilimento Renault di Douai insieme ai modelli Scénic, Grand Scénic e Scénic Xmod. Ancora più hi-tech, ancora più flessibile dal punto di vista della vita a bordo; con un nuovo turbodiesel (progettato ex novo) e un sostanziale aggiornamento alle dotazioni multimediali. Ecco, in estrema sintesi, la carta d’identità della nuova Opel Meriva 2014, versione restyling della seconda serie che Opel ha anticipato nelle scorse ore con le prime immagini ufficiali e l’indicazione delle novità e caratteristiche tecniche. L’immagine generale del corpo vettura della nuova Opel Meriva (tutto improntato all’ergonomia, dalle porte FlexDoors con apertura “ad armadio”, alla disposizione modulare dei sedili FlexSpace che permettono abitabilità a 2, 3, 4 o 5 posti, a seconda delle esigenze, al sistema portabiciclette FlexFix dietro il paraurti posteriore), porta in maniera evidente la somiglianza stilistica con la recentissima Insigna restyling (esposta nel mese di settembre al Salone di Francoforte): da segnalare la griglia anteriore, di maggiori dimensioni e a rifinitura cromata, il nuovo design per l’impianto di illuminazione anteriore (con luci diurne a Led) e posteriore; caratteristica è la linea di cintura “a onda”. A livello di motorizzazione, la nuova Opel Meriva MY 2014 offre una delle novità più ghiotte. Si tratta, più nel dettaglio, del nuovo 1.6 Cdti, turbodiesel “di nuova generazione” sviluppato partendo da un foglio bianco in prima assoluta nella gamma Meriva (debutta a bordo della nuovissima Zafira Tourer), e destinato a sostituire i 1.3 e 1.7 Cdti. L’equipaggiamento di serie della nuova Opel Meriva MY 2014 comprende, fra le novità, un aggiornato sistema di infotainment IntelliLink sviluppato per la connettività con smartphone e i principali device portatili multimediali. Il controllo delle funzioni infotainment avviene attraverso lo schermo centrale da 7”, ed è dotato di connettività Bluetooth e del sistema di navigazione Navi 650 e Navi 950, con possibilità di inserimento destinazione vocale (tecnologia già presente a bordo di Opel Insignia).

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In vendita la Benetton B196 di Jean Alesi

 

di Maurizio Elviretti

 

Non capita spesso di trovare in vendita una monoposto che abbia avuto un ruolo di rilievo nella storia recente della Formula Uno, ed è ancora più raro che questa abbia un prezzo paragonabile a quello di una supersportiva stradale.
 E’ il caso della Benetton B196 che fu di Jean Alesi, e che è stata messa in vendita dallo specialista statunitense Starwood Motors al prezzo di 389 mila dollari, pari a 283.000 euro. 
A titolo di paragone una Ferrari F300 è stata recentemente proposta al corrispettivo di 840.000 euro, mentre la F2002 ha raggiunto quota 1,63 milioni di euro.
 Esemplare numero 4 delle sei prodotte in totale dalla Benetton Formula Ltd di Enston, in Gran Bretagna, al costo unitario di 5,8 milioni di euro, questa monoposto è stata protagonista della stagione immediatamente successiva all’uscita di Michael Schumacher dal team anglo-italiano, ovvero quella del 1996 in cui Jean Alesi ottenne con la B196 tre secondi posti e quattro terzi posti, chiudendo il Campionato con la terza posizione assoluta nel Mondiale Costruttori. 
L’auto, in vendita negli USA, è stata riadattata allo scopo di promettere al futuro proprietario il massimo divertimento possibile da parte di un pilota non professionista, grazie alla sostituzione del motore originale Renault RS8, che richiederebbe peraltro tutta la manutenzione di un Team di F1, con un più addomesticato Ford Cosworth DFR limitato nel regime massimo a 10.000 giri ed accoppiato ad un comando del cambio sequenziale Pro Shift installato dalla Williams Racing Development North Carolina per facilitarne l’impiego rispetto alla trasmissione originale.
 Completa l’offerta Starwood Motors un pacchetto costituito da diversi set di gomme e cerchi originali, da alettoni e musetti di ricambio, dalle coperte termiche per i pneumatici e da numerosi ricambi, per di vivere in pista le sensazioni uniche di una monoposto di Formula 1.

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Kia Rio

 

di Maurizio Elviretti

 

Non tutti la conoscono, ma la Kia Rio è tra le migliori “quattro metri” in circolazione. Non c’entra niente con la vecchia versione in stile station low-cost di qualche anno fa, e anzi è diventata un’interessante alternativa a Punto, Fiesta e tutte le migliori della categoria. La versione a Gpl monta un quattro cilindri 1.2 CVVT con un motore silenziosissimo e la frizione leggera. La potenza (85 CV) è più che sufficiente per muoversi agilmente, mentre potrebbe essere un limite la mancanza di coppia per riprendere in scioltezza, senza scalare. Il cambio a cinque marce, comunque, è preciso e ben manovrabile, e anche nei frequenti seconda-terza cittadini non stanca mai. Una macchina che fa della semplicità il suo punto di forza, con i comandi chiari e intuitivi, con funzioni immediatamente individuabili e comprensibili. Un’oasi di pace vecchia maniera che consente di concentrarsi sulla guida. 
L’impressione di qualità nella Kia Rio è generalizzata, pare quasi d’essere su una delle solite tedesche, eccezion fatta per una certa rumorosità di rotolamento trasmessa dai pneumatici alla scocca a velocità autostradali. Una caratteristica del resto comune a parecchi modelli orientali, messa in risalto dall’eccellente silenziosità dei motori a benzina. Il cambio è morbido e preciso anche quando la meccanica è fredda.
 In un quadro complessivo davvero positivo e apprezzabile, stona la sgradevolezza di risposta del servosterzo elettrico, con uno strano feeling soprattutto in fase di riallineamento.
 In alcune condizioni di sole, la mattina e nel pomeriggio, è un po’ eccessivo il riflesso che spara l’estesa e pianeggiante superiore della plancia, ma si tratta davvero di un dettaglio. Nota finale sul consumo, indicato dal trip di bordo, viaggiando a benzina: 5,9 l/100 in autostrada e a 130 km/h con una media globale di 5,6 l/100 km.

Tokyo 2013, una panoramica sullo stand BMW

Salone di Tokyo 2013

 

di Maurizio Elviretti

 

Quella appena conclusa è stata la quarantatreesima edizione del Salone di Tokyo, dove molte novità hanno preso vita nei vari stand. Tanti appunto i modelli in anteprima e non sono state solamente le case nipponiche a far parlare di sé, ma hanno dato spettacolo anche le tedesche con modelli come Porsche Macan, Mercedes Classe S65 AMG o ancora Bmw con la Serie 4 Cabriolet. Iniziamo proprio con Bmw che proponeva in scena la Nuova Serie 4 nella variante “scoperta”, la Cabriolet. Rispetto alla versione “tradizionale”, questa sembra riprendere tutto nello stile e forse anche nelle motorizzazioni in listino. Dalle informazioni finora divulgate sembra che le motorizzazioni in listino spazieranno da potenze di 185 cavalli fino alle più performanti da 306 e rimaniamo comunque in attesa della più sportiva di tutte: la M4 Cabriolet che promette di esser equipaggiata dal potentissimo 450 cavalli. Gioca in casa il brand nipponico di Honda, presentando ancora una volta in veste di concept il suo Urban Suv. Si tratta di un piccolo crossover compatto di segmento B che andrà a fronteggiarsi con vetture come Mazda CX-5, Nissan Juke, Suzuki S-Cross per quanto riguarda le giapponesi, altrimenti Peugeot 2008, Chevrolet Trax, Renault Captur per quanto riguarda le altre vetture appartenenti a quel segmento. Le dimensioni del concept sono di 4 metri e mezzo di lunghezza e nasce sul pianale di Honda Jazz: la piccola compatta della Casa del Sol Levante. Il debutto previsto anche in Italia è fissato per il prossimo anno, ed in listino la troveremo con propulsori sia a gasolio che ibridi che sembrano esser stati di successo per Honda. Passiamo ora alle novità proveniente da un marchio di lusso, parliamo di Jaguar che per l’occasione ha proposto al pubblico l’interessante coupè sportiva F-Type. Finora in commercio è stata lanciata la versione cabrio ma a breve avremo modo di vedere anche la sua variante “chiusa”, che finora è stata oggetto di prove su pista anche se in veste chiaramente di muletto. Con la versione “scoperta” la coupé condividerà tutte le motorizzazioni in listino: quindi i 3 litri V6 da 340 e 380 cavalli oltre al più potente 5 litri da ben 498 cavalli di potenza massima. L’arrivo sulle strade è fissato per l’inizio del 2014. Arriviamo ora all’ammiraglia di casa Mercedes: la berlina di lusso che accomuna l’eleganza con la sportività, poiché nello specifico stiamo parlando della variante S65 AMG. Rispetto alla S63 AMG, già da qualche mese in listino, questa monterà un 6 litri V12 sotto il cofano dotato di doppia sovralimentazione con una potenza complessiva di ben 629 cavalli con 1000 Nm di coppia sviluppata. Inutile dire che il modello sarà dotato di trazione integrale e cambio automatico 4MATIC. Giocava in casa Nissan, proponendo al pubblico la nuova Nissan GT-R nella variante sportiva Nismo. Rispetto alla “normale” GT-R in listino, questa avrà sotto al cofano un propulsore V6 biturbo, 3.8 di cilindrata e con una potenza di circa 600 cavalli. Esteticamente le novità riguarderanno un pacchetto che andrà a migliorarne l’aerodinamica come l’alettone posteriore. Chiudiamo con le novità presenti al Salone di Tokyo 2013 con Porsche, che dal canto suo ha presentato in anteprima la Nuova Macan, il SUV di medie dimensioni basato sull’ Audi A5. La sua comparsa, oltre che a questo Salone, l’ha fatta contemporaneamente anche al Salone di Los Angeles. Esteticamente Porsche Macan riprenderà lo stile di Porsche Cayenne e nello specifico sarà equipaggiato di freni in carboceramica, oltre che da un design puramente sportivo che non farà venir meno l’eleganza tipica di Porsche.