Focus ST

Ford Focus ST: la prova

 

di Valerio Verdone

 

Per tutti coloro ai quali la Focus RS può apparire troppo estrema, c’è la Focus ST, disponibile anche in variante wagon e a gasolio, che ha guadagnato con il restyling un’estetica più audace ed un assetto più raffinato. La linea si distingue dalla versione precedente, per via del cofano sportivo, dei gruppi ottici anteriori più sottili, e della calandra specifica in cui campeggia, inequivocabile, il logo ST. Nella fiancata troviamo le minigonne d’ordinanza, mentre sul portellone spicca lo spoiler che non lascia dubbi sulle sue intenzioni. Completano il quadro i nuovi cerchi in lega da 19 pollici (optional) e lo scarico centrale di grandi dimensioni che esalta il sound del suo cuore da 250 CV. La caratterizzazione sportiva si ritrova anche all’interno, dove il guidatore ed il passeggero anteriore ricevono il caloroso abbraccio dei sedili Recaro, e l’ambiente si arricchisce di 3 indicatori supplementari sulla plancia, della pedaliera sportiva e del pomello del cambio con la parte superiore in alluminio. Non manca un sistema d’infotainment di ultima generazione come il SYNC 2 con tanto di schermo touch da 8 pollici e comandi vocali. Al volante il sound del 2.0 Ecoboost da 250 CV e 360 Nm di coppia è coinvolgente, e si percepisce subito che i 248 km/h di velocità massima ed il tempo dichiarato per scattare da 0 a 100 km/h, ovvero 6,5 secondi, non sono dati messi lì tanto per impressionare chi legge le caratteristiche dinamiche. Merito anche delle barre antirollio maggiorate, degli ammortizzatori aggiornati, di nuove molle anteriori e di un servosterzo elettrico rivisto. Completano il quadro il sistema predittivo antislittamento ed il dispositivo deputato al controllo della coppia motrice che rende l’auto più agile del modello precedente. Ne deriva una guida coinvolgente e sicura allo stesso tempo, la Focus ST è un’auto veloce ma gestibile, e persino rassicurante in certi frangenti, anche se occorre tenere a mente che la potenza che arriva alle ruote anteriori è tanta e, in certi frangenti, potrebbe destabilizzare l’avantreno. Comunque, con il restyling è arrivato anche lo start&stop che ha migliorato l’efficienza dell’auto del 6%, portando il consumo ad un valore di 6,8 l/100 km e le emissioni di Co2 a 159 g/km. Il prezzo? 33.000 euro tondi tondi, una cifra giustificata dai contenuti, che consente di mettere in garage una sportiva con un ampio bagagliaio, tanto spazio a bordo, ed un aspetto racing. Un’auto da poter utilizzare, volendo, tutti i giorni e che i più audaci possono scegliere nell’appariscente livrea Racing Yellow dell’esemplare della nostra prova.

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Ford: una serie speciale per i 50 anni della vittoria a Le Mans

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Sono passati ormai cinquanta anni da quando Ford con la sua GT40 riuscì a portarsi a casa una grandissima soddisfazione nell’impegnativa 24 Ore di Le Mans del 1966, conquistando in un sol colpo tutti i gradini del podio. Esattamente a mezzo secolo di distanza, per celebrare quella grande vittoria, la casa dell’ovale propone una serie limitata dei suoi modelli sportivi che saranno venduti proprio in Francia i quali saranno caratterizzati prima di tutto dalla livrea Black Mika abbinata alle “racing stripes” in grigio, proprio per omaggiare la GT40 che Bruce McLaren e Chris Amon portarono al trionfo in quella edizione. Fiesta ST, Focus ST, Focus RS e Mustang coupè sono i modelli in questioni, per ognuno ci sarà una produzione di sole 50 unità destinate al solo mercato francese con una targa numerata posta all’interno. Oltre alla speciale colorazione, sono previsti dei pacchetti con dotazioni aggiuntive rispetto a quelle di serie che si differenzieranno in base al modello: sulla Fiesta ST ci saranno cerchi in lega da 17” e i pacchetti Performance e Parking, sulla Focus ST il Pack Styling con cerchi da 18 pollici, sulla Focus RS i pacchetti City e Premium ed infine sulla Mustang il Premium Pack con cerchi da 19” e sedili in pelle. La gamma motori prevede per la Fiesta ST un 1.6 EcoBoost da 182 CV, per la Focus ST un 2.0 EcoBoost da 250 CV e un 2.0 TDCi da 185 CV, per la Focus RS un 2.3 EcoBoost da 350 CV e per la Mustang il potentissimo V8 da 421 CV. I prezzi vanno dai 27.200 euro della Fiesta St ai 47.100 euro della Mustang, passando per i 34.400 euro della Focus ST e ancora per i 42.500 euro della Focus RS. Tutti gli acquirenti potranno inoltre partecipare ad un sorteggio che si terrà nel mese di giugno che metterà in palio un viaggio alla prossima 24 Ore di Le Mans.

Ford

Born in USA

 

A cura di Federico Gianandrea De Angelis

Intervista di Filippo Gherardi al Salone di Parigi 2014

 

E’ tornato a trovarci nei nostri studi Marco Alù, direttore Pubbliche Relazioni Ford Italia, per parlarci delle tante novità presentate al Salone di Parigi da Ford, partendo dalla nuova Focus ST 2014: «Ford è un brand che si presenta da solo, è tra i più venduti al mondo e non poteva non avere una sua declinazione sportiva. A Parigi avevamo allestito un’area per le performance car in cui era protagonista assoluta la Focus ST, soprattutto perché prima avevamo solo la versione benzina di questo modello, mentre ora debutterà il turbodiesel da 185 cavalli; quest’ultima risulta più in linea con le esigenze del mercato attuale, dove si cercano buone performance ma non motori eccessivamente impegnativi». Al nuovo motore appena menzionato si affianca l’ormai consolidato Ecoboost 2.0 da 280 Cv, ma nell’intervista con Alù ci siamo soffermati anche sulle novità riguardanti il design dell’auto: «La Focus St segue l’evoluzione stilistica di Focus, ha assunto quello che è il nuovo family look, in particolare nella parte frontale; è un’auto profondamente rinnovata sia in generale che nello specifico modello ST, perche al di là di quello che è l’aspetto estetico ci sono cambiamenti in parti non visibili della vettura: il pianale è stato modificato e irrigidito per esaltare ancor di più le caratteristiche dinamiche di guida, gli interni sono diversi e ci sarà tanta tecnologia inedita, come ad esempio il nuovo sistema SYNC2. Per quanto riguarda le colorazioni, ce ne sono due specifiche che hanno attinenza con il carattere sportivo della vettura e che caratterizzeranno in particolare la Focus ST, ma ovviamente saranno disponibili anche colori più tradizionali. Tornando alla tecnologia, Focus fa debuttare in Europa il SYNC2, una nuova frontiera per l’infotainment di Ford, che aggiunge al vecchio sistema il touch screen e tante altre funzioni prima non esistenti sul SYNC1. Per esempio, abbiamo inserito un vocabolario più ricco che rende immediato il dialogo con la macchina stessa, e avremo dei controlli vocali molto naturali e più facili da impartire». Per terminare con la nuova Ford Focus ST, il Direttore Pubbliche Relazioni del grande ovale ci ha svelato anche le date di lancio: «La ST dovrà prima attendere le normali procedure di lancio della Focus, che troveranno il proprio coronamento il 22 novembre, dopo di che passeremo al lancio delle versioni più performanti che completeranno la gamma, diciamo che sul mercato la ST arriverà a gennaio, non c’è molto da attendere». Da un brand simbolo come quello di Focus, siamo passati ad un altro ugualmente famoso e fortunato: Ford C-Max. A Parigi si è visto il restyling di questa sette posti dall’abitacolo estremamente versatile, ma la parola chiave che racchiude le qualità di questo veicolo è capienza, in quanto la C-Max vanta una bagagliaio capace di ampliare il proprio spazio da 92 a 1723 litri, un record per il segmento. Ma ecco come ce l’ha descritta Alù: «C-Max è una star assoluta, è l’auto che meglio ha interpretato l’evoluzione culturale dei clienti italiani negli ultimi anni. Nel mercato italiano, dal dominio  del concetto di station wagon come vettura di famiglia nei segmenti C e CD, si è passati alla ricerca di una risposta più moderna all’esigenza dell‘automobilista. La C-Max, con la sua grande capacità di carico, la sua grande abitabilità, il suo posto di guida alto rispetto alla strada, ha intercettato perfettamente questo bisogno diventando protagonista assoluta del segmento, tanto con la versione a cinque posti quanto con quella a sette. Nelle due versioni la configurazione dei sedili consente di avere delle capacità ci carico straordinarie, in linea, e anche superiori, a quelle che erano proprie delle tradizionali station wagon. Per quanto riguarda le motorizzazioni, è disponibile una gamma veramente completa, e tra i propulsori a benzina il top è il 1.0 tre cilindri che è stato per tre volte consecutive il miglior motore del mondo. Questo rappresenta oggi una scelta concreta che, pur riconoscendo le difficoltà generali delle motorizzazioni benzina in Italia, ci sta comunque dando dei risultati migliori dei precedenti: il 1.0 è  un’ottima soluzione per quelli che amano la motorizzazione benzina ma non vogliono gravarsi di costi di gestione eccessivi, e inoltre ha dei canoni assicurativi minori, è molto ecologico e ha bassi consumi. Poi abbiamo il 1.5 turbodiesel Euro6 che prenderà posto del 1.6 euro5, risponde a tutte le ultime normative e sarà un motore che continuerà il cammino dei diesel già collaudati sugli altri modelli Ford». Ecco quando arriverà sul mercato la nuova C-Max, e soprattutto a quale target sarà rivolta: «La macchina arriverà in primavera 2015, il target è quello della classica famiglia giovane composta da padre, madre e due figli, che ha bisogno di vetture capaci di fornire un buon compromesso tra l’ottima abitabilità e i non eccessivi ingombri, per avere comunque un facile uso cittadino della vettura». Per un discorso di denominazione, è stato semplice trasferirci dalla C-Max alla nuova S-Max, che si presenta con un design fortemente rinnovato e più scolpito rispetto al modello precedente, e soprattutto ha permesso il debutto in Europa dello sterzo adattivo. Arriverà nelle concessionarie in primavera, e Marco Alù ce l’ha descritta così: «È una vettura straordinaria, un altro nuovo membro della famiglia Max, ma in questo caso parliamo del capostipite, perché quando arrivò nel 2006 si presentò come un unicum per il segmento, lo ha praticamente inventato. Dal 2006, quando vinse il premio come auto dell’anno, la S-Max è rimasta sola nel segmento, tanto da spingere i competitors a cambiare radicalmente la natura di qualche auto per entrare nel nuovo mercato. La macchina è completamente rinnovata, ma come tutte le vetture di successo non aveva bisogno di essere stravolta, necessitava solo di una semplice evoluzione stilistica in chiave moderna, come appunto le linee più scolpite. Le novità di S-Max sono tantissime, tra cui lo sterzo adattivo, il quale riesce elettronicamente a capire le condizioni di guida, la velocità e il tipo di strada, adattando in questo modo la sua leggerezza a quelle che sono le caratteristiche del momento che si sta vivendo alla guida della vettura; è un qualcosa che la rende tecnologicamente molto avanzata. Altra novità, forse la più importante, ma non esclusiva di S-Max,  è il debutto assoluto in Europa, su vetture che non siano SUV o Pick-up, della trazione 4×4 intelligente: in precedenza era appannaggio dei marchi premium, e per questo deve essere considerata una curiosità rilevante in grado di aprire a Ford delle fasce di clientela fino ad oggi non considerabili». Intervistare rappresentati di casa Ford è un viaggio nella tecnologia, perché molte delle loro creature arrivano spesso come novità assolute, in particolare su S-Max ci sono: monitoraggio della zona d’ombra, riconoscimento dei segnali stradali, monitoraggio e mantenimento della corsia di marcia, monitoraggio dell’attenzione del guidatore e il sistema Easy-Fold, che permette di ripiegare con facilità i sedili per definire il numero di posti e lo spazio per i bagagli. È una macchina rivoluzionata quindi, ma quali sono gli obiettivi che Ford si pone a lungo termine? Ce lo ha spiegato sempre Alù: «Innanzitutto è importante ricordare che spesso ritroviamo su vetture della nostra casa tecnologie che solitamente si trovano su marchi premium, e a volte addirittura come optional, invece noi le abbiamo inserite su un’auto che ha sicuramente una maggiore accessibilità economica. Per quanto riguarda gli obiettivi, vogliamo dominare il segmento specifico, ma bisogna prima fare una distinzione: in Europa si ha un peso, in Italia un altro. In Italia ci confrontiamo con un segmento che vale 50mila vetture l’ anno, piccolo e dominato dal cliente business,  ossia dirigenti che hanno possibilità di scegliersi l’auto aziendale. A loro vogliamo creare dei dubbi: scegliere una vettura premium ma magari poco accessoriata, o una non premium con tecnologie che spesso non si trovano nemmeno su quelle premium?». Anche se ha Parigi ha lasciato le luci dei riflettori ad altre vetture, era doveroso dedicare qualche parola alla nuova Mondeo, che per la prima volta introduce sul mercato dei gruppi ottici anteriori con tecnologia a Led: «È un tipo di tecnologia italiana, un sistema adattivo complessivo che debutta con Mondeo, con la capacità di adeguarsi alle condizioni di luce e di orientare il fascio in funzione della direzione di andamento della vettura. In generale, Mondeo ci accompagna dal ’93 e ci ha dato grandi soddisfazioni, quindi aspettavamo con ansia di poter lanciare il modello nuovo. E’ bella, moderna e tecnologica, anche lei farà venire parecchi dubbi ai clienti, perché si pone l’obiettivo di insidiare l’auto indiscussa leader del genere». Le luci dei riflettori lasciate a Parigi da Mondeo erano tutte per la Mustang, che dopo 50 anni dal suo lancio in America fa il suo debutto anche nel Vecchio Continente, nonostante il momento di difficoltà proprio del mercato europeo. Ma questo sembra non rappresentare un problema come ci spiega Alù: «Portare la Mustang in Europa ha un significato che va oltre, non dobbiamo confondere la situazione del mercato italiano nei confronti di un certo tipo di vetture con quello è il mercato europeo dove tante penalizzazioni non ci sono ,come i super bolli. Il punto è che Mustang è un simbolo potente, esiste da sempre ed è fortemente legato sia al marchio Ford che alla storia dell’auto americana degli ultimi 50 anni, raggiunge anche la testa di chi non è appassionato di automobili. Nessuno meglio di Mustang può portare all’Europa una visione più ampia del marchio Ford, perché il grande ovale è da sempre ai primissimi posti nelle vendite del mercato continentale, ma è caratterizzato nella mente dei consumatori da macchine come Focus, Fiesta e Mondeo. Sono macchine straordinarie che ci danno, e ci daranno, tante soddisfazioni, ma Ford è molto di più e gli europei lo scopriranno presto, perché cominciamo con la Mustang, ma proseguiremo con i SUV». Entrando più nel dettaglio, il rappresentante di Ford ci ha svelato i punti di forza di Mustang e le caratteristiche dei suoi propulsori: «Quella gialla presentata a Parigi è già una Mustang in versione europea, con tutti gli accorgimenti che la rendono omologabile. Le motorizzazioni però sono globali, e sono due: una è quella del sogno americano, il v8 5.0 con 418 cavalli, il propulsore per eccellenza di Mustang, che verrà commercializzato in Europa e in Italia sia con il cambio manuale che con quello automatico ad un prezzo inferiore ai 45mila euro. Per il mercato europeo però Il motore più interessante è il 2.3 turbo boost con quattro cilindri da 314 cavalli, il quale, essendo un motore turbo, dà la risposta  adatta alle condizioni di guida europee, in cui a causa del traffico si richiedono accelerazioni e decelerazioni frequenti. Mustang  arriverà in Europa alle porte dell’estate 2015 in due versioni, la fastback e la cabriolet». Infine, Ford ha voluto mostrare i muscoli anche in termini di dimensioni all’ultimo Salone di Parigi, ed è quindi impossibile non parlare di SUV con Alù, in particolare della nuova Ford Edge: «E’ un SUV considerato in America di classe media, mentre in Europa si pone al pari delle più importanti vetture della categoria. E’ lunga  4,81 metri, ha cinque posti e fornisce grande abitabilità. Edge è un’altra ambasciatrice del grande ovale, arriva per dimostrare cosa significa Ford nel segmento dei SUV, l’unico che in Europa sta crescendo di mese in mese».

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Ford: premi e tecnologia

 

Intervista di Flavio Grisoli

Testo a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Abbiamo avuto il piacere di ospitare nei nostri studi televisivi Marco Alu, Direttore Relazioni Esterne Ford Italia. Tra le tantissime novità che abbiamo analizzato insieme a lui, siamo partiti col parlare della vittoria del motore EcoBoost 3 cilindri che per il terzo anno consecutivo, cosa mai successa prima, ha ottenuto il titolo di motore dell’anno, vincendo inoltre anche il premio Best Engine Under 1.0-litre: “Per noi si tratta di una grandissima soddisfazione,  sapevamo che questo motore ci avrebbe dato molte gioie, ma non ci aspettavamo che arrivasse a tanto. A noi piace ormai definirlo insuperato e insuperabile, del resto se per tre anni consecutivi si vede riconfermato con larga maggioranza motore dell’anno, evidentemente vuol dire che i nostri ingegneri hanno fatto un gran lavoro. E’ un motore straordinario, di una flessibilità incredibile che ci consente quindi di utilizzarlo praticamente su quasi tutte le auto della nostra gamma, possiamo dire che oggi rappresenta lo stato dell’arte dell’ingegneria automobilistica. I nostri ingegneri – ha proseguito Marco Alu – hanno infatti trovato una soluzione che riduce quello che è il problema maggiore di questi motori con due o tre cilindri: le vibrazioni. Grazie a un gioco di equilibrio dei volani il motore risulta essere molto stabile, e questo è già un primo risultato importante, poi la sua flessibilità lo rende talmente modulabile che l’abbiamo portato dai 100 cv fino ad oltre 200cv, un range in cui il motore ha dimostrato di riuscire a spingere in maniera equilibrata anche masse importanti, si tratta insomma di un motore che con un piccolo ingombro riesce a risolvere i problemi su una molteplicità di prodotti. Ottime sono poi le caratteristiche sia in termini di consumo che di emissioni. Noi consigliamo sempre al consumatore di chiedersi quanto il suo uso dell’automobile giustifichi il sovrapprezzo delle motorizzazioni alternative. Difficilmente, infatti, il cosiddetto vantaggio alla pompa permette di recuperare la differenza, quei 1000, 2000, anche 4000 euro che ci sono tra l’acquisto di un motore benzina e uno con una motorizzazione alternativa, del resto ormai la differenza tra diesel e benzina si aggira intorno ai dieci, quindici centesimi al litro. Secondo noi la soluzione perfetta è proprio una motorizzazione 1.O Ecoboost, che comunque sia con 100 che con i 125 cv risulta divertentissima da guidare e assicura, a chi lo ama, il sound del motore benzina, che è sempre un suono più stimolante rispetto al motore diesel”. Abbiamo chiesto a Marco Alu un parere su questi motori tre cilindri che adesso sembrano essere molto apprezzati: “Possono esprimere grandissime potenzialità, inoltre ormai si va sempre più alla ricerca di un alleggerimento delle vetture, ovviamente in sicurezza, e questi motori più piccoli più leggeri sono una soluzione che incide in maniera particolare sulla riduzione del peso della macchina che comportando  quindi una riduzione dei consumi e delle emissioni, oltre che a un risparmio per chi utilizza l’automobile. Noi ci pregiamo di essere stati i primi a tirar fuori un prodotto che fosse credibile per motorizzare vetture che fino a ieri si pensavano impossibili da motorizzare sotto un quattro cilindri”. Parlando di motorizzazioni alternative, non potevamo non parlare anche dell’elettrico: “Noi abbiamo già una Focus elettrica in commercio, e presto ne arriverà una  versione aggiornata, ma i risultati sono stati assolutamente modesti in termini di numeri. Purtroppo, infatti, le case automobilistiche sono mille anni avanti alle istituzioni locali e questo vale per quasi tutti paesi del mondo, certamente ce ne sono alcuni che sono molto più bravi di noi  ma non c’è nessuno che consenta davvero una motorizzazione elettrica che cmq implica grossi investimenti, cosa che oggi non esiste da nessuna parte. Anche le città più blasonate di Europa , sono meglio attrezzate di Roma e di Milano sicuramente, ma non sono in grado di gestire una motorizzazione elettrica. Per me il futuro dell’elettrico puro purtroppo è ancora lontano, oggi secondo me il futuro più immediato è non solo nello sviluppo ulteriore delle motorizzazioni tradizionali, diesel e benzina, che tanto possono dare ancora sotto il profilo dell’efficienza ed emissioni, ma soprattutto con le motorizzazioni ibride che sicuramente sono quelle che vedremo maggiormente sulle strade nei prossimi anni”. Ford è impegnatissima e all’avanguardia sul fronte della tecnologia e della sicurezza, dove ha sviluppato la tecnologia SYNC: “Il SYNC nasce da una duplice considerazione, la prima è che senza dubbio la sicurezza, e di questo Ford ne ha fatto sempre un cavallo di battaglia, deve essere al primo posto nella progettazione di una vettura, senza compromessi. La seconda è relativa al bisogno di prendere atto che ormai tutti quanti noi abbiamo dei devices, degli smartphone con i quali interagiamo e, ahimè, lo facciamo anche quando siamo in macchina; bisognava trovare perciò il modo di farlo in sicurezza. Il SYNC ci permette di raggiungere questo obiettivo, è una piattaforma aperta, che riesce a connettersi con grande facilità a qualsiasi tipo di device, indipendentemente dal sistema operativo che utilizza, e punta tutto sui sistemi vocali, con i quali possiamo attivare i principali comandi della vettura e addirittura farci leggere gli sms, che può sembrare una cosa divertente o un gioco, ma in realtà è comodissimo e, soprattutto, permette di lavorare su quella che è la più alta causa di incidenti in Europa e forse nel mondo, cioè la distrazione per scrivere un sms. Quindi, credo che la comodità che accresca la sicurezza sia una strategia doppiamente vincente. In questo senso noi ormai abbiamo adottato questo SYNC che per altro verrà  affiancato dalla SYNC 2 con la nova Focus che avremo in  ottobre che vedrà  aggiunto il touchscreen. In conclusione, posso dire che abbiamo equipaggiato con questo sistema più di undici milioni di vetture nel mondo, parliamo di quello che ormai è un must”. Si parla molto delle auto a conduzione automatica, abbiamo chiesto a Marco Alu se la Ford è interessata anche a questa nuova frontiera: “Per il ruolo che ricopriamo nel mondo, come importantissimo produttore di automobili, non possiamo non essere interessati a questo argomento, poi si può avere una visione più o meno ottimistica relativa a quelli che sono i tempi. Anche in questo caso, infatti, c’è bisogno dell’istallazione di infrastrutture che consentano a queste vetture di dialogare con qualcosa per sapere cosa succede dietro l’angolo, dietro la curva, dietro il dosso. Quindi bisognerà trovare dei protocolli di comunicazione comuni a tutte le case e ancora non ci sono e dei linguaggi di connessione car to car che consentano di gestire il traffico. Noi qualche passo concreto nel futuro lo faremo, per esempio la nuova S-Max quando arriverà avrà già un sistema di comunicazione car to car, è chiaro che per il momento dialogherà con le altre S-Max o con le Ford o con le altre case con cui troveremo degli accordi tecnologici. Si tratta di un primo passo, ma sicuramente parliamo di una sfida affascinante”. Quanto ai veicoli su strada, tra le diverse novità abbiamo sicuramente l’Ecosport, ma arriverà anche la Edge e, per gli amanti del brivido, la Mustang: “Per quanto riguarda l’Ecosport siamo in questo momento nel mese di lancio, abbiamo più di sedicimila ordini a livello europeo nonostante ci troviamo davvero nei primissimi giorni. È il nostro SUV compatto, quattro metri di vettura, molto carino e molto apprezzato specialmente dai giovani a cui è piaciuto molto esteticamente. Va a completare verso il basso, nel senso di dimensioni, la nostra famiglia di SUV. Si tratta di una vettura per altro portatrice di una nuova tecnologia, al SYNC aggiunge l’AppLink, un software che permette di attivare le app del proprio smartphone, ma solo le app che selezioniamo basandoci su determinati criteri di sicurezza, quindi non sceglieremo mai un giochino mentre selezioneremo spotify e Tomtom. Si tratta di un ulteriore passo avanti anche per il SYNC. Parlando della Edge, bisogna sottolineare come il segmento dei SUV sia l’unico in crescita, precisamente è cresciuto del 21% negli ultimi anni. Ormai, infatti, il concetto di SUV è cambiato, si è ampliato perché comprende anche il nostro Ecosport, che è un 4 metri, e arriva poi alle dimensioni di quella che sarà anche la Edge, ormai quindi è ampiamente superato il concetto del fuoristrada degli anni 80 che esplose come moda, parliamo di vetture multifunzionali che rispondono a tutte le  esigenze delle famiglie moderne, dando un senso di sicurezza e di controllo maggiore della strada grazie, ad esempio, alla guida alta e alle le dimensioni, che in qualche maniera hanno sostituito nel cuore dei consumatori quella che è stata per lungo tempo la Station Wagon che ancora va, ma che ha perso un po’ di appeal rispetto al passato. Su questo segmento che è in crescita, e che in Italia ormai ha raggiunto dimensioni che un tempo appartenevano a segmenti molto più ampi come volume, Ford rivendica tante primogeniture. Negli Stati Uniti, infatti, il nostro marchio è quello che ha portato il SUV al successo, abbiamo tanto da dare ed essere un produttore globale ci permette, dove ci sono le condizioni, di adattare dei prodotti e di portarli in altre parti del mondo, nel caso specifico la Edge ha avuto un grande successo negli Stati Uniti ma arriverà anche in Europa l’anno prossimo. Si tratta di un SUV grande, che completa verso l’alto la famiglia perché è di 4, 81m di lunghezza per 1.93 di larghezza e 1,70. Molto confortevole, molto definito, davvero un alto di gamma che non vediamo l’ora di avere tra di noi. Quanto alla Mustang, parliamo di un mito e mi fa piacere che arrivi in Europa dopo cinquant’anni, ma soprattutto sono felice dell’operazione che stiamo facendo, perché, sembra strano ma Mustang ha un nome che vive di suo nell’immaginario di chi ama le automobili,  ma non sempre viene accostato a Ford, mentre lo è da sempre, e quindi vogliamo far conoscere anche questa faccia del nostro marchio, quella dei SUV, della Edge e della Mustang , perché Ford è molto più di quello oggi la gente in Europa conosce”. Sotto l’aspetto sportivo, Ford è stata presente al festival di Goodwood, in Inghilterra, con la Focus ST che presto arriverà anche da noi: “Goodwood è stata l’occasione perfetta per lanciare la Focus ST, auto che esiste già in versione benzina, ma alla quale si aggiungerà la versione diesel quindi un turbodiesel da 185cv che sicuramente avrà una grande attinenza con quelli che sono i gusti e le preferenze dei consumatori tipicamente italiani e darà, secondo noi, la possibilità a molte più persone di avvicinarsi al lato sportivo del nostro marchio. La Focus ST è una macchina straordinaria e con delle caratteristiche dinamiche di guidabilità e di stabilità in strada straordinarie, unite poi a una potenza di motore divertentissima. Se su tutto questo ci mettiamo una motorizzazione turbodiesel, quindi sicuramente molto attesa e ricercato dal consumatore, non possiamo che essere sicuri di toglierci grandi soddisfazioni”.