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È’ nata Tesla Model 3: Elon Musk sfida il futuro

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Erano ore febbrili, che portavano in sé un’attesa che ha visto concretizzarsi le aspettative: è iniziata la produzione di Tesla Model 3 e su Twitter sono spuntate due immagini che ritraggono la berlina elettrica nel suo aspetto. È stato proprio Elon Musk, patron di Tesla a twittare le immagini e a scatenare la bagarre social e sui media; il primo esemplare, infatti, è venuto alla luce e proprio ad esso si riferiscono le immagini postate da Musk. Model 3 rappresenta – spiegava Tesla all’atto della presentazione del prototipo – l’evoluzione logica del “piano segreto” e della missione di Tesla per ”accelerare la transizione a un mondo di fonti di energia sostenibili”. Model 3 ha come obiettivo dichiarato da parte della casa di produzione la combinazione di ”autonomia, prestazioni, sicurezza e spazio”. Il design viene definito intelligente, perché capace di massimizzare lo spazio interno: Model 3, infatti, viene dichiarata in grado di trasportare comodamente 5 adulti e i rispettivi bagagli che portano con sé. Anche la velocità e le prestazioni sono un passaggio che non viene dimenticato, anzi: Model 3 monta un motore elettrico ad alta efficienza il quale, secondo le indicazioni della casa, permette ”un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di sei secondi”. I media la definiscono una ”elettrica di massa”, con un’autonomia dichiarata che dovrebbe arrivare attorno ai 350 km; da questo primo esemplare in poi, che sta catalizzando l’attenzione degli specialisti e di tutti i curiosi di capire come Tesla porterà avanti questo passaggio storico, il ciclo produttivo raggiungere le 5.000 unità a settimana entro la fine dell’anno. Negli Usa dovrebbe arrivare entro la fine di luglio, mentre per quanto riguarda l’Europa l’arrivo sul mercato è previsto almeno per la metà del 2018. L’idea di Tesla rispetto a Model 3 è quella di non essere pensata solamente per il mercato di lusso bensì anche per il grande pubblico; un salto importante per la società di Elon Musk, che ha rilanciato nei giorni scorsi anche l’ambizioso progetto della Gigafactory, la enorme fabbrica di batterie a litio: la produzione delle celle, infatti, dovrebbe raggiungere il pieno regime produttivo nel 2020. Ovviamente l’obiettivo che funge da architrave a tutto questo progetto dalle enormi proporzioni (si tratta infatti dell’edificio con la superficie più estesa del mondo) è quello di dare la spallata definitiva al concetto delle motorizzazioni tradizionali per indirizzare l’industria automobilistica verso le fonti di alimentazione sostenibili e dunque verso un futuro produttivo totalmente diverso.