dacia2

Dacia: 6000 euro per una city car

 

di Leonardo Frenquelli

 

“Low cost ma senza rinunce”. Questo è il motto principale che guida la Dacia, marchio rumeno sempre più inserito nel mercato internazionale. Da dieci anni di proprietà del gruppo Renault, questa casa sta cambiando il concetto di low cost che non è più sinonimo di scarsa qualità ma la semplice ricerca del  giusto rapporto tra qualità e prezzo, come specificato sul sito del marchio stesso. In linea con la filosofia della Dacia, la Renault sembra aver deciso di sfruttare la vecchia piattaforma su cui era prodotta la Twingo a trazione anteriore, per dare vita ad una city car che sarebbe riduttivo definire accessibile alla maggior parte del pubblico. Così come altri modelli della casa rumena sfruttano piattaforme Renault ormai obsolete, approfittandone per creare vetture a prezzi ultra- competitivi, lo stesso discorso verrà fatto per la nuova city car che dovrebbe entrare sul mercato al prezzo di listino di 6000 euro. Qualità, prezzo e spazio guidano le produzioni Dacia ma ovviamente non si  può pretendere troppo da una macchina con un prezzo simile: saranno probabilmente di serie i sistemi Abs ed Esp ma sarà necessaria l’aggiunta di optional per avere la chiusura delle portiere centralizzata, cerchi in lega, finestrini elettronici e sistema radio. Il low cost diventa si una garanzia di qualità ma necessità dunque di qualche compromesso. La Dacia è indubbiamente il brand di riferimento di questa nuova filosofia che, vista la situazione economica europea e mondiale, potrebbe prendere sempre più piede per il mercato automobilistico. Probabilmente la vettura sarà presentata entro la fine del prossimo anno ed attraverso questo progetto Dacia incrementerà ulteriormente la propria capacità produttiva, sfruttando per fabbricazione ed assemblamento lo stabilimento a Togliatti (Russia) di proprietà della Lada, società che fa parte della “alleanza” con il gruppo Renault.