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Mercedes SL400: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La SL è un’auto leggendaria, nata nel lontano 1955 e arrivata ai nostri giorni più in forma che mai, come dimostra la variante spinta dal nuovo V6 3 litri biturbo introdotta in occasione del restyling della roadster più famosa della Stella a Tre Punte. L’abbiamo provata per capire cosa vuol dire mettersi al volante di una vettura forgiata dal tempo e dall’innovazione. Per prima cosa, quello che balza all’occhio è il mix di eleganza e sportività che suscita anche da fermo: il frontale in stile AMG GT è bellissimo, con la grande calandra e le prese d’aria, a dir poco affamate, per raffreddare il motore. L’auto è lunga, 4,63 metri per la precisione, e larga quasi 1,90 metri, per cui le proporzioni sono ben definite, con il lungo cofano anteriore, come vuole la tradizione, mentre il tetto ripiegabile le dona un aspetto da coupé o da roadster a seconda che sia alzato o riposto nell’apposito vano. Completano il quadro i cerchi da 19 pollici AMG, presenti sull’esemplare provato, e lo scarico, sempre AMG (optional), che regala ulteriore carattere alla sportiva teutonica. Una volta entrati nel sontuoso abitacolo, dove la pelle rossa, optional sulla vettura del test, si sposa perfettamente con la colorazione grigia metallizzata, in puro stile Mercedes, dell’esterno, bisogna familiarizzare con i tanti pulsanti che consentono di regolare diverse funzioni dell’auto: da quello per selezionare le modalità di guida, fino a quelli per refrigerare o riscaldare i sedili, insomma, ci vuole un minimo di studio, poi tutto viene automatico e ci si sente a casa. Volendo, con il tetto tirato su, si può schiarire o oscurare il cristallo superiore con un tocco, merito di una diavoleria chiamata Magic Sky Control (optional), mentre, la capote in metallo può essere ripiegata nel suo alloggiamento in maniera automatica anche fino a 40 km/h e, una volta scomparsa, si alza di 25 gradi qualora si desideri caricare qualcosa nel bagagliaio. Insomma, praticità ai massimi livelli, nonostante ci siano due posti per vivere emozioni a cielo aperto, ma la SL è così, non trascura nessun aspetto, persino l’abbraccio dei sedili che si adegua alla strada (optional) e offre più sostegno in base al raggio delle curve che si vanno ad affrontare. Oltre tutto, la “nostra vettura”, presenta anche la cosiddetta sciarpa d’aria, per inondare il collo di aria calda in inverno, in modo da poter viaggiare scoperti anche quando calano le temperature, e la funzione massaggio, per rilassarsi al massimo nei lunghi viaggi. Già, perché la SL consente di percorrere tanti chilometri senza sforzo apparente, garantendo sempre un comfort da limousine e isolando l’abitacolo da fastidiosi fruscii d’aria anche grazie al frangivento che sale su al tocco di un pulsante (optional). Ma questo è solo un aspetto della roadster teutonica, perché se si va a selezionare la modalità Sport, o meglio ancora Sport+, il carattere cambia, diventa rabbioso, il sound si fa cupo e cattivo e il cambio automatico a nove rapporti di nuova generazione diventa velocissimo. In questi frangenti si scopre la sportiva, l’auto che deriva dalla mitica 300 SLR che vinse la Millemiglia del 1955 con Stirling Moss al volante, capace di regalare divertimento in sicurezza, ma all’occorrenza di compiere azioni dinamiche degne delle migliori supercar in circolazione. Infatti, il V6 da 3 litri biturbo spinge forte con i suoi 367 CV, allunga con decisione, grazie ai 500 Nm di coppia, e la progressione entusiasma; si sente la cura dimagrante a base d’alluminio, che ha ridotto il peso di circa 120 kg, e il tutto si esalta selezionando la funzione curve, offerta dall’Active Body Control: ovvero il sistema di sospensioni oleo-pneumatiche attive con ammortizzatori a controllo elettronico che annulla il rollio in curva. Una dispositivo che funziona in maniera egregia, e così, ogni svolta fila via liscia, senza far trasparire i movimenti del corpo vettura che potrebbero disturbare le traiettorie: una soluzione per palati fini! Le prestazioni non lasciano dubbi, con uno 0-100 km/h coperto in 4,9 secondi ed una velocità massima, autolimitata elettronicamente, di 250 km/h, mentre i consumi non sono affatto male, visto che il dato dichiarato è di circa 13 km/l. Certo, tanta eccellenza si paga, precisamente 105.150 euro, una cifra che, nell’esemplare provato, con quasi 19.000 euro di optional, arriva a superare, di pochissimo, i 124.000 euro, ma è naturale quando si parla di un’auto come la SL.

Mercedes Mille Miglia 417

La Mercedes a Ginevra con la ‘Mille Miglia 417′

 

di Edoardo D’Angeli

 

La Mercedes presenterà al Salone di Ginevra una versione speciale della SL, per celebrare i 60 anni dalla vittoria di una 300SL alla Mille Miglia del 1955. La casa tedesca ricorderà l’impresa della old style con una serie speciale che verrà chiamata ‘Mille Miglia 417’. Allestimento a tiratura limitata che deve il suo nome alla matricola nella sfida della 300SL ‘Ali di Gabbiano’, che venne portata al successo da John Fitch e Kurt Gessl. Tutti coloro che ne richiederanno un modello avranno la possibilità di scegliere tra le versioni SL400 V6 333  CV ed SL500 V8 455 CV, con un sovraprezzo, rispettivamente, di 14800 e 12800 euro. Si potranno inoltre decidere le tinte tra i colori: Nero Magnetite, Nero Opaco Notte Magno Designo, Bianco Cachemire Magno Designo e Bianco Diamante Bright Designo. L’auto, inoltre, è rifinita su toni rossi e neri. Sedili AMG line, loghi SL Mille Miglia, volante in pelle nappa bicolore, tappetini personalizzati ed inserti della plancia in carbonio opaco.