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Volante Addio

 

di Flavio Grisoli

 

Quanti di voi, guardando film tipo “Demolition Man” con Sylvester Stallone, non hanno desiderato di avere automobili a guida automatica che magari si attivano con il solo utilizzo della voce? Bene, come sempre la realtà supera la fantasia. O meglio, il progresso tecnologico, inarrestabile nell’ultimo ventennio, ci sta portando a vivere in un presente futuribile che non avremmo mai immaginato di attraversare. Il colosso di Internet Google e Tesla Motors (società all’avanguardia nell’innovazione tecnologica applicata alle automobili) hanno sviluppato una partnership proprio per dare vita all’auto che si guida da sola. Per evitare fastidiosi e pericolosi “misunderstanding”, il 41enne fondatore e amministratore delegato di Tesla, il miliardario Elon Musk, intende ribattezzare il sistema “Pilota automatico” in modo da richiamare l’attenzione sui sistemi adottati con fortuna nel settore aereo. I tempi di realizzazione? C’è dibattito fra i vari produttori, non solo Tesla, ma anche altri colossi giapponesi come Nissan e Toyota, sui tempi di realizzazione di questo sistema totalmente innovativo (che, vale la pena puntualizzare, non sono ovviamente quelli di messa sul mercato): per Musk potrebbe essere sufficiente un quinquennio, per gli altri (fra cui anche l’autorità di regolamentazione) il doppio. Ma Google, qualcuno si chiederà, cosa ha a che fare con le automobili? C’è da dire che i fondatori del motore di ricerca più famoso sul web, Sergey Brin e Larry Page, da sempre si sono interessati nella diversificazione della loro azione di innovazione (gli ultimi sviluppi riguardano anche gli smartphone, ultimo settore di “lotta” fra i vari colossi delle comunicazione), e che da qualche anno già investivano in Tesla. Proprio per questo, i tempi di realizzazione dell’auto “col pilota automatico” potrebbero essere inferiori alle aspettative. Inoltre, i più attenti ricorderanno, Google ha già sviluppato sistemi e prototipi simili, “senza pilota”, con Toyota: la Prius equipaggiata con radar laser. Secondo l’ad di Tesla Musk però, questo sistema avrebbe dei costi di produzione troppo elevati, di conseguenza sta spingendo per la totale partnership anche sotto il punto di vista della progettazione: per il giovane industriale, un sistema ottico, reti di telecamere dotate di software in grado di percepire e analizzare l’ambiente circostante, sarebbe la soluzione ideale. Senza considerare che Tesla, da sola, potrebbe essere in grado di sviluppare un prototipo con il pilota automatico. Ma, dovendo fare i conti con l’abbattimento dei costi, ha la necessità di un “aiuto” esterno. Sempre secondo Musk, però, c’è un passo intermedio da fare prima di avere a disposizione la macchina di Stallone: il motore elettrico.