F1 Gp Barcellona: Verstappen riscrive la storia

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A Barcellona doveva essere una gara tutta Mercedes, con Hamilton in pole e Rosberg accanto a lui nella prima fila, invece tutto lo champagne lo ha bevuto un ragazzino olandese che correva su una macchina non sua: si chiama Max Verstappen, ed è il più giovane pilota ad aver vinto un Gran Premio di Formula 1. Il fato ha voluto che Daniel Kvyat fosse troppo agitato e per calmarlo Chris Horner e co. hanno pensato che sarebbe stato meglio farlo ricominciare dalla Toro Rosso, promuovendo così Verstappen con un posto in RedBull, poi l’olandese ci ha messo del suo ringraziando la scuderia con una storica vittoria. Già in qualifica aveva fatto vedere di che pasta era fatto dando spettacolo e ottenendo la quarta posizione in una griglia dove le prime tre file sono state egualmente divise per scuderie: Mercedes, Rebull e poi le insoddisfatte Ferrari che, dopo le dichiarazioni di Marchionne prima del week end, avrebbero dovuto fare molto meglio. Già dal sabato, quindi, tutto faceva supporre alla solita e monotona gara con le Frecce d’Argento in fuga e gli altri a contendersi il gradino più basso del podio. Effettivamente a semafori spenti tutto si è svolto secondo copione, se non fosse che la voglia di riscatto di Hamilton e l’ambiziosa ricerca di pokerissimo di Rosberg siano terminate col mandare in fumo tutti i piani della scuderia tedesca: Lewis parte leggermente più lento del compagno e subito allora prova ad infilare Nico che lo chiude all’ultimo, le monoposto si scontrano e finiscono nella ghiaia. Risultato? Safety car, zero punti per Hamilton, zero punti per Rosberg, zero punti per Mercedes. Gli altri ovviamente non possono che ringraziare dando così vita ad una corsa spagnola ricca di sorpassi e colpi di scena: bene per gli spettatori ma forse non un buon segno per i team, perché questo per loro va quasi a significare che solo senza Mercedes è possibile vincere. Fatto sta che poco prima dell’entrata della safety car Ricciardo e Verstappen riescono a difendersi dagli attacchi di Vettel e Raikkonen mantenendo la posizione, con Sainz  che si infila tra i due team litiganti sfruttando l’indecisione causata dall’incidente. Dopo tre giri con la vettura di sicurezza tutto riparte regolarmente e le Ferrari non ci mettono molto per divorarsi la Toro Rosso di Sainz, Ricciardo rientra ai box e Verstappen diventa così il più giovane in assoluto ad essere in testa in una gara. Al giro dopo però rientra così come lo fanno le monoposto di Maranello e la graduatoria torna ad essere quella vista in precedenza, mentre dietro a loro quattro anche Bottas sorpassa Sainz; in seguito a diverse strategie, tra gomme morbide e dure, Verstappen si ritrova al comando al giro 44 seguito da Kimi Raikkonen in quella che diventa una sfida generazionale. Qualche metro più in là si accende anche la lotta tra Vettel e Ricciardo, l’australiano prova a passare più volte ma non trova mai lo spazio fino a quando la sua gomma non si fora costringendolo ad un’ultima sosta che per sua fortuna non gli strappa la quarta posizione finale. Il giovane Max invece guida come se fosse il grande Schumi e non cede un millimetro, tagliando il traguardo con una penna in mano pronto a scrivere la storia: è il primo olandese a trionfare in un Gran Premio ed il più giovane di tutti i tempi con i suoi 18 anni, 7 mesi e 15 giorni, annientando il primato conquistato da Vettel nel 2008 in Italia. Nonostante la “retrocessione”, Kvyat riesce comunque a togliersi un sassolino dalla scarpa facendo segnare il giro più veloce ma chiudendo appena decimo. Rosberg rimane così fermo a quota 100 punti nella classifica del Mondiale mentre l’umore del campione in carica Hamilton si incupisce ancor di più con il sorpasso di Raikkonen, ora secondo a 61. Si accorcia anche la classifica costruttori con la Ferrari che si porta a – 48 sfruttando l’errore della Mercedes che aveva vinto tutte le ultime dieci gare. Non una grande soddisfazione però per le Rosse che, utilizzando le parole di Arrivabene, hanno sprecato una grande occasione per dare fastidio alle Mercedes, ma sempre secondo il team principal dei margini di miglioramento ci sono stati, il problema è che gli avversari non rimarranno a guardare. I commissari di gara hanno osservato attentamente le immagini dell’incidente Rosberg-Hamilton decidendo che nessuno dei due partirà con penalizzazioni sul circuito di Montecarlo il prossimo 29 maggio, lì dove le Frecce d’Argento proveranno a ristabilire le gerarchie, dove le Rosse tenteranno nuovamente di centrare la prima vittoria stagionale, e dove ci sarà un avversario in più e una sorpresa di meno: Max Verstappen.

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