Mercedes entra nei pick-up con l’inedita Classe X

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

L’annuncio dell’arrivo di una vettura completamente inedita all’interno della famiglia Mercedes era stato fatto già questo inverno, ora è il momento di svelarla nelle sue forme e caratteristiche. Il grande evento è avvenuto in Sudafrica, in un garage di Cape Town, lì è stata presentata Mercedes Classe X, il pick up della Stella nato dalla collaborazione con l’Alleanza Nissan Renault. Come da tradizione del marchio tedesco, è un veicolo sì da lavoro ma di tipo “premium”, sviluppato sulla base di Nissan Navara con tutte le accortezze e i valori aggiunti tipici della Stella. Ne saranno disponibili tre versioni di equipaggiamento, con diverse combinazioni per gli interni: sei rivestimenti dei sedili di cui due in pelle, tre inserti per la plancia e una lunga serie di accessori da aggiungere dopo l’acquisto. La variante di allestimento Pure sarà dedicata a chi ha bisogno di un veicolo robusto e funzionale ma allo stesso tempo confortevole; Classe X Power si rivolge invece a quei clienti che necessitano di un pick-up più ricco di funzioni e stile, utile sia come vettura privata che come icona della propria azienda. Al top c’è la Classe X Power, pensata per soddisfare le richieste di grande stile, ottime performance e confort sopra la media. Nella gamma motori dell’inedita Classe X si saranno sia quattro che sei cilindri abbinati alla trazione posteriore e ad un cambio automatico a sette rapporti. La grande Mercedes potrà trasportare un carico utile fino a 1,1 tonnellate sulla superficie del cassone, e sarà in grado di trainare anche una barca di otto metri grazie alla sua capacità di trazione pari a 3,5 tonnellate. Nonostante si parli di un pick-up “premium”, risulta accessibile il prezzo, che da quanto comunicato sarà a partire dai 37.294 euro per il mercato tedesco. Le vendite inizieranno dal prossimo novembre in Europa, a cui seguiranno poi i lanci di inizio 2018 in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda, e quelli di inizio 2019 in Argentina e Brasile.

Lascia un Commento