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Mondiale Cross MXGP: la nona sinfonia di Cairoli

 

 

 

Italiani e motociclette, binomio difficile da separare, ricetta giusta per assaporare il vero gusto del trionfo. In un week end difficile da digerire per gli amanti della Moto GP, vedi la mancanza di Rossi a Misano e la vittoria di Marquez su Petrucci e Dovizioso, a colmare la nostra fame di soddisfazioni ci ha pensato un altro fenomeno delle due ruote, il re del Motocross Tony Cairoli. Sullo storico circuito di Assen, in Olanda, il pilota siciliano ha appena conquistatocon una gara di anticipo il suo nono titolo di MXGP confermandosi una leggenda della disciplina, secondo solo a Stefan Everts che di mondiali in bacheca ne ha dieci. La stagione in corso è stata perfettamente interpretata da Cairoli che negli scorsi anni non era riuscito ad agguantare il titolo per causa degli infortuni, dovendosi inchinare prima ai rivali Romain Febvre e Tim Gayser. Stavolta tutto è andato liscio, Tony è arrivato alla gara olandese con un cospicuo vantaggio, tale da permettergli di poter arrivare anche sedicesimo per festeggiare in anticipo la vittoria mondiale. La storica vittoria permette a Cairoli di “pareggiare” il bottino di Valentino Rossi, entrambi sono a nove mondiali, e nessuno dei due sembra aver intenzione di fermarsi, anzi, è lo stesso Tony a dichiarare “Vale è una leggenda dello sport in Italia ha fatto la storia del motociclismo ed eguagliarlo è una sensazione fantastica. Adesso spero però di passarlo anche se mi dispiace tanto per il brutto infortunio che gli è accaduto in allenamento”.

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Superbike 2014, i risultati della tappa di Assen

 

di Germana Condò

 

È stato il britannico Jonathan Rea, in sella alla sua Honda, ad aggiudicarsi Gara 2 del GP di Assen, terzo round del Mondiale Superbike 2014. Una corsa ridotta a dieci giri, con inizio posticipato a causa della pioggia battente che ha fatto ritardare lo start previsto per le 13.10 alle 13.40, con le moto costrette a montare gomme da pioggia. L’interruzione dopo soli quattro giri per scarsa visibilità e pista impraticabile, fermano la corsa di Guintoli solo al comando fino a quel momento. Alle 15.10 si riprende con Rea e Guintoli che si contendono la prima posizione. Alex Lowes arriva ad oltre due secondi dal vincitore, conquistando il secondo gradino del podio seguito da Davide Giugliano che conclude la gara con un terzo posto, primo podio stagionale con Ducati. Quarto posto conteso tra Tom Sykes e Leon Haslam, sfida in cui ha la meglio l’ex campione del mondo britannico, mentre per Marco Melandri c’è solo la sesta posizione dopo il clamoroso errore nell’ultimo giro, nel tentativo di un attacco a Giugliano contro il quale gareggiava per il terzo posto. In mattinata, nel corso di Gara 1, a mettere le ruote davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi era stata l’Aprilia di Sylvain Guintoli, davanti al campione del mondo in carica Tom Sykes e a Jonathan Rea. Anche in questo caso, soltanto un sesto posto per Marco Melandri in sella alla seconda Aprilia.