ferrari

F1: guerra aperta sul fronte motori

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Nel giorno in cui Sergio Marchionne diventa ufficialmente presidente della Ferrari, la sfida tra scuderie di Formula 1 esce dalla pista e si “combatte” a suon di parole, gli antagonisti sono quelli delle principali case automobilistiche, l’oggetto della contesa è la regola che obbliga al congelamento dello sviluppo dei motori durante la stagione. Molti, anzi quasi tutti, vorrebbero che la regola fosse modificata, in modo da render possibile lo scongelamento delle power unit, ma per far sì che questo avvenga, c’è bisogno dell’unanimità nella votazione, e nell’ultima effettuata Lotus, William e Mercedes si sono espresse con un no. E’ stato proprio il voto contrario dei tedeschi ad accendere la contesa, perché sembra che durante la gara di Singapore si sia tenuta una riunione tra i rappresentanti di Ferrari, Red Bull e Mercedes, rispettivamente Marco Mattiacci, Cristian Horner e Toto Wolf; qui i tre avrebbero trovato un accordo in cui si prevedeva di aumentare da 32 a 40 i gettoni utilizzabili nel 2015 per modificare le componenti del propulsore, e quindi aggiornarlo durante la stagione e non solo nel periodo che va da dicembre a febbraio. Nel momento della votazione la Mercedes ha però fatto marcia indietro, suscitando il disappunto di Horner e Mattiacci che vogliono assolutamente lo scongelamento per ridurre il gap che li divide dai tedeschi, e dando così il via alla disputa con Wolf.