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Professione Motori: stasera l’intervista a Cristiano Habetswallner

 

dalla redazione

 

Appuntamento da non perdere quello di questa sera con Professione Motori dove andrà in onda l’intervista in esclusiva a Cristiano Habetswallner, Responsabile Sponsorship Telecom Italia. Sintonizzatevi dalle 21.20 su Odeon Tv, canale 177 del DTT e su Telecampione, canale 75 del DTT. Intervista a cura di Filippo Gherardi.

Top Foto, Cristiano Habetswallner ai nostri microfoni

“Vi racconto il mio Binomio Italiano”

 

a cura di Filippo Gherardi e Delfina Maria D’Ambrosio

 

All’interno del nostro speciale “TIM-Ducati: Binomio Italiano”, non poteva mancare l’intervista a Cristiano Habetswallner, Responsabile Sponsorship Telecom Italia e volto noto per gli amici di Professione Calcio. Anche questa volta, ci siamo fatti raccontare da uno dei diretti protagonisti di questa proficuo rapporto quelli che sono e sono stati gli aneddoti, le passioni, i ricordi, ma specialmente quelle che saranno le prospettive per il futuro: “Il binomio TIM-Ducati è una grande esperienza, non solo lavorativa e sportiva, ma oserei dire anche di vita – ha spiegato Cristiano Habetswallner – noi iniziammo a lavorare con la Ducati nel 2004 e, da allora, abbiamo avuto tante soddisfazioni. Per noi si presentò, al tempo, la possibilità di avere un partner fortemente solido nella tecnologia e, specialmente, un partner italiano. Ducati, del resto, è un po’ come la Ferrari, è la Rossa d’Italia su due ruote e rappresenta una delle grandi passioni degli italiani. Di questi dieci anni ho tanti ricordi piacevoli e intensi, primo fra tutti Casey Stoner che nel 2007 vinse il campionato, fu chiaramente una grandissima gioia anche perché noi iniziammo il nostro rapporto con la Ducati in un momento in cui non faceva faville, ma nonostante ciò credemmo in questo marchio italiano e pensammo fosse giusto sostenerlo e alla fine avemmo ragione”. Cristiano Habetswallner ci ha spiegato i motivi che hanno portato TIM ad investire sul mondo delle due ruote: “Le moto sono tecnologia e velocità e noi abbiamo utilizzato nelle nostre campagne di comunicazione, in particolar modo all’inizio della nostra partnership con Ducati, fortemente il concetto di velocità che questo binomio rappresenta. Inoltre, avevamo sponsorizzato la Ferrari dal 1999 al 2001, erano anni in cui si insisteva moltissimo nella velocità: velocità del download, nell’upload dei dati, nella navigazione in rete, evidentemente il marchio Ducati, un marchio estremamente performante andava molto bene per noi. Nel mondo delle due ruote esiste poi, ed è estremamente sviluppato nel progetto Ducati, il concetto di comunità, la moto è grande passione, i motociclisti sono grandissimi appassionati, basti pensare alla comunità ducatistica che trovava, già prima delle comunità social, diffusione sul web”.

Abbiamo chiesto anche a Cristiano Habetswallner, dopo averlo già domandato ad Enrico Novari, se è stato più difficile introdurre il mondo della comunicazione in quello delle due ruote o il contrario: “Si tratta di una domanda interessante e, devo ammettere, ho anche qualche difficoltà a rispondere. Il mondo della comunicazione credo abbia beneficiato dal mondo delle due ruote, ma penso che sia vero anche il contrario. Alcune delle campagne più interessanti fatte da noi riguardano proprio i motori in generale e le motociclette in particolare, qualcuno ricorderà di qualche pagina stampa magari in occasione del 2007 e della vittoria del Campionato del Mondo. Posso quindi dire che il binomio comunicazione e due ruote è un il binomio solido, non saprei chi ha tratto il maggior beneficio. Al mondo delle moto va però un grande applauso, partendo da una situazione non invidiabile sotto il punto di vista delle strutture, come ad esempio delle aree dedicate all’ospitalità e ai punti d’accoglienza dei vari circuiti, hanno saputo, portando sponsor e quindi comunicazione, creare un mondo che oggi funziona in maniera straordinaria che muove tanti soldi e che è riuscito a seguire anche un po’ il passo della Formula Uno, che inizialmente era più avanti, ma con la differenza di aver mantenuto una sana genuinità”. Sono stati tantissimi i campioni che si sono alternarti in questi dieci anni sulla sella della Ducati, impossibile non chiedere a Cristiano Habetswallner quale sia stato il suo preferito: “Sicuramente Casey Stoner è quello che ho conosciuto meglio e quindi è evidente che a lui va mio pensiero, è davvero una persona estremamente tranquilla, almeno fino a quando non sale su una moto e non dà gas, oltre che un grande professionista, ma lo sono tutti i piloti della Ducati che del resto, per un motivo o per un altro, sento tutti vicino. Con Gibernau, per esempio, posso dire di aver iniziato la mia avventura, ha le caratteristiche tipiche dell’estro dei piloti, che ti permettono di correre a 300 km/h. C’è poi Valentino Rossi che non ha bisogno di presentazioni, è un personaggio eccezionale, credo sia il re della comunicazione, è stato un privilegio conoscerlo. Nicky Hayden è un ragazzo molto sorridente, sempre disponibile e aperto, mentre quello che ho potuto conoscere di meno è Andrea Dovizioso che però mi sembra una persona che fa della serenità e dell’equilibrio le sue armi vincenti e forse anche comprensibilmente visto che in uno sport un po’ estremo è un bene cercare di essere tranquilli”. Marchio TIM che da anni è abbinato soprattutto alla tappa del circuito del Mugello: “Ho tantissimi ricordi legati al Mugello, soprattutto relativi all’accoglienza, al calore, e ai colori. Ho poi impressa una fantastica coreografia legata a Valentino e Hayden fatta con la tribuna Ducati che sposò con slancio questa nostra idea. Per noi il Mugello è centrale perché il Gran Premio d’Italia e come tale diventa la ciliegina sulla torta di quel trittico formato appunto da TIM, azienda italiana per eccellenza, Ducati, marchio italiano delle due ruote per eccellenza, e il Gran Premio d’Italia, Gran Premio per eccellenza”. In chiusura, uno sguardo al futuro: “Se non ci saranno motivazioni contrarie, e non credo ce ne saranno, continueremo a sponsorizzare tanto il Gran Premio del Mugello quanto Ducati, lo faremo quest’anno e lo faremo ritengo per i prossimi due. Vi dirò di più, forse vi verrò presto a raccontare qualche novità perché potremmo anche pensare di rafforzare la nostra sponsorizzazione. Abbiamo un’ottima relazione con i nostri partner e in particolare con la Ducati con la quale il rapporto è solido dal 2004, abbiamo attraversato anche delle difficoltà, anche questo non è il miglior momento per loro, ma il secondo posto ottenuto di recente ad Assen ci rincuora molto perché ci indica un cammino e noi in questo cammino vogliamo esserci e sostenere il progetto Ducati che mi pare stia prendendo i giusti binari”.