e0e31b3353b6a9f578d87e8743795775[1]

DS presenta il nuovo SUV 6WR

 

di Germana Condò

 

Sarà presentato al prossimo Salone dell’Auto di Pechino il SUV DS 6WR che ufficialmente separa per la prima volta il marchio DS da quello Citroen. È quanto si evince dal comunicato stampa di presentazione di questo nuovo SUV in cui la sigla DS sta a richiamare il marchio ed il numero 6 indica il modello. Il SUV premium è lungo 4,55 metri, largo 1,86 metri e alto 1,61 metri, ed ha un passo di 2,73 con dimensioni che lo contraddistinguono per la versatilità e capienza e con linee che fanno convivere armoniosamente le forme imponenti da SUV e le linee eleganti e futuristiche insite nel dna di DS. Il suo inedito design ne fa un veicolo “ribelle e selvaggio ma anche perfezionista e raffinato”, questo è quanto espresso nel comunicato per definire l’indole del nuovo DS 6WR. Dal frontale aggressivo, emerge una grande calandra che diventa elemento di congiunzione con i gruppi ottici, attraverso inserti cromati che creano una soluzione di continuità. Nella parte posteriore un insolito disegno avvolgente del portellone sembra inglobare i fari posteriori. Oltre ai grandi cerchi in lega da 19 pollici, il nuovo SUV DS vanta una dotazione premium che comprende elevati contenuti tecnologici, come il sistema Grip Control che consente lo spostamento e l’estrema manovrabilità in tutte le condizioni del manto stradale, senza la necessità della trazione integrale. I motori disponibili al lancio saranno i due benzina con alimentazione ad iniezione diretta sequenziale e turbocompressore e-THP 160 e THP 200, in abbinamento al cambio automatico a sei rapporti. Il nuovo SUV DS 6WR è il terzo modello del brand ad essere realizzato in Cina e rappresenta l’inizio di una fase di sviluppo del marchio DS nel continente. Se ne attende l’uscita per la fine dell’anno, mentre nei prossimi mesi la gamma si amplierà con un nuovo modello prodotto localmente.  

Immagine 1

Peugeot 2008: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Prova ufficiale tra le strade dell’Alsazia, dove Peugeot è di casa, per l’ultima nata del marchio del Leone francese: la 2008. Crossover urbano dalle forme dinamiche, la 2008 si inserisce perfettamente nel mercato dei SUV compatti di segmento B per qualità, versatilità, emozione e modernità urbana. Da Strasburgo e Ribeauvillé, tra continui sali-scendi e diverse superfici, tra cui anche un insolito, seppur breve, tratto in pavè, la 2008 si è messa a nudo svelando pregi e difetti. Partiamo dai primi, non pochi a dir la verità, e cominciamo da un design esterno vivace e giovanile, dove già da un primissimo contatto è impossibile non notare le componenti ondulate che caratterizzano le estremità laterali del tetto. Vasta e ben assortita anche la scelta cromatica, con maniglie e specchietti retrovisori in tinta nella versione Access e cromati in quella Allure. Accattivante la forma dei fari anteriori, allungati quel tanto che basta da innescare un’aggiuntiva, per quanto relativa, idea di dinamismo a tutta la vettura. Passando agli interni, voto alto per le lavorazioni, con trame originali che variano a seconda del modello, sedili in pelle intramezzati da parti in alcantara e (sempre a seconda del modello) in stoffa ed un gioco di illuminazioni artificiali che caratterizza sia i bordi del quadro che la parte interna del tetto, con vere e proprie scie luminose (o “stelle comete”, seguendo la stessa terminologia usata da casa Peugeot) presenti nei modelli che non dispongono del tettino apribile. Semplice e perspicace anche il computer di bordo touch-screen, comodi ad adattabilissimi per percorsi a lungo raggio i sedili anteriori tanto del guidatore quanto del passeggero. Comodità di guida garantita anche dal cambio ergonomico, manuale per tutti i modelli ad eccezion fatta per il 1.2 benzina da 82 CV e per il 1.6 diesel da 92 CV che hanno il robotizzato. Da buona crossover si segnalano, sempre in positivo, anche un’abitabilità generosa ed un bagagliaio capiente, ma anche una buonissima maneggevolezza, una tenuta di strada efficiente ed una ripresa, in particolar modo per il modello 1.6 diesel da 115 CV, davvero apprezzabile. Parentesi a parte sulle motorizzazioni, la 2008 propone un’ampia gamma di propulsori che comprendono un benzina 1.2 Vti da 82 CV, di cui c’è anche la versione con Stop&Start e cambio robotizzato, un benzina 1.6 Vti da 120 CV, un diesel 1.4 Hdi da 68 CV, un diesel 1.6 e-Hdi da 92 CV, anche in questo caso con variante Stop&Start e cambio robotizzato, ed il succitato diesel 1.6 e-Hdi da 115 CV. Tornando alla nostra prova, impossibile non spendere una parola positiva anche per il Grip Control, il sistema che consegna una motricità estesa alla vettura, pur agendo solo sulla trazione anteriore, grazie ai suoi cinque programmi differenti: standard, neve, fuoristrada, sabbia ed Esp off. Dopo aver detto che anche la 2008 dispone di un sistema di Park Assist sicuramente innovativo ma, personalissimo parere di chi vi parla, ancora poco pratico all’uso e al target specifico di persone a cui la stessa ha intenzione di rivolgersi (perlopiù famiglie e donne in età centrali), passiamo a parlare degli aspetti che, dopo la nostra prova, sembrano convincerci meno. Premettiamo col dire che convergono principalmente all’interno della vettura, visto che all’esterno, a parte cerchi un po’ troppo piccoli se rapportati con volume ed altezza (si va dai 15 ai 17 pollici), ci sentiamo di poter promuovere tutto a pieni voti. All’interno c’è carenza di spazi utili e ripiani a nostro avviso, le vasche laterali non sono enormi, il cruscotto è invaso di comandi e lascia poca possibilità di “appoggio” e la presenza del lettore cd, di serie, all’interno del vano porta oggetti limita, quasi ad annullarla, la funzionalità dello stesso. Il freno a mano, particolare per forma e consistenza, è facile ed agevole da innescare ma anche leggermente complicato da togliere. Qualche riga più su parlavamo della spiccata comodità delle sedute anteriori, qualcosina di più avremo potuto aspettarci da quelle posteriori, un po’ troppo rigide e con i poggia testa che sono tutto tranne che un aiuto in tal senso. Inoltre, impossibile non sottolineare l’assenza, sia davanti che dietro, delle maniglie interne poste sopra la testa. Nel complesso, comunque, voto più che sufficiente per la nuova Peugeot 2008, in attesa che anche il mercato si esponga con un proprio verdetto sotto forma di cifre. E a proposito di cifre, i prezzi della 2008  variano dai 15.100 della versione Access 1.2 benzina, fino ai 21.550 dell’Allure 1.6 diesel da 115 CV.