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High Tech: dalla Cina arriva il “mega bus” sopraelevato

 

di Stefano Ursi

 

Se un giorno, mentre siete in auto, vedeste sopra la vostra testa un autobus a forma di tunnel che vi sorpassa carico di persone evitate di strombazzare all’impazzata con il clacson, perché sarete stati sorpassati da quello che potrebbe essere il futuro del trasporto pubblico. Per ora in Cina, dove l’azienda Transit Explore Bus ha messo a punto un modello di autobus che non passa accanto alle auto nel traffico quotidiano ma sopra: è il mega bus sopraelevato presentato pochi giorni fa all’High-Tech Expo di Pechino. Un ponte-mobile largo circa 60 metri ad alimentazione elettrica, circolante su rotaie poste alle estremità della strada, che l’azienda dice capace di trasportare circa 1200/1400 passeggeri per volta sopra la testa degli automobilisti riducendo così non solo l’annoso problema del trasporto pubblico su gomma ma anche quello dell’inquinamento atmosferico. Stando a quanto ha dichiarato la Transit Explore Bus entro il mese di luglio di quest’anno dovrebbero iniziare le prove e i test su strada nella Cina del nord. I costi, sempre secondo le stime della società sarebbero di molto inferiori a quelli per la costruzione di una metropolitana e permetterebbero di risparmiare molto anche in relazione alla realizzazione di una flotta di odierni autobus per trasporto pubblico. L’idea e il progetto sono in sé interessanti e pongono l’attenzione sulla possibilità di passare non in mezzo o di lato alle auto, come oggi accade con le corsie preferenziali delle grandi città oppure sotto con le metropolitane, bensì sopra sfruttando la sopraelevazione di un grosso ponte mobile che viaggia di pari passo con la carreggiata; gli interrogativi sono però di non poco rilievo. In primis la conformazione morfologica delle reti viarie delle città europee (e italiane in particolare), poi la sicurezza degli impianti e la stabilità delle infrastrutture esistenti che non sono state progettate negli anni per questo scopo. Insomma, nonostante novità come queste necessitino di essere testate a fondo in diversi panorami urbani e a differenti condizioni di traffico e ambientali, l’idea potrebbe essere presa a modello per innovare e studiare soluzioni alternative all’odierno trasporto pubblico su gomma. Ma rimane sempre l’annoso problema di un piano globale integrato che preveda, al di là delle novità tecnologiche e futuristiche, il decentramento urbano e il sempre più avanzato utilizzo di vetture ad alimentazione eco sostenibile.