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Bollo e assicurazione, ecco come risparmiare

 

di Maurizio Elviretti

 

Non pagare il bollo auto si può. In attesa che il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi si mettano d’accordo sul bollo che i proprietari di automobile devono comprare ogni anno (il premier vorrebbe cancellarlo, trasformandolo da imposta di proprietà a tassa di circolazione, con l’ipotesi di scaricarla sul prezzo dei carburanti, Lupi, invece, intenderebbe abolire l’imposta provinciale di trascrizione per i passaggi di proprietà, compensandola con un aumento del bollo auto), per chi è stanco di pagare il bollo auto lo Stato offre una grande opportunità grazie alla lacunosità delle sue leggi e alla generosità di chi le interpreta. È il vantaggio infatti che hanno le auto storiche per le quali è prevista l’esenzione dal bollo e il pagamento di una simbolica tassa di circolazione, meno di trenta euro a seconda delle regioni. Basta che la propria macchina abbia più di 20 anni, originale e in buone condizioni e si può iscrivere all’apposito registro. Così la vecchia Fiat Tipo, la Panda, la Uno, diventerà un’auto storica e godrà di tutti i vantaggi relativi, tra cui anche l’assicurazione agevolata a circa 250 euro annuali, senza classi di merito, che molte compagnie ancora offrono agli associati Asi e ai possessori del Certificato di Rilevanza Storica.